Digitalizzazione e innovazione: i bandi regionali per aziende e PMI
Sono diverse le date da tenere a mente per non perdere l’opportunità di partecipare a bandi regionali per aziende e le piccole e medie imprese, relativi a progetti di digitalizzazione e innovazione. Da Agritech al voucher digitalizzazione delle PMI, passando per ARTES 4.0 e FAre Impresa in Sicilia.
Sono diversi i bandi attivi per supportare micro, piccole e medie imprese in progetti di digitalizzazione e innovazione.
Le opportunità variano da regione a regione e le aziende dovranno segnare in agenda le scadenze per presentare le domande per ricevere contributi a fondo perduto e finanziamenti.
Vediamo le date da ricordare, i bandi aperti e le opportunità per le imprese.
Voucher digitalizzazione delle PMI: l’opportunità per le aziende del Lazio
Regione: Lazio.
Scadenza: 14 febbraio 2024.
Risorse: 15.000.000 euro (5 milioni di euro sono destinati esclusivamente alle PMI con Sede Operativa nelle aree destinatarie delle Strategie territoriali).
Procedendo in ordine di scadenza, resta ancora un po’ di tempo per le micro, piccole e medie imprese del Lazio, che devono affrettarsi per rispettare la scadenza del 14 febbraio e presentare le domande per l’incentivo “Voucher digitalizzazione delle PMI”.
L’agevolazione ha come obiettivo il sostegno alle aziende per l’acquisto di tecnologie digitali, con la finalità di aumentare efficienza e competitività. Sono diverse le tipologie di progetti ammissibili: dalla realizzazione della diagnosi digitale da parte di un innovation manager indipendente all’acquisto di nuove applicazioni per la produttività, passando per l’adozione di Digital Commerce & Engagement. Rientrano tra i progetti ammissibili anche la migrazione di dati da server a cloud pubblico e l’adozione di sistemi di cyber security.
I contributi a fondo perduto variano a seconda della tipologia di progetto presentato, come indicato nell’apposito bando, che riporta anche la procedura per la presentazione delle domande.
Sostegno agli investimenti per l’innovazione: il bando per le PMI della Liguria
Regione: Liguria.
Scadenza: 29 febbraio 2024.
Le PMI della Liguria che si occupano di intermodalità e logistica e che intendano realizzare interventi di innovazione, automatizzazione, digitalizzazione del processo logistico e delle attività collegate, per uno sviluppo dell’intermodalità e della competitività del settore possono candidarsi per il bando “Sostegno agli investimenti in innovazione per l’intermodalità. Il termine da segnare in agenda, in questo caso, è fissato al 29 febbraio 2024.
L’agevolazione è prevista per diverse tipologie di interventi: interoperabilità, implementazione delle piattaforme di interscambi e gate automation per le imprese, digitalizzazione di strumenti predittivi, gestionali, manutentivi, a condizione di interoperabilità/connettibilità e loro customizzazione, innovazione e automazione delle manovre e della trazione ferroviarie, digitalizzazione della lettera di vettura stradale, applicazioni della tecnologia blockchain alla catena logistica con ritorni sulla catena del prezzo, azioni integrative di sostenibilità logistica e portuale con riduzione delle esternalità negative e internalizzazione dei costi, servizi di gestione del rischio da cybersecurity.
La domanda può contemplare più interventi ma ciascuno deve prevedere un investimento di almeno 10.000 euro.
Alle imprese verrà riconosciuto un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ammessa, entro l’importo massimo di 300.000 euro. Ulteriori informazioni sono presenti all’interno del bando.
Fare Impresa in Sicilia: l’agevolazione per le PMI costituite da meno di 3 anni
Regione: Sicilia.
Scadenza: 27 febbraio 2024.
Importo: 26.000.000 euro.
Passando dal Nord al Sud dell’Italia, prosegue la carrellata di agevolazioni. In questo caso c’è qualche settimana di tempo in più. Il 27 febbraio prossimo è stabilita la scadenza del bando “Fare Impresa in Sicilia”, misura rivolta alle piccole e medie imprese costituite da giovani e donne di età compresa tra i 18 e i 46 anni, che risultano residenti in Sicilia.
Chi vorrà usufruire della misura dovrà, però, registrarsi sulla piattaforma elettronica entro le ore 17:00 del 19 febbraio 2024.
Per i beneficiari è previsto un contributo a fondo perduto fino al 90 per cento delle spese ammissibili per finanziare l’avviamento di nuove attività o per sostenere investimenti in imprese costituite da meno di 3 anni, ad eccezione dei settori Agricoltura, Pesca, Allevamento.
L’investimento minimo è di 50.000 euro e ogni richiesta può arrivare a un contributo massimo di 300.000 euro.
Sono finanziabili gli interventi di ristrutturazione degli immobili, l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature, le spese per software, i costi per formazione specialistica e servizi di consulenza e la garanzia fideiussoria.
Le informazioni su come presentare la domanda sono riportate all’interno del bando.
Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese: l’opportunità per le PMI dell’Emilia Romagna
Regione: Emilia-Romagna.
Scadenza: 29 febbraio 2024.
Prima di tornare nuovamente ad un’agevolazione per le imprese nel Sud, si passa per un incentivo che interessa micro, piccole, medie e grandi imprese della regione Emilia Romagna.
Grazie agli “Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese” le aziende già presenti sul territorio regionale, o che intendano effettuare investimenti non essendo ancora attive, possono inviare i propri progetti di ricerca e sviluppo.
Gli interventi agevolabili sono diversi: dalla creazione di un’infrastruttura di ricerca ad interventi di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale, passando per quelli finalizzati alla creazione di un’infrastruttura di sperimentazione, fino a quelli per la produzione di energia da fonti fossili. Possono permettere la partecipazione al bando anche gli investimenti produttivi 4.0 e quelli per l’acquisizione delle competenze per la transizione industriale, digitale e green lungo la direttrice della S3.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle ore 12.00 del 29 febbraio 2024 mentre le risorse a disposizione per il triennio 2024-2026 ammontano a 13.000.000 euro.
Agritech: l’agevolazione per le imprese agricole e agromeccaniche della Campania
Regione: Campania.
Scadenza: 1° marzo 2024
Importo: 3.769.000 euro.
Tornando alle agevolazioni per le aziende del Mezzogiorno, un’altra opportunità è quella relativa al bando Agritech, il cui termine è fissato al 1° marzo 2024. Possono beneficiarne le imprese agricole e agromeccaniche della regione Campania.
L’incentivo consiste in un contributo a fondo perduto per coprire le spese per l’ammodernamento dei macchinari agricoli, con investimenti per contrastare le emergenze legate a stati di siccità e i cambiamenti climatici in atto.
Tra le spese ammissibili ci sono anche quelle per il personale, riferibili a ricercatori, tecnici e altro personale di supporto impegnato nelle attività del progetto ma anche costi per materiali, attrezzature e licenze, costi per servizi di consulenza specialistica, costi e altre tipologie di spese legate alla realizzazione del progetto.
La durata massima del progetto è di 15 mesi e i contributi vanno da un minimo di 600.000 ad un massimo di 1.300.000 euro a seconda della tipologia del progetto. Gli importi sono indicati all’interno del bando.
IFIM: agevolazioni anche per le imprese femminili innovative dei Comuni montani
Risorse: 3.928.194 euro.
Infine, sono al momento attive anche agevolazioni rivolte alle start up innovative costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative, con sede operativa, o filiale in uno dei Comuni montani (indicati nell’Allegato I dell’Avviso pubblico del 5 maggio 2023).
Al momento della presentazione della domanda le imprese devono rispettare i seguenti requisiti: essere regolarmente costituite e iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese, essere costituite da non più di sessanta mesi, essere di piccola dimensione.
Il bando “IFIM Imprese femminili innovative montane” prevede incentivi per l’acquisto di: impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, hardware e software, brevetti e licenze, certificazioni (purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e legate al programma d’investimento presentato), consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20% del totale delle spese appena indicate.
Il programma d’investimento deve essere finalizzato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca.
Le spese non possono essere superiori a 100.000 euro. Il programma di investimento deve essere avviato successivamente alla presentazione della domanda, entro 18 mesi dalla data del provvedimento di ammissione alle agevolazioni.
Nel complesso, le risorse ammontano a 3.928.194 euro. Il contributo a fondo perduto previsto non può superare il 70% delle spese ammissibili. L’importo massimo è di 70.000 euro. Ulteriori informazioni su requisiti e spese agevolabili sono indicate all’interno del bando.