SPID per Professionisti e Aziende: perché utilizzarlo
Quando si parla di SPID, il Sistema Pubblico dell’Identità Digitale, generalmente si pensa alla procedura con cui un privato cittadino chiede il rilascio di credenziali che gli permettono di autenticarsi principalmente presso servizi pubblici online.
Non tutti sanno però che esistono in realtà ben quattro differenti tipologie di identità digitale.
Ovvero:
- identità digitale della persona fisica (veicola solo i dati della persona fisica);
- identità digitale della persona giuridica (veicola solo i dati afferenti alla persona giuridica);
- identità digitale ad uso professionale della persona fisica (veicola solo i dati della persona fisica);
- identità digitale ad uso professionale per la persona giuridica (veicola solo i dati della persona fisica e della persona giuridica).
A ciascuna delle tipologie di identità digitale corrispondono diversi casi d’uso, che possono essere così schematizzati (fonte avviso AgID n. 18 del 13/11/20):
Tipologia di identità | Tipologia di servizio cui sono destinate le identità |
della persona fisica | servizi non professionali destinati ai cittadini |
della persona giuridica | servizi professionali per i quali è necessario conoscere solo gli attribuiti della persona giuridica |
ad uso professionale della persona fisica | servizi professionali per i quali è necessario conoscere solo gli attributi della persona fisica che può essere o non essere dotati di una partita iva personale. |
ad uso professionale per la persona giuridica | servizi professionali per i quali è necessario conoscere sia gli attributi della persona fisica sia gli attributi della persona giuridica per la quale la persona fisica opera |
Lo SPID ad uso professionale per la persona fisica
L’identità digitale ad uso professionale trova fondamento nelle linee guida AgID emanate con determina n. 318/2019, in vigore dal 1° dicembre 2019.
Tale tipologia di servizio si rivela particolarmente utile laddove la persona fisica debba accedere a servizi online riservati alla categoria professionale cui appartiene (es. avvocato, commercialista). Le credenziali SPID vengono infatti rilasciate in modo da identificare anche la professione (o l’Ordine professionale di appartenenza) in modo da agevolare l’autenticazione del soggetto in questione.
Ciò consente una evidente velocizzazione delle tempistiche di erogazione dei servizi, stante che il possessore di “Spid professionale” non dovrà fornire alcuna dimostrazione o certificazione della professione svolta, che sarà invece valorizzata tramite uno specifico attributo riconoscibile da tutti gli Identity provider.
Mediante l’utilizzo di tali credenziali, pertanto, un avvocato o un commercialista potrà accedere alle piattaforme digitali, identificarsi e compiere atti potenzialmente anche senza l’utilizzo di firme digitali, essendo già riconosciuto sia come persone fisica che come professionista abilitato all’utilizzo di quella determinata piattaforma.
Lo SPID ad uso professionale per la persona giuridica
Anche questa tipologia di identità SPID è regolamentata dalle linee guida del 2019 e presenta peculiarità derivanti dal rapporto organico che lega le persone fisiche all’ente. Le credenziali vengono infatti rilasciate su iniziativa della persona giuridica e contengono sia i dati della persona fisica (dipendente o collaboratrice dell’ente) sia i riferimenti dell’organizzazione preponente. Naturalmente, detta organizzazione ha poi ampia facoltà di chiedere la revoca delle credenziali una volta che il rapporto organico con la persona fisica sia venuto meno.
I vantaggi derivanti dall’utilizzo di tale tipologia di servizio sono evidenti: una società, o meglio il legale rappresentante di questa, potrà creare identità digitali “aziendali” per i propri dipendenti che potranno così accedere ai servizi online a nome e per conto dell’azienda, senza dover utilizzare profili personali.
Evidenti i vantaggi anche in termini di riservatezza e tutela dei dati aziendali; laddove un dipendente censisse il proprio account di SPID a fini di utilizzo aziendale potrebbe avere accesso alle piattaforme digitali anche successivamente alla cessazione del rapporto d’impiego; tale rischio è evidentemente scongiurato facendo ricorso alla tipologia di SPID in esame in quanto il datore di lavoro avrebbe il pieno potere di chiedere la revoca delle credenziali al momento della cessazione del rapporto organico.
Lo SPID della persona giuridica
È la tipologia di identità che ad oggi non ha trovato concreta applicazione. Si tratta di articolazione del servizio prevista in ossequio al regolamento eIDAS, che tuttavia ha il forte limite di veicolare solo i dati della persona giuridica, caratteristica che la rende poco utile ai Service Provider che hanno quasi sempre bisogno di conosce chi sia la persona fisica che sta accedendo al servizio.