Piano Transizione 4.0: tutti i dettagli sugli incentivi previsti dal PNRR
Tra le missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) c’è quello di favorire la transizione digitale e l’innovazione del sistema produttivo incentivando gli investimenti in tecnologie, ricerca e innovazione.
All’interno di questa mission si colloca l’investimento nel piano Transizione 4.0, che prevede lo stanziamento di 13,38 miliardi di euro con l’obiettivo di rafforzare la competitività del sistema produttivo italiano, aumentando il tasso di digitalizzazione e innovazione tecnologica, per diminuire il gap di “digital intensity” del nostro sistema economico (specie per le imprese manifatturiere e PMI) rispetto a quello europeo.
Tra le misure attuate per aumentare la produttività, la competitività e la sostenibilità delle imprese è stato previsto il rafforzamento dell’incentivazione fiscale già inclusa nel piano Transizione 4.0. Queste misure sono sinergiche con gli interventi dedicati ad incentivare la ricerca applicata, l’innovazione e la collaborazione ricerca-impresa previste sempre nel PNRR.
Il Piano Transizione 4.0 è un’evoluzione rispetto al programma Industria 4.0, introdotto nel 2017, in quanto lo scopo è quello di promuovere gli investimenti in beni materiali e immateriali ad alto contenuto tecnologico nella fase di ripresa post-pandemica. Per realizzare ciò, sono state introdotte delle novità rispetto alla vecchia normativa:
- ampliamento dei soggetti beneficiari, grazie alla sostituzione dell’iper-ammortamento (che costituisce un beneficio solo per le imprese con base imponibile positiva) con crediti d’imposta di entità variabile a seconda dell’ammontare dell’investimento e compensabili con altri debiti fiscali e contributivi;
- riconoscimento del credito per il biennio 2021-2022 (e non più in un orizzonte annuale), che fornisce alle imprese un quadro più stabile per la programmazione degli investimenti;
- estensione degli investimenti immateriali agevolabili e aumento delle percentuali di credito d’imposta e dell’ammontare massimo di investimenti incentivabili.
La misura prevede il riconoscimento per le imprese di tre tipologie di credito d’imposta in base alla tipologia di investimenti effettuati in:
- beni materiali e immateriali;
- ricerca, sviluppo e innovazione;
- attività di formazione per favorire i processi di digitalizzazione.
Con riferimento agli investimenti in beni materiali e immateriali il credito d’imposta è riconosciuto per quei beni che permettono la trasformazione digitale dei processi produttivi e che sono compresi nell’allegato A e B della Legge 232 del 2016. Le percentuali da applicare e le modalità di fruizione sono le stesse previste dalle Legge di bilancio 2021, all’art. 1, commi 1051 e successivi.
Con riferimento all’attività di formazione, oltre al credito d’imposta verranno previste ulteriori misure, che avranno la finalità di:
- incentivare la crescita di competenze gestionali in ottica digitale, attraverso l’elaborazione di un modello di riqualificazione manageriale con focus principale nelle PMI;
- incrementare le competenze digitali dei lavoratori in cassa integrazione, attraverso programmi di training ad hoc, incentivati attraverso il temporaneo taglio del cuneo fiscale sia per le imprese che per i lavoratori.
Il PNRR prevede inoltre un piano di monitoraggio e valutazione dell’impatto delle misure, anche attraverso l’istituzione di un Comitato dedicato, incaricato di suggerire eventuali modifiche per aumentare l’efficacia e l’efficienza nell’uso delle risorse disponibili.
TeamSystem è da sempre al fianco delle aziende e degli studi nei processi di innovazione digitale. Tutte le nostre soluzioni sono finanziabili e attraverso una partnership con SIDA Group, società di consulenza finanziaria, supportiamo i nostri clienti nei processi di richiesta di questi contributi.