Fondi e investimenti previsti dal PNRR per il Turismo e la Cultura
La cultura cuore della ripartenza. Possiamo parafrasare così l’intervento di Dario Franceschini, Ministro della Cultura, che recentemente ha spiegato come il Recovery Plan abbia eretto la cultura e il turismo a volano per la rinascita del nostro paese. Le ragioni per non dubitarne sono moltissime. Il PNRR Turismo ha inserito la componente “Cultura e Turismo 4.0” all’interno della prima Missione, denominata “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”. Un piano che prevede di investire 2 miliardi e 400 milioni di euro per un rinnovamento completo e votato al futuro. A ben vedere una serie di interventi obbligatori per ridare nuovo slancio a due tra i settori più tartassati dall’emergenza sanitaria.
PNRR Turismo 4.0: cosa sapere
La somma a cui abbiamo accennato non rappresenta però l’intera disponibilità di cui potranno usufruire i settori della Cultura e del Turismo. A questi vanno aggiunti 1,460 miliardi di euro che arrivano dal Piano Strategico Grandi Attrattori Culturali, dedicati, quest’ultimi, a 14 interventi che riguarderanno la tutela, la valorizzazione e la promozione culturale.
L’aspetto forse più importante, e che permeerà tutte le aree di intervento, è rappresentato dai 12 progetti adibiti a stimolare “lo sviluppo di piattaforme e strategie digitali per la fruizione del patrimonio culturale”. Nel dettaglio saranno stanziati 500 milioni di euro per rivedere lo sviluppo, l’organizzazione e la conservazione del patrimonio artistico, attraverso la creazione di archivi digitali, biblioteche interattive e musei e aree culturali completamente digitalizzati.
PNRR cultura e turismo: l’eredità della pandemia
Nel contesto di digitalizzazione diffusa nei settori di turismo e cultura giocano due ruoli fondamentali le nuove tecnologie e l’eredità dell’emergenza sanitaria ancora in corso. Da una parte la digitalizzazione vuole avvicinare le nuove generazioni alla fruizione dell’enorme patrimonio artistico a nostra disposizione, dall’altra le innovazioni tecnologiche puntano a stimolare una virtualizzazione del consumo artistico e turistico, attraverso tecnologie come la realtà aumentata, la realtà virtuale e il 3D.
Gli obiettivi e le sfide da raggiungere con i contributi europei
I contributi europei stanziati attraverso il PNRR verranno utilizzati per raggiungere 4 macro-obiettivi e superare 3 grandi sfide, come si evince dalla presentazione del Ministero del Turismo.
Ecco gli obiettivi:
- Connettere digitalmente l’offerta e la promozione turistica del Paese, principalmente attraverso il progetto Digital Tourism Hub;
- Migliorare la competitività delle imprese turistiche italiane, con interventi votati alla riqualificazione eco-sostenibile, al miglioramento dei servizi di ospitalità e a sostenere l’integrazione tra le aziende per ridurre la frammentazione del settore;
- Stimolare la crescita e lo sviluppo di nuove PMI nei settori turistici e culturali, sfruttando le enormi potenzialità dei servizi digitali;
- Sostenere la transizione verde nel settore turistico, sfruttando gli investimenti inseriti nel “Turismo 4.0” per ridurre l’impatto ambientale delle attività e dei servizi turistici.
Queste invece le sfide da superare:
- Sostenere la transizione digitale dell’intero settore turistico italiano, attraverso la creazione di una piattaforma unica in grado di creare una rete per connettere in modo integrato tutte le destinazioni italiane;
- Migliorare la competitività delle imprese turistiche favorendo un più facile accesso al credito. Le strategie in tal senso prevedono crediti fiscali finalizzati al miglioramento della qualità dell’offerta e il rafforzamento o la creazione di fondi per sviluppare e riqualificare siti e immobili ad alto potenziale turistico;
- Rilanciare il turismo italiano cavalcando i Grandi Eventi, come il Giubileo del 2025 e le Olimpiadi invernali di Milano Cortina del 2026.
I principali interventi previsti dal PNRR nel settore turismo e cultura
Come esplicitato dalla pagina dedicata del Ministero del Turismo sono quattro gli interventi principali nei settori cultura e turismo: il progetto Digital Tourism Hub, il progetto Fondo integrato per la competitività delle imprese turistiche, il progetto Caput Mundi – New Generation EU per i grandi eventi turistici e la riforma delle professioni delle guide turistiche. Eccoli analizzati nel dettaglio.
Digital Tourism Hub
Progetto a cui vengono assegnate risorse per 114 milioni e che prevede la realizzazione di una piattaforma digitale e unica chiamata “Digital Tourism Hub” – Questa avrà il compito di investire nella creazione di un grande ecosistema turistico italiano, nel quale imprese, operatori turistici e stakeholders sosterranno il turista nella migliore scelta della propria destinazione. Per farlo la piattaforma si servirà dell’Intelligenza Artificiale per creare strumenti di Data Analytics in grado di analizzare i flussi turistici nelle aree di maggiore e minore interesse.
Fondo integrato per la competitività delle imprese turistiche
Esattamente 1,478 miliardi di euro: è questa la cifra dedicata al Fondo integrato per la competitività delle imprese turistiche. Un investimento interamente dedicato a migliorare la qualità dell’ospitalità e a potenziare la sostenibilità del turismo attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Gli obiettivi principali sono stati visualizzati nel miglioramento del turismo montano, nella ristrutturazione di buona parte degli immobili storici, nel rinnovo delle strutture alberghiere e nell’accesso al credito facilitato per gli imprenditori del settore turistico.
Caput Mundi – New Generation EU
Il progetto Caput Mundi – New Generation ha l’obiettivo di rivoluzionare il turismo romano prima del Giubileo previsto per il 2025. In quest’ottica si svilupperà un modello di turismo sostenibile e verrà creato uno specifico itinerario turistico sia per la Capitale, sia per altri percorsi nazionali sconosciuti al grande pubblico. All’interno del progetto figura anche l’idea dello sviluppo di un App dedicata ai turisti, dove poter trovare informazioni utili a livello turistico, culturale e logistico.
Secondo le stime del Ministero del Turismo questo intervento favorirà la creazione di nuovi posti di lavoro e contemporaneamente aumenterà il numero dei siti turistici accessibili. In questa direzione lo scopo dichiarato è quello di creare degli itinerari culturali e turistici alternativi a quelli classici. Al momento il progetto Caput Mundi prevede sei aree di intervento:
- Restauro del patrimonio culturale romano e dei complessi della capitale di alto valore storico-architettonico (“Patrimonio Culturale Romano”);
- Restauro, messa in sicurezza e valorizzazione dei luoghi di interesse storico e dei percorsi archeologici (“Percorsi giubilari”);
- Riqualificazione delle aree periferiche (“#LaCittàCondivisa”);
- Interventi di riqualificazione presso ville, fontane, parchi e giardini storici (“#Mitingodiverde”);
- Sviluppo di applicazioni per il turismo (“Roma4.0”);
- Stimolazione dell’integrazione sociale nelle aree periferiche attraverso un aumento della proposta culturale (“#Amanotesa”).
Riforma delle professioni delle guide turistiche
Questa riforma è l’occasione per dare finalmente forma alle richieste che da tempo giungono dalla categoria delle guide turistiche. Lo scopo è quello di uniformare e qualificare la professione, rispettando le esigenze e le competenze regionali.
Gli altri interventi con i contributi europei per il turismo
Riqualificazione e 4.0 sono ancora i pilastri degli altri interventi che vedranno l’utilizzo dei contributi europei del PNRR italiano. Ecco alcuni progetti da segnalare:
- Miglioramento dell’attrattività dei borghi: intervento voglio a dare rinnovata luce agli splendidi borghi che caratterizzano l’Italia, con l’obiettivo di valorizzare al meglio il patrimonio culturale delle aree interne del nostro paese.
- Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale: interventi di riqualificazione e restauro di immobili di valore storico-architettonico e di intere aree rurali del nostro paese;
- Progetto Cinecittà e Centro Sperimentale Cinematografia: interventi per il miglioramento delle skills digitali nell’ambito cinematografico e culturale a tutto tondo.
Altri incentivi
In gazzetta Ufficiale n. 42 del 19/02/2022 è stato pubblicato il DM 30 dicembre 2021, recante i criteri e le modalità per l’erogazione di contributi alle imprese operanti nei settori del Wedding, dell’intrattenimento e organizzazione di cerimonie e dell’HOtellerie-REstaurant-CAtering (art. 1 ter D.L: 73/2021 c.d. Sostegni-bis).
Possono beneficiare degli aiuti le imprese del settore che si trovano in entrambe le seguenti condizioni:
Nell’anno 2020, hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto al fatturato del 2019
Hanno registrato, nel periodo d’imposta 2020, un peggioramento del risultato economico d’esercizio.
L’aiuto assume la forma di contributo a fondo perduto (erogato mediante accredito sul conto corrente bancario o postale) ed è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie, ai sensi e nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla sezione 3.1 del Quadro temporaneo degli aiuti Covid-19, ovvero, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, ai sensi e nel rispetto del regolamento de minimis.
Ulteriori istruzioni arriveranno con un successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, incaricata di erogare il sussidio.
Scenari futuri per il turismo e la cultura
Secondo le proiezioni del Ministero del Turismo l’impatto degli interventi garantirà una crescita del PIL dello 0,5% annuo fino al 2026. Questo incremento sarà il traino per ulteriori aumenti: +0,8% dei consumi, +1,7% degli investimenti e + 0,7% dell’occupazione.
Nel complesso l’attore principale della rivoluzione sarà la tecnologia 4.0. Il suo impatto sarà determinante in vari contesti, dalla digitalizzazione delle imprese turistiche alla rivitalizzazione dei borghi storici e delle principali città italiane. In questo contesto è necessario mantenere il piede accelerato negli investimenti sul 5G e sull’IoT, due tecnologie necessarie per garantire la perfetta fruizione di future applicazioni culturali e turistiche basate sulla Realtà Aumentata e la Realtà Virtuale.
La sensazione è che, grazie a questi investimenti, il lato esperienziale del viaggio e dei percorsi turistici sarà predominante. I luoghi d’arte, le attrazioni turistiche, i musei e i borghi saranno pervasi da contenuti innovativi e coinvolgenti, oppure saranno fruibili attraverso iter completamente virtualizzati.
Da non dimenticare infine come l’imperante digitalizzazione che dominerà la cultura e il turismo nei prossimi anni finirà per dare enorme importanza ai dati, sia aggregati che singoli. Questi verranno così utilizzati per migliorare ulteriormente l’esperienza dei viaggiatori, intercettando i loro gusti e proponendo attività in linea con le loro esigenze.