Quali sono le spese escluse dalla lotteria degli scontrini
La lotteria degli scontrini è partita. Dal 1° febbraio ogni scontrino ottenuto dopo un acquisto con metodi di pagamento elettronico consentirà di generare dei biglietti per la lotteria voluta dal Governo. Tra i consumatori però sono diversi i dubbi legati ad esempio a quali sono le spese ammesse al concorso e quelle escluse.
Lotteria degli scontrini: quali sono le spese ammesse?
La normativa relativa alla lotteria degli scontrini prevede, a livello generale, l’ammissione delle spese effettuate presso esercenti tramite metodi di pagamento elettronico, ovvero attraverso carte di credito, carte prepagate o bancomat. Già questa primo elemento ci consente di fare una distinzione: le spese con le carte rientrano nella lotteria, le spese in contanti non sono invece ammesse.
Lotteria degli scontrini: quali sono le spese escluse?
Appurato come i metodi di pagamento elettronico siano determinanti per partecipare alla lotteria degli scontrini è bene capire quali sono le spese escluse dal concorso. Sul sito dedicato all’iniziativa (www.lotteriadegliscontrini.gov.it) è presente una sezione FAQ che aiuta i consumatori ad eliminare qualsiasi dubbio sulle spese ammesse e su quelle escluse.
Ecco un resoconto dettagliato delle spese escluse dalla lotteria degli scontrini:
– Acquisti inferiori all’euro;
– Acquisti effettuati in contanti;
– Acquisti di importo inferiore a un euro;
– Acquisti online;
– Acquisti destinati all’esercizio di attività di impresa, arte o professione;
– Acquisti effettuati con fatture elettroniche (esclusione prevista nella fase di avvio della lotteria e che probabilmente verrà rivista successivamente);
– Acquisti per i quali i corrispettivi sono trasmessi al sistema Tessera Sanitaria come, ad esempio, acquisti perfezionati in farmacie, parafarmacie, ambulatori, ottici, ecc. (anche in questo caso è prevista in futuro una possibile revisione della normativa);
– Acquisti nei quali l’acquirente richieda all’esercente l’acquisizione del codice fiscale ai fini di deduzione fiscale o detrazione.
Spese escluse dalla lotteria degli scontrini: altre particolarità
Leggendo le FAQ presenti sul sito si notano altre particolarità che specificano ulteriormente tutto il ventaglio di spese escluse dalla lotteria, ovvero pagamenti che non permettono di ricevere i biglietti per il concorso.
Nel dettaglio, si tratta di spese per le quali non è prevista certificazione fiscale tramite memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, requisito fondamentale per l’emissione dei biglietti. Ecco questi casi nel dettaglio:
– Acquisti di ticket per cinema, teatri, musei;
– Ricevuta di una spedizione postale;
– Ricevuta del benzinaio;
– Ricevuta del parcheggio.
Da evidenziare poi altre casistiche limite di spese che vengono escluse dall’emissione dei biglietti per la lotteria degli scontrini:
– Acquisti effettuati sfruttando una gift card (se invece si acquista una gift card con metodi di pagamento elettronici vengono regolarmente emessi i biglietti della lotteria);
– Pagamenti effettuati tramite Ticket Restaurant ed altre forme di buono pasto;
– Pagamenti effettuati in parte con bancomat o carte e in parte con buono sconto.
In questo ultimo caso, non è possibile generare biglietti per la lotteria. La normativa, infatti, prevede che l’intero importo debba essere regolato con metodo di pagamento elettronico.
I limiti di spesa per la lotteria degli scontrini
Come già accennato nei paragrafi precedenti, le spese inferiori a 1 euro non vengono conteggiate nell’emissione dei biglietti della lotteria. È bene sapere inoltre che le spese superiori ai 1000 euro non produrranno biglietti oltre ai primi 1000. Una spesa di 1150 euro, ad esempio, genererà solamente 1000 biglietti. Un’altra cosa da sottolineare è che in caso di decimali (per spese superiori a 1 euro) il biglietto vincente verrà prodotto solo se vengono superati 49 centesimi. Semplificando: 2,35 euro sono due biglietti, 5,69 euro sono 6 biglietti.
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