Per gli scontrini elettronici basta un software

24.03.2025 - Tempo di lettura: 3'
Per gli scontrini elettronici basta un software

L’hardware lascia sempre più posto ai software, anche in ambito fiscale. E per gli scontrini elettronici non serve più necessariamente il Registratore Telematico, ma si possono memorizzare e trasmettere i corrispettivi telematici anche tramite soluzioni esclusivamente digitali.

Mentre lo spazio immateriale dei software si espande sempre di più, le apparecchiature hardware diventano sempre più piccole e meno necessarie.

E anche sui banconi di bar, ristoranti e altri tipi di attività commerciali si libera spazio: non sarà più necessario utilizzare il Registratore Telematico per emettere gli scontrini elettronici, basteranno i software.

Il flusso di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi telematici può passare anche solo dai POS evoluti che vengono utilizzati dai pagamenti elettronici.

Con il provvedimento del 7 marzo 2025, l’Agenzia delle Entrate ha approvato le specifiche tecniche con tutte le caratteristiche che le soluzioni digitali devono avere per essere conformi.

Scontrini elettronici tramite software: la novità arriva dalla riforma fiscale

La possibilità di rispettare gli obblighi relativi allo scontrino elettronico semplicemente tramite software rientra tra le novità approvate nell’ambito dei lavori di riforma fiscale.

In particolare ad aprire questa nuova strada a ristoranti, bar e altre attività è il decreto legislativo numero 1 del 2024 adottato per razionalizzare e semplificare le norme in materia di adempimenti tributari.

Semplificare e rendere meno onerose le operazioni di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi, infatti, è l’obiettivo con cui nasce la novità: tutto il flusso potrà essere gestito anche senza utilizzare il Registratore Telematico.

I nuovi software, che dovranno garantire la sicurezza e l’inalterabilità dei dati, potranno essere utilizzati dagli operatori IVA in aggiunta o in alternativa agli apparecchi RT.

Con l’approvazione delle specifiche tecniche del 7 marzo, l’Agenzia delle Entrate ha messo nero su bianco come dovrà essere gestito il flusso di informazioni tramite questo nuovo strumento fornendo tutte le indicazioni non solo a chi gestisce una attività ma anche a chi mette a punto le soluzioni digitali.

Tutto pronto, quindi, per questo cambio di passo che rende lo scontrino sempre più elettronico.

Scontrini elettronici anche solo con il POS: i due flussi viaggiano insieme

Il testo dell’articolo 24 del decreto legislativo n. 1 del 2024, inoltre, stabilisce che i software “devono poter consentire la piena integrazione e interazione del processo di registrazione dei corrispettivi con il processo di pagamento elettronico, nel caso in cui l’operazione commerciale sia regolata mediante la predetta modalità di pagamento”.

Le soluzioni digitali, infatti, possono essere installate su qualsiasi dispositivo, compresi i POS smart utilizzati per i pagamenti elettronici.

Da un lato, quindi, si agevola una semplificazione e una ottimizzazione dei dispositivi che le attività commerciali utilizzano per il flusso dei dati e delle operazioni di gestione e dall’altro si favorisce anche una sempre maggiore integrazione tra scontrini e pagamenti elettronici anche per potenziare i controlli.

Dal 2026, infatti, con le novità previste dall’ultima Legge di Bilancio tutti gli RT e i software dovranno essere collegati con i POS: dall’inizio del prossimo anno i due flussi dovranno viaggiare insieme.

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