Bonus POS: come utilizzare il credito d’imposta maturato

15.10.2024 - Tempo di lettura: 7'
Bonus POS: come utilizzare il credito d’imposta maturato

Come utilizzare il bonus POS per le spese sostenute per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici e per il collegamento con i registratori telematici? Le istruzioni per utilizzare il credito d’imposta maturato in compensazione arrivano dall’Agenzia delle Entrate

 

Gli esercenti che hanno maturato un credito d’imposta per le spese sostenute per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici e per il collegamento con i registratori telematici possono utilizzarlo in compensazione tramite il modello F24.

Ma quali sono le istruzioni operative da seguire? Su richiesta del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dall’Agenzia delle Entrate sono arrivate le indicazioni per poter usufruire degli importi maturati.

Le istruzioni per utilizzare il Bonus POS dall’Agenzia delle Entrate

Sotto la lente di ingrandimento le agevolazioni messe in campo dall’articolo 22-bis del DL n. 124 del 2019 che ha previsto un credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici e per il collegamento con i registratori telematici.

Il beneficio, che è parametrato al costo di acquisto, di noleggio o di utilizzo degli strumenti stessi, nonché alle spese di convenzionamento ovvero alle spese sostenute per il collegamento tecnico tra i predetti strumenti, spetta agli esercenti attività di impresa, arte o professione che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di consumatori finali e che, tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022, hanno acquistato, noleggiato o utilizzato strumenti che consentono forme di pagamento elettronico.

Gestori di negozi, bar e ristoranti che hanno diritto ai bonus POS possono utilizzarli solo in compensazione e devono indicarli nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito e in quelle relative successive, fino al periodo d’imposta in cui si conclude l’utilizzo.

All’agevolazione, come si evince dalle istruzioni del Modello Redditi 2023 e 2024, è stato attribuito il codice identificativo N6 ma non è stato associato alcun codice tributo.

Grazie ai chiarimenti richiesti dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che è possibile utilizzare il codice tributo 7032 denominato “Credito d’imposta per l’adeguamento degli strumenti utilizzati per la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri – articolo 8 del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176”.

Come compilare il modello F24 per beneficiare del bonus POS

Come conferma il CNDCEC nell’informativa n. 96/2024, coloro che hanno effettuato l’acquisto o il noleggio del POS tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022 e hanno realizzato il collegamento del POS con il Registratore Telematico, rispettando le regole tecniche previste, possono utilizzare le somme del bonus che hanno maturato seguendo le istruzioni fornite con la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 35/E del 26 giugno 2023.

Per usufruirne è necessario utilizzare il modello F24 e inserire nella sezione “Erario” il codice tributo 7032, in particolare la sequenza di cifre va indicata nella colonna “importi a credito compensati”.

Si deve compilare, invece, la colonna “importi a debito versati” nei casi in cui è necessario procedere al riversamento dell’agevolazione.

Fondamentale specificare anche il periodo di sostenimento della spesa: nel campo “anno di riferimento” è necessario, quindi, indicare 2021 o 2022.

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