SPID professionale: la situazione in Italia

25.11.2022 - Tempo di lettura: 2'

Una soluzione dalle elevate potenzialità per il futuro delle imprese italiane: è questa la fotografia scattata in collaborazione con Kantar in merito allo SPID aziendale (eIDup).

Dalla ricerca emergono dati che fanno ben sperare per gli anni a venire: quasi 5 aziende su 10 non sono ancora a conoscenza delle possibilità offerte dallo SPID professionale e circa 8 imprese su 10 continuano ad utilizzare quello personale. Dunque, i margini di crescita per un’adozione massiva dello SPID professionale ci sono e sono ampi.

Cos’è lo SPID professionale e come funziona

Lo SPID ad uso professionale è uno strumento fondamentale per la trasformazione digitale e l’innovability del tessuto imprenditoriale italiano, in quanto offre la possibilità di accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e dei gestori aderenti al circuito SPID.

A differenza dello SPID personale, quello professionale si rivolge ad imprese e liberi professionisti ed è pensato per svolgere le diverse attività lavorative. Infatti, è possibile distinguere due tipi di SPID professionale:

  • per persone giuridiche, che può essere richiesto da ogni individuo che operi per conto di un’azienda;
  • per persone fisiche, che può essere attivato dai professionisti.

Ma quali sono i servizi accessibili grazie allo SPID professionale? Si va dalla firma digitale, per siglare contratti e altri importanti documenti di lavoro, fino all’accesso semplificato ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni e dei fornitori privati che aderiscono al circuito SPID, per rendere più efficienti le attività professionali. Ciò comporta tutta una serie di vantaggi per le imprese, che spieghiamo nella seguente infografica:

Le modalità di richiesta dello SPID professionale sono molto simili a quelle previste per l’Identità Digitale personale. È quindi necessario rivolgersi ad uno degli Identity Provider accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), come TeamSystem.

Rispetto a quanto previsto per lo SPID personale, per l’Identità Digitale professionale è però prevista una doppia chiave di controllo, in modo da impedire che la richiesta di attivazione possa arrivare da utenti non abilitati.

La doppia chiave di controllo si concretizza nell’individuazione di due figure all’interno dell’azienda per il controllo e la gestione dello SPID: l’Utente di Governo, che indica le persone designate ad ottenere l’identità digitale per conto dell’organizzazione, e l’Utente di Gestione, che è materialmente autorizzato a richiedere il rilascio dell’Identità Digitale per le figure indicate dall’Utente di Governo.

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