Prendere in gestione un bar: cosa valutare per avere successo
Prendere in gestione un bar è un’opzione valida quando non si ha la liquidità per avviare un’attività da zero.
I vantaggi di questa scelta sono diversi. Basti pensare alla possibilità di iniziare a generare subito entrate grazie alla reputazione già consolidata o l’avere già a disposizione tutte le attrezzature necessarie senza doverne sostenere la spesa.
Nonostante ciò, prendere un bar in gestione non dovrebbe essere considerato più semplice e immediato di avviarne uno da zero. Molte, infatti, sono le valutazioni che devono essere fatte prima di prendere questa decisione.
Come funziona prendere in gestione un bar
Prima di analizzare alcuni degli aspetti più importanti da valutare, è meglio fare chiarezza su cosa si intenda per prendere in gestione un bar.
Va fatta un’opportuna differenza tra:
- acquisto di gestione che implica l’acquisto dell’avviamento commerciale e dei beni legati all’attività (attrezzature, beni materiali e immateriali ecc.). Ciò significa, quindi, che chi acquista la gestione non prende solo in affitto lo spazio o l’attività, ma diventa proprietario di tutto ciò che è necessario per continuare l’operatività come strumenti, l’inventario e il valore immateriale, anche se può non acquisire la proprietà dei muri del locale;
- affitto d’azienda che implica invece il pagamento di un canone per poter gestire il bar che rimane di proprietà di un’altra persona. L’affittuario gestisce l’attività e usufruisce dell’avviamento e dei beni per un periodo di tempo determinato, ma non ne acquisisce la proprietà definitiva.
Ma quali sono i documenti per prendere in gestione un bar? A regolare i termini economici, la durata del rapporto e i diritti e doveri del gestore e del proprietario, è il contratto che viene stipulato e che permette, dunque, di occuparsi dell’amministrazione dell’attività per conto di un’altra persona.
Quali sono i requisiti per prendere in gestione un bar
Si può prendere in gestione un bar senza soldi? Di certo, questa scelta permette di risparmiare non poco su molte delle spese iniziali che bisognerebbe affrontare se si decidesse di aprire un’attività da zero, ma prevede comunque un investimento.
Benché questa opzione possa rivelarsi conveniente, però, è essenziale fare le giuste valutazioni.
In primo luogo, è fondamentale accertarsi che il locale rispetti tutti i requisiti richiesti per legge, per esempio deve possedere già le licenze e le autorizzazioni. In più, chi intende prendere in gestione il bar deve rispettare i requisiti morali e professionali.
In merito a questi ultimi, va detto che potrebbe essere necessario frequentare un corso SAB. Questo, però, non è obbligatorio se si è conseguito un diploma di scuola secondaria superiore, di laurea o di altra scuola a indirizzo professionale attinente alla vendita, commercio e/o somministrazione di bevande e alimenti.
Inoltre, non è un requisito richiesto a coloro che hanno lavorato nel settore per almeno due anni negli ultimi cinque.
Cosa valutare prima di prendere un bar in gestione
Per quanto prendere in gestione un bar possa rivelarsi più vantaggioso rispetto all’avvio di una nuova attività, l’impegno richiesto non è da meno.
Ci sono diversi elementi che bisognerà valutare prima di prendere questa scelta ed evitare di incappare in spiacevoli situazioni. Analizziamole più da vicino.
Condizioni del locale
Prima di scegliere di prendere in gestione un bar, è fondamentale ispezionare attentamente lo stato del locale, comprese le attrezzature, gli impianti elettrici e idraulici, l’arredamento e le condizioni generali.
L’ideale è verificare la presenza di eventuali danni o usure che potrebbero richiedere interventi di riparazione o manutenzione per prevenire spese impreviste e garantire che il locale sia conforme alle normative sanitarie e di sicurezza.
Motivi per cui il proprietario vuole darlo in gestione
Non è mai una buona idea tenersi questa domanda per sé: i bar che vengono dati in gestione nascondono spesso dei problemi che possono essere di piccola entità o, al contrario, molto complessi da gestire.
Che la motivazione risieda in cambiamenti personali o professionali, problemi sottostanti come difficoltà di gestione, basse performance economiche o conflitti con il personale, comprenderla aiuta a valutare meglio i rischi e le opportunità associati alla gestione.
Percentuale che va al proprietario
È importante discutere e chiarire la percentuale o il canone di gestione che bisognerà pagare al proprietario.
Soprattutto, è importante che il contratto specifichi chiaramente come e quando verranno effettuati i pagamenti e se ci sono altre spese accessorie come le utenze o la manutenzione ordinaria.
Reputazione e clientela del bar
Prima di prendere in gestione il bar, è bene avere un’idea di chi siano i clienti abituali. Solo per fare un esempio, esistono situazioni in cui la clientela è affezionata, più che al bar, al suo proprietario – magari perché questi conosce molte persone. Questo, però, significa anche avere poche possibilità di mantenere i clienti abituali prendendo in carico il bar.
Fornitori e contratti in essere
Una buona operazione, prima di prendere in gestione il bar, è la verifica dei fornitori attuali e dei relativi contratti.
I termini sono favorevoli o è possibile negoziare nuove condizioni? Cambiare fornitori può influire sui costi e sulla qualità dei prodotti, quindi è importante fare una valutazione accurata.
Situazione finanziaria del bar
Quanto fattura il locale? E quando si recupererà l’investimento iniziale? Queste domande devono avere una risposta prima ancora di prendere in gestione il bar.
Per questo motivo, è essenziale lavorare a un buon business plan, esattamente come si farebbe se si decidesse di aprire un bar da zero. Il business plan permette, infatti, di analizzare tutte le spese che bisogna affrontare, nonché i guadagni attesi.
Prendere in gestione un bar conviene?
Alla luce di quanto detto finora, quindi, prendere in gestione un bar può essere una buona idea?
Molto dipende dalle proprie specifiche esigenze e, soprattutto, dalla valutazione dei fattori che abbiamo appena analizzato. Prendere un bar in gestione ha diversi aspetti positivi, per esempio:
- l’investimento iniziale ridotto;
- l’avviamento già esistente con una clientela consolidata, una reputazione e una presenza nel mercato;
- minori rischi iniziali rispetto a un locale aperto da zero che può incontrare difficoltà ad attrarre clienti, ha la necessità di costruire una reputazione e corre il rischio di non raggiungere il punto di pareggio nei primi anni;
- meno burocrazia, poiché la maggior parte delle licenze e delle autorizzazioni è già attiva e operativa.
Questi elementi, però, possono rappresentare un vantaggio esclusivamente se sono state fatte le dovute valutazioni. Questo, soprattutto, perché spesso un bar che viene dato in gestione è anche un’attività che non è mai decollata davvero. Da questo punto di vista, apportare delle migliorie dal punto di vista della gestione diventa fondamentale per assicurarsi il successo.
Come gestire un bar e avviare un business di successo
Che si apra un bar da zero o si decida di prenderne in gestione uno, saper guidare l’attività verso il successo è la chiave per non rischiare il fallimento.
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