Bonus turismo sostenibile anche per ristoranti e bar: convenzione, obblighi, rendicontazione
Entro il 31 luglio la domanda di accesso al bonus turismo sostenibile. Ma quali sono i passi successivi per i progetti selezionati? Istruzioni su sottoscrizione della convenzione, obblighi, rendicontazione
Entro il 31 luglio la domanda di accesso al bonus turismo sostenibile previsto anche per chi svolge attività di bar o ristorazione.
Grazie al Fondo istituito dall’articolo 1, comma 611, della Legge di Bilancio 2023, sarà possibile ottenere contributi fino al 50 per cento delle spese per progetti di investimento per la promozione dell’ecoturismo e del turismo sostenibile, finalizzate a minimizzare gli impatti economici, ambientali e sociali e allo stesso tempo a generare reddito, occupazione e conservazione degli ecosistemi locali.
Si va da un minimo di 50.000 euro a un massimo di 300.000 euro. Nell’avviso pubblico del Ministero del Turismo, prot. 23418/24 del 26 giugno 2024, una panoramica su obblighi e adempimenti previsti per chi accede all’agevolazione.
Bonus turismo sostenibile anche per la ristorazione: il primo passo è la convenzione
Le risorse del fondo a disposizione per il 2024 ammontano 7,6 miliardi di euro: le imprese della filiera del turismo e di strutture ricettive turistiche ed alberghiere che svolgono, in via prevalente, le attività di impresa caratterizzate da specifici codici ATECO possono accedere ai contributi fino al 50 per cento delle spese sostenute.
Nella lista dei soggetti potenziali beneficiari rientrano anche coloro che operano sotto forma di Ristoranti e attività di ristorazione mobile (56.1) o anche di bar e altri esercizi simili senza cucina (56.3).
I progetti di turismo sostenibile dovranno avere una durata di 18 mesi ed essere interamente realizzati entro la scadenza del 30 giugno 2026.
I soggetti, ammessi dopo aver presentato domanda entro la scadenza del 31 luglio, saranno chiamati a stipulare una convenzione con il Ministero del Turismo entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento di approvazione della graduatoria.
Il documento riporterà nel dettaglio:
- gli obblighi del soggetto ammesso al finanziamento;
- le spese ammissibili;
- le modalità di erogazione del finanziamento e rendicontazione;
- le procedure di verifica dell’attuazione del progetto, compresi i criteri e le modalità di valutazione dei risultati raggiunti.
Entro 10 giorni dalla richiesta del Ministero del Turismo, prorogabili solo una volta per ulteriori 10 giorni, i ristoranti, i bar e tutte le attività ammesse a beneficiare del bonus turismo sostenibile dovranno trasmettere la documentazione richiesta per la sottoscrizione della convenzione e seguire la procedura per finalizzare l’accordo.
“In sede di stipula della Convenzione, il Ministero del turismo può richiedere al soggetto beneficiario di rimodulare l’importo del finanziamento richiesto, anche sulla base dei rilievi effettuati in sede di valutazione”, si legge nel bando.
Bonus turismo sostenibile anche per ristoranti e bar: gli obblighi da rispettare
Accedendo al Fondo per il turismo sostenibile, in sintesi i soggetti interessati si impegnano a svolgere le seguenti attività:
- realizzare le attività proposte entro i termini stabiliti;
- rendicontare le spese sostenute, giustificate da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio equivalente, per poi procedere con la domanda di rimborso;
- garantire che il contributo concesso rispetti il principio di “no double funding”, “ossia che la stessa spesa in fase di rendicontazione sia imputata a più di una misura di sostegno finanziario pubblico regionale, nazionale o comunitario”;
- trasmettere al Ministero del turismo l’atto attraverso cui il beneficiario ha acquisito la proprietà dell’immobile oggetto delle opere edili e degli interventi, ma anche l’estratto dei registri immobiliari con l’effettiva trascrizione dello stesso, entro il termine di 60 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria finale;
- fornire, secondo le modalità e i tempi definiti dal Ministero del turismo, i dati e le informazioni relative al monitoraggio finanziario, economico, fisico e procedurale;
- garantire il mantenimento dei requisiti di accesso al contributo e fornire la documentazione a supporto.
Bonus turismo sostenibile anche per ristoranti e bar: istruzioni sulla rendicontazione
Per ottenere l’erogazione dei contributi sul turismo sostenibile, le attività devono costituire una garanzia, sotto forma di fideiussione o polizza fideiussoria, pari al 30 per cento dell’importo del finanziamento, da stipulare con primario istituto bancario o assicurativo.
Le somme vengono erogate dal Ministero del Turismo nelle modalità che seguono:
- il 30 per cento del finanziamento ammesso alle agevolazioni arriva entro 60 giorni dalla sottoscrizione della convenzione, dopo aver provato, tramite documentazione l’avvio delle attività del progetto;
- il 60 per cento, invece, viene corrisposto in ratei calcolati secondo le modalità determinate nella convenzione e riconosciuti sulla base di report intermedi con lo stato di avanzamento del progetto presentato;
- la quota residua, pari al 10 per cento, viene corrisposta successivamente all’approvazione della documentazione di rendicontazione presentata da parte del Ministero del Turismo. Servirà, inoltre, anche trasmettere una relazione finale sulle attività svolte e sul rispetto delle tempistiche, sul raggiungimento degli obiettivi e dei risultati, inclusi i parametri di sostenibilità economico-finanziaria.
Come ricorda l’avviso, i documenti di spesa e i bonifici di pagamento devono riportare i codici CUP che identificano il progetto nella ”banca dati delle amministrazioni pubbliche – BDAP”.
Nel corso della realizzazione del progetto ristoranti, bar e altri soggetti ammessi dovranno trasmettere, inoltre, una relazione trimestrale sullo stato di avanzamento degli interventi, a cui, al termine delle attività, dovrà seguire la relazione finale.