Tassazione dei B&B: tutto quello che bisogna sapere
Negli ultimi anni è cresciuto il numero di coloro che hanno deciso di aprire un B&B. In effetti, i bed and breakfast sono spesso una buona idea di business per tutti coloro che hanno il desiderio di ricevere un reddito extra oppure avviare un’attività d’impresa. L’avvio di un B&B non solo è più facilmente accessibile, ma implica costi minori rispetto a quelli necessari per avviare un altro tipo di struttura ricettiva.
È importante, però, ricordare che occorre prima di tutto conoscere gli adempimenti fiscali cui si va incontro quando si decide di intraprendere questo progetto. La tassazione dei B&B non prevede sempre le stesse regole. Vanno, infatti, presi in considerazione alcuni fattori. Primo fra tutti se il B&B è considerata attività imprenditoriale oppure occasionale. In questa guida spiegheremo di più sulle tasse per i bed and breakfast in Italia.
Tassazione B&B: come cambia e in base a quali fattori
Una delle prime domande che si pone chi sta pensando di avviare questo tipo di attività ricettiva è se, per farlo, è necessario essere in possesso della partita IVA.
In realtà, l’apertura della partita IVA non è obbligatoria in tutti i casi. Tutto dipende da come viene considerata l’attività: se di tipo occasionale o imprenditoriale.
Partiamo dal primo caso. Se l’attività viene svolta saltuariamente, in modo occasionale e non continuativo, non sarà necessario aprire la partita IVA. Ma cosa si intende per attività occasionale?
Perché l’attività di bed and breakfast sia considerata occasionale è necessario che possegga le seguenti caratteristiche:
- L’affitto delle camere deve essere occasionale;
- I proventi derivanti dall’attività non devono costituire l’unica fonte di reddito del titolare;
- L’immobile deve essere destinato principalmente alle esigenze abitative del titolare dell’attività o dei suoi familiari;
- Non devono essere offerti servizi aggiuntivi (o devono essere pochi).
Se tutti questi presupposti non ci sono, la situazione cambia. Se l’attività si svolge in maniera continuativa e professionale, vengono offerti servizi aggiuntivi (per esempio, ristorazione o escursioni) e viene assunto personale per l’accoglienza e gestione degli ospiti, questa verrà inquadrata come attività imprenditoriale.
Ciò significa che, oltre all’apertura della partita IVA, sarà necessaria anche l’iscrizione alla Camera di Commercio. Naturalmente, cambiano anche la tassazione e gli obblighi fiscali.
Vediamo, allora, come funziona la tassazione dei B&B a seconda che si gestisca un bed and breakfast senza partita IVA (quindi, attività non professionale) o con partita IVA (e, dunque, attività imprenditoriale).
Tassazione B&B senza partita IVA: come funziona
Ma come funziona la tassazione di un B&B occasionale?
In questo caso, pur non aprendo la partita IVA ed essendo l’attività a carattere occasionale, il titolare del bed and breakfast ha comunque specifici obblighi cui adempiere.
Prima di tutto, va detto che i proventi derivanti dall’attività vengono qualificati come redditi diversi, così definiti quelli che “non costituiscono redditi di capitale ovvero non conseguiti nell’esercizio di arti o professioni o di imprese commerciali o da società in nome collettivo e in accomandita semplice, né in relazione alla qualità di lavoratore dipendente” (art. 67 TUIR).
Tali redditi devono, dunque, essere inseriti in dichiarazione dei redditi nelle sezioni dedicate ai redditi diversi. In particolare:
- nel rigo RL nel Modello Unico oppure
- nel rigo D5 codice 1 nel Modello 730.
In entrambi i casi, possono essere indicate anche le spese inerenti, cioè tutte quelle spese necessarie allo svolgimento dell’attività (per esempio, quelle relative alle pulizie, all’acquisto di generi alimentari ecc.).
Per concludere il discorso sulla tassazione di un B&B non professionale, possiamo dire che, oltre a inserire i proventi in dichiarazione dei redditi, è fondamentale che, per ogni somma incassata, venga rilasciata una ricevuta con numero progressivo e marca da bollo di 2 euro, se l’importo percepito supera la cifra di 77,47 euro. Inoltre, bisognerà conservare la documentazione relativa alle spese inerenti.
Tassazione bed and breakfast imprenditoriale
La presenza di mezzi organizzati e la non occasionalità del servizio determinano l’avvio di un’attività imprenditoriale. Ciò significa che, rispetto a un’attività occasionale, quella imprenditoriale richiede anche più adempimenti da parte del titolare del bed and breakfast. Nonostante tutto, si tratta di obblighi e procedure più snelle di quelle che vengono messe in atto per altri tipi di strutture.
Come già detto, oltre all’apertura della partita IVA, è necessaria l’iscrizione alla Camera di Commercio, l’apertura della posizione INPS Gestione commercianti e, ovviamente, la tassazione IRPEF e IRAP.
In questo caso, è chiaro che i proventi non verranno qualificati come redditi diversi, bensì come reddito di impresa, da inserire nel quadro RG (redditi derivanti dall’esercizio di attività commerciali in contabilità semplificata) o nel quadro RF (che va compilato dagli esercenti imprese commerciali in regime di contabilità ordinaria).
H3: Come risparmiare sulle tasse del bed and breakfast imprenditoriale
Chi si trova nella situazione di dover aprire la partita IVA e avviare l’attività imprenditoriale, può contare su due diversi regimi fiscali:
- Regime ordinario
- Regime forfettario.
Il regime forfettario è quello più battuto quando si parla di bed and breakfast. Questo perché spesso si riesce a rientrare nei requisiti per l’accesso, con la conseguente possibilità di risparmiare sulle tasse.
In parole semplici, chi aderisce a questo regime paga una tassa fissa al fisco, che è il 15% del reddito. Quando si aderisce a questo regime, anziché calcolare le tasse in base al reddito completo (cioè tutti i soldi guadagnati), il calcolo viene effettuato in modo forfettario, appunto, tenendo in considerazione i coefficienti di redditività in base al codice Ateco.
Nel caso dei bed and breakfast, questa “parte” del reddito è solo il 40% del totale, che è una delle percentuali più basse previste da questo regime. Ne consegue che il titolare di un’attività B&B in regime forfettario paga il 15% di tasse solo sul 40% dei guadagni.
Conviene sempre rivolgersi al proprio commercialista per individuare il regime fiscale al quale aderire. Nel regime forfettario, infatti, il fatturato annuo è soggetto a un limite massimo. Inoltre, non sono ammesse deduzioni fiscali.
Come gestire fatturazione e adempimenti normativi del B&B
Gestire la fatturazione, ma anche tutti gli adempimenti normativi che interessano un bed and breakfast, può non risultare facile, specialmente per chi ha da poco avviato l’attività.
È proprio per questo motivo che, negli anni, sono state sviluppate diverse tecnologie che affiancano i titolari di queste attività per semplificarne la gestione quotidiana, anche sotto l’aspetto fiscale.
TeamSystem Hospitality è il gestionale per B&B, hotel e altre strutture ricettive che aiuta a ottimizzare l’intera gestione del proprio bed and breakfast, a partire dalle prenotazioni, sia dal sito web che dai portali di prenotazione online, fino alla facilitazione di tutti i processi burocratici di cui ci si deve occupare.
Le attività amministrative non sono più un problema. Grazie al gestionale, è possibile tenere sempre sotto controllo le attività relative a:
- Fatturazione elettronica
- Gestione dei corrispettivi e degli adempimenti normativi
- Gestione digitale dei pagamenti
- Gestione delle tasse di soggiorno
- Molto altro…
Nonostante le tante funzionalità messe a disposizione, TeamSystem Hospitality ha un’interfaccia semplice e intuitiva che consente un rapido apprendimento dell’utilizzo delle funzionalità necessarie al tipo di attività, grande o piccola che sia.
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