Le novità della normativa DORA: cosa cambia per le aziende

Il Digital Operational Resilience Act (DORA), pienamente operativo dal 17 gennaio 2025, rappresenta una svolta epocale per la sicurezza informatica e la resilienza operativa nel settore finanziario e non solo. Le aziende si trovano ad affrontare una sfida cruciale: conformarsi a una normativa complessa e articolata, progettata per rafforzare la capacità di resistenza e risposta agli incidenti ICT. È fondamentale, dunque, conoscere le novità introdotte dalla normativa DORA, le implicazioni per le aziende e le strategie per adeguarsi ai nuovi requisiti.
Cos’è la normativa DORA?
La normativa DORA è un regolamento europeo che stabilisce un framework unificato per la gestione dei rischi ICT nel settore finanziario. Applicabile a banche, assicurazioni, istituti di pagamento, piattaforme di cripto-attività e fornitori di servizi ICT, la normativa europea DORA ha l’obiettivo di garantire che queste aziende e istituti siano in grado di resistere, adattarsi e riprendersi da interruzioni operative causate da incidenti informatici.
Le principali novità introdotte dalla normativa DORA
Con l’entrata in vigore, le aziende devono ora conformarsi ai requisiti stabiliti, che si concentrano su quattro pilastri fondamentali. Vediamo quali sono.
1. Maggiore attenzione alla gestione del rischio ICT
La normativa europea DORA impone alle aziende di adottare un approccio proattivo nella gestione dei rischi ICT. Ciò significa che le organizzazioni dovranno implementare politiche e procedure specifiche per identificare e mitigare le vulnerabilità tecnologiche, riducendo così il rischio di attacchi informatici.
2. Resilienza operativa e test obbligatori
Con la nuova normativa diventa necessario garantire la continuità operativa anche in caso di attacchi informatici o guasti tecnici. Uno degli aspetti più innovativi nelle nuove norme è l’introduzione di test di resilienza obbligatori. Le aziende dovranno condurre simulazioni regolari per valutare la propria capacità di rispondere a incidenti ICT e garantire quindi la continuità operativa.
3. Maggiore trasparenza nella gestione degli incidenti
La normativa DORA, tra i suoi obiettivi, include anche requisiti più stringenti per la gestione e la segnalazione degli incidenti informatici. Per le aziende diventa obbligatorio predisporre un piano d’azione preventivo per rilevare, gestire e segnalare tempestivamente eventuali incidenti informatici alle autorità competenti, così da affrontare il tutto con prontezza, trasparenza e ridurre al minimo i danni.
4. Monitoraggio dei fornitori ICT
Ai sensi del Regolamento DORA, le aziende devono valutare e gestire i rischi connessi ai fornitori di servizi ICT, con particolare attenzione a quelli critici. È richiesto un monitoraggio continuo, con contratti che includano clausole su sicurezza, audit, accesso ai dati e continuità operativa. L’obiettivo è assicurare la resilienza digitale anche in caso di disservizi esterni.
L’impatto sulle aziende: cosa cambia nel 2025
L’adozione della normativa DORA avrà quindi un impatto significativo sulle aziende. Gli istituti dovranno rivedere la loro organizzazione interna e apportare le modifiche necessarie per adeguarsi ai cambiamenti. Di seguito, analizziamo quali saranno le principali implicazioni e i potenziali cambiamenti dovuti alla nuova normativa.
Investimenti in sicurezza informatica
Per conformarsi alla nuova normativa, le aziende dovranno investire in soluzioni avanzate di sicurezza informatica. Ciò potrebbe includere l’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale per il rilevamento delle minacce, sistemi di crittografia avanzata e piattaforme di gestione del rischio ICT.
Revisione dei processi interni
Le aziende dovranno rivedere i propri processi interni per garantire che siano allineati con i requisiti della normativa DORA. Ciò potrebbe richiedere la creazione di nuovi team dedicati alla gestione del rischio ICT o l’aggiornamento delle politiche esistenti.
Formazione del personale
Un altro aspetto cruciale è la formazione del personale. Le aziende dovranno garantire che i propri dipendenti siano adeguatamente formati per identificare e gestire i rischi ICT, nonché per rispondere efficacemente agli incidenti informatici.
Come conformarsi alla normativa DORA: strategie pratiche
Con l’entrata in vigore della normativa DORA, dunque, le aziende devono affrontare una nuova era di compliance e sicurezza informatica. Questa nuova normativa europea rappresenta, in realtà, un’opportunità per rafforzare la resilienza operativa digitale, proteggendo non solo le aziende ma anche i clienti e il sistema finanziario nel suo complesso.
Per le aziende che operano nel settore finanziario e non solo, conformarsi il Digital Operational Resilience Act non è più un’opzione, ma una necessità. Per adeguarsi, si consiglia un approccio strutturato e proattivo, basato su strategie pratiche, come queste.
- Condurre audit regolari: le aziende devono condurre audit regolari per valutare la propria conformità alla normativa DORA. Questi audit aiutano a identificare lacune e adottare misure correttive tempestive.
- Collaborare con esperti del settore: collaborare con consulenti specializzati può semplificare il processo di conformità, offrendo supporto nella definizione delle politiche, nella conduzione dei test di resilienza e nella gestione dei fornitori ICT.
- Adottare soluzioni di cybersecurity avanzate: investire in piattaforme come TeamSystem Cybersecurity. Questo strumento semplice da utilizzare si rivolge a imprese, studi e professionisti e, in linea con le direttive DORA e NIS2, garantisce la resilienza digitale e riduce i rischi per la sicurezza. TeamSystem Cybersecurity offre, infatti, un monitoraggio continuo, grazie a strumenti avanzati e tecnologie AI-driven in grado di garantire una protezione a 360° da minacce, compromissioni e-mail, fughe di dati, attacchi a domini e vulnerabilità IT. Con questa soluzione di sicurezza avanzata, le aziende possono gestire i rischi ICT e a rispondere agli incidenti in modo efficace, proprio come richiesto dalla normativa europea DORA.
