Gli interventi previsti dal PNRR per le PMI che operano nella Sanità

30.03.2022 - Tempo di lettura: 2'
Gli interventi previsti dal PNRR per le PMI che operano nella Sanità

Il PNRR italiano, approvato dalla Commissione Europea, sta per cambiare il settore della Sanità, e di conseguenza la vita delle PMI che operano in ambito sanitario. Nel Piano predisposto da Draghi un capitolo importante e rilevante è stato dedicato proprio al mondo della Sanità. Stiamo parlando della sesta delle 6 Missioni fondamentali inserite nel PNRR che prevede di elargire fondi per un totale di 15,63 miliardi di euro al settore della Salute.

PNRR: cos’è e perché è importante per le PMI della Sanità

Il PNRR, acronimo di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è un documento prodotto dal governo italiano, inviato e approvato dall’UE, per consentire alla nostra nazione l’accesso ai fondi previsti dall’Unione Europea con il Next Generation EU. Si tratta di fondi che si rivelano utili per stimolare la crescita economica dopo le difficoltà economiche e sociali scatenate dalla pandemia Covid-19.

L’emergenza pandemica, tra le altre cose, ha reso evidente come la Sanità italiana avesse bisogno di nuova linfa, per evitare di ritrovarsi in situazioni di enorme criticità come quelle vissute tra inizio 2020 e inizio 2021. Per questo motivo una delle sei Missioni previste dal PNRR si è concentrata proprio sulla ristrutturazione di tutto l’ecosistema sanitario.

Salute: cosa prevede la sesta Missione

La sesta Missione del PNRR, interamente dedicata all’ambito della Sanità, prevede di elargire ai servizi sanitari finanziamenti per 15,63 miliardi di euro, suddivisi in due macroaree di intervento. Eccole nel dettaglio:

  • Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale – investimenti previsti: 7 miliardi di euro
  • Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale – investimenti previsti: 8,63 miliardi di euro

Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale

La pandemia da Covid-19 ha reso evidente come la rete del servizio sanitario, sia pubblica che privata, sia determinante per l’equilibrio nazionale. Come evidenziato nell’incipit della sesta Missione del PNRR, sebbene l’Italia presenti servizi sanitari adeguati, l’emergenza ha fatto emergere alcune criticità di natura strutturale, che è bene risolvere per il bene della comunità.

In questo contesto l’obiettivo del PNRR è potenziare la rete di strutture e presidi territoriali come Case e Ospedali di comunità, anche creandoli ex novo. A questi interventi il Piano dedica 2 miliardi di euro per il potenziamento di circa 1.300 Case su tutto il territorio nazionale e 1 miliardo per la realizzazione di 386 Ospedali di comunità per accogliere i malati cronici.

Tra gli interventi previsti ci sono anche finanziamenti per 4 miliardi con l’obiettivo di potenziare le prestazioni di assistenza domiciliare e integrare servizi di telemedicina.

Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale

I due capisaldi del PNRR di Draghi sono senza dubbio la digitalizzazione e la transizione ecologica. In quest’ottica la Missione 6 prevede un pacchetto di riforme e investimenti sostanziosi, circa 8,6 miliardi di euro, per il “rinnovamento e ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti”.

A livello di riforme la più importante è senza dubbio la riorganizzazione della rete degli IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico). In questo ambito è previsto un miglioramento della gestione strategica e una definizione più efficace delle loro aree di competenza. L’obiettivo è quello di differenziare gli IRCCS in relazione alle loro competenze e attività, in modo da creare una rete che possa favorire lo scambio di competenze specialistiche, anche con altre realtà del Sistema Sanitario Nazionale.

Gli investimenti invece vanno fortemente nella direzione del digitale. A tal proposito è prevista una spesa complessiva di 4,05 miliardi di euro per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero. Nello specifico verranno spese risorse per: sostituire le apparecchiature sanitarie, digitalizzare i DEA di I e II livello e rinnovare le dotazioni di posti letto in terapia intensiva e semi-intensiva.
Infine, l’ultimo tassello importante posto dal PNRR in ottica Salute è il rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica per la raccolta, l’analisi e l’elaborazione dei dati. Ci si riferisce in particolare al completamento e alla diffusione capillare del FSE, il Fascicolo Sanitario Elettronico e al potenziamento dei sistemi informativi che sostengono i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

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