Il PNRR e gli investimenti in ricerca industriale

11.11.2021 - Tempo di lettura: 3'
Il PNRR e gli investimenti in ricerca industriale

Tra le missioni del PNRR, il Piano Nazionale di Ricerca e Resilienza approvato dalla Commissione Europea, ce n’è anche una dedicata alla ricerca. Si tratta della missione n°4 denominata appunto “Istruzione e ricerca”. Al suo interno la componente n°2 – intitolata “Dalla ricerca all’impresa” – ha come scopo quello di ampliare le sinergie tra università e imprese.

Tale necessità deriva dal fatto che da anni in Italia gli investimenti in ricerca sono molto bassi; la spesa pubblica in ricerca e sviluppo, infatti, si aggira intorno all’1,4% del PIL, sotto la media OCSE del 2,4%.

L’obiettivo generale della missione è quello di aumentare il numero di investimenti diretti all’Innovazione e alla Ricerca e di promuovere un dialogo più attivo con il mondo imprenditoriale e con le startup. Questo mira ad innalzare il potenziale di crescita del sistema economico italiano, favorendo la transizione verso un modello di sviluppo fondato sulla conoscenza e un più efficace livello di collaborazione tra la ricerca pubblica e il mondo imprenditoriale.

In particolare, il PNRR ha previsto lo stanziamento di 11,44 miliardi di euro per:

  • favorire la diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra imprese e università;
  • sostenere i processi per l’innovazione e il trasferimento tecnologico;
  • potenziare le infrastrutture di ricerca, il capitale e le competenze di supporto all’innovazione.

Per sostenere la ricerca in sinergia tra università e imprese, l’investimento del PNRR si indirizza verso la creazione di partnership pubblico/private di rilievo nazionale o con una vocazione territoriale e il rafforzamento degli ecosistemi dell’innovazione, incentivando le commistioni e le collaborazioni tra Università, centri di ricerca, società e istituzioni locali.

Diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra imprese e università

Le linee di intervento prevedono:

  • l’istituzione del Fondo per il Programma Nazionale Ricerca (PNR) per rafforzare le misure a sostegno della ricerca scientifica nei seguenti ambiti:
    i) salute;
    <ii) cultura umanistica, creatività, trasformazioni sociali, una società dell’inclusione;
    iii) sicurezza per i sistemi sociali;
    iv) digitale, industria, aerospaziale;
    v) clima, energia, mobilità sostenibile;
    vi) prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente.
    Saranno anche finanziati Progetti di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale che avranno durata triennale e che per la loro complessità, richiedono la collaborazione tra Università e centri di ricerca;
  • il finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori, per offrire loro nuove opportunità e trattenerli all’interno del sistema economico italiano;
  • il finanziamento di programmi di ricerca e innovazione realizzati da partenariati allargati a Università, centri di ricerca e imprese;
  • il finanziamento per la creazione di centri di ricerca nazionale che collaborino con Università, imprese e siano in grado di raggiungere una determinata soglia di innovazione;
  • finanziamenti per creare e rafforzare gli “ecosistemi dell’innovazione”.

Sostegno ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico

La linea di intervento ha come obiettivo quello di rafforzare la propensione all’innovazione nel mondo produttivo, incoraggiando l’utilizzo dei risultati della ricerca e favorendo la creazione di reti di collaborazioni internazionali.

Oltre a una misura diretta alle imprese, sarà prevista un’azione di riorganizzazione e rafforzamento delle strutture che offrono servizi tecnologici e innovativi.

Potenziamento delle condizioni di supporto alla ricerca e all’innovazione

Gli investimenti che si prevede di effettuare riguardano:

  • il sostenimento alla creazione di infrastrutture di ricerca e innovazione che colleghino il settore industriale con quello accademico;
  • l’integrazione del Fondo Nazionale per l’innovazione (gestito da Cassa Depositi e Prestiti) per sostenere lo sviluppo di Venture Capital in Italia;
  • l’introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori da parte delle imprese.

La struttura degli interventi è pensata per coprire l’intera filiera del processo di ricerca e innovazione, dalla ricerca di base al trasferimento tecnologico.

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