Credito d’imposta: beni immateriali 4.0 e non solo
La Legge di Bilancio 2021 ha rafforzato il piano industriale 4.0 per l’acquisto di beni strumentali ad alto contenuto tecnologico e ha anche aumentato le aliquote per l’acquisto di beni strumentali non 4.0.
La finalità è quella di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali sia 4.0 che non.
I beneficiari sono tutte le imprese residenti in Italia, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime fiscale e contabile.
Le novità
Tra le principali novità si registrano:
- un ampliamento delle attività finanziabili;
- aliquote più elevate per il 2021 secondo un sistema a scalare;
- massimali di aiuto più elevati;
- una riduzione dei tempi di compensazione e utilizzo del credito;
- un rinnovo biennale, con anticipazione delle spese da novembre 2020 fino a giugno 2021.
Credito d’imposta beni immateriali 4.0
L’agevolazione finanzia l’acquisto o il leasing di beni immateriali inclusi negli elenchi agevolabili previsti dall’allegato B della Legge di Bilancio 2017, a cui sono stati aggiunti:
- sistemi di gestione della supply chain finalizzata al drop shipping nell’e-commerce;
- software e servizi digitali per la fruizione immersiva, interattiva e partecipativa, ricostruzioni 3D, realtà aumentata;
- software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio (comunicazione intra-fabbrica, fabbrica-campo con integrazione telematica dei dispositivi on-field e dei dispositivi mobili, rilevazione telematica di prestazioni e guasti dei dispositivi on-field);
- canoni per soluzioni cloud per servizi riferiti ai beni di cui all’Allegato B.
Per la fruizione del credito non vige più l’obbligo di acquisto di beni materiali 4.0.
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta:
- pari al 20% delle spese, nel limite massimo di 1 milione di euro, cumulabile con altre agevolazioni;
- utilizzabile in compensazione in 3 quote annuali.
Altra novità è che l’agevolazione è operativa in anticipo, ovvero l’investimento deve essere effettuato nel periodo compreso tra il 16 novembre 2020 fino al 31 dicembre 2022. Tale periodo, può essere esteso fino al 30 giugno 2023 a condizione che, entro il 31 dicembre 2022, il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura pari al 20% del costo di acquisizione.
Per poter usufruire del credito d’imposta occorre:
- che le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati contengano l’espresso riferimento alla legge che prevede il beneficio;
- un’analisi tecnica;
- un’autocertificazione del Legale Rappresentante o nel caso di acquisto di beni superiori a 300 mila euro, una perizia asseverata rilasciata da un ingegnere o perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o da un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato.
Credito d’imposta beni immateriali non 4.0
Tra i beneficiari, oltre ai titolari di reddito d’impresa, ci sono anche gli esercenti arti e professioni.
Le attività finanziabili sono gli investimenti in beni immateriali strumentali nuovi, diversi da quelli indicati nell’Allegato B, tra cui è compreso anche il software di base aziendale.
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta:
- pari al 10% delle spese per un limite massimo di 1 milione di euro, cumulabile con altre agevolazioni;
- utilizzabile in compensazione in 3 quote annuali e per le PMI con ricavi sotto i 5 milioni di euro in un’unica quota annuale.
Secondo un sistema a scalare l’aliquota scende al 6% nel 2022.
Anche in questo caso, come per i beni 4.0, l’agevolazione è usufruibile in anticipo.
Non viene richiesta nessuna attestazione e analisi tecnica, ma è necessario che le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati contengano l’espresso riferimento alla legge che prevede il beneficio.
TeamSystem è da sempre al fianco delle aziende nei processi di innovazione digitale. Grazie alla collaborazione con SIDA Group, società di consulenza finanziaria, segue i propri clienti nel percorso di accesso alla finanza agevolata.
L’opportunità di usufruire del credito d’imposta per beni immateriali riguarda l’offerta di soluzioni TeamSystem in due direttrici:
- Beni immateriali 4.0: tutta l’offerta TeamSystem Industry 4.0, i moduli di PowerSuite, pianificazione e schedulazione e WMS, on premise o in cloud.
- Beni immateriali NON 4.0: tutta l’offerta TeamSystem per le Aziende, dai gestionali agli strumenti di supporto, on premise o in cloud.