Come avviare un servizio di consegna a domicilio da zero
Questi sono tempi straordinari che mettono indiscutibilmente a dura prova gli esercenti e tutto il settore della ristorazione; le piccole e medie imprese italiane stanno rivoluzionando il loro modo di lavorare applicando una resilienza ammirevole che sta già dando ottimi risultati.Durante il primo lockdown la domanda di consegne a domicilio è salita alle stelle e per rispondere a questa domanda molte attività come ristoranti, pasticcerie, bistrot e gelaterie hanno avviato un nuovo servizio di consegna a domicilio per fare fronte alle limitazioni imposte dal contenimento della pandemia e per continuare a lavorare nonostante gli orari ridotti o la chiusura al pubblico. Ma come si fa ad avviare un servizio di consegna a domicilio partendo da zero?
Non solo pizza, panini e sushi: tutto può essere consegnato a casa
È necessario estendere il servizio di delivery a tutti i piatti presenti nel menù, tutto può e deve essere pronto per la consegna a domicilioper intercettare ogni desiderio del cliente. È altrettanto lungimirante inserire nella propria disponibilità anche piatti street food, finger food e spuntini spezza-fame che esulano dal menù tradizionale, ma che in questo momento rappresentano un’ulteriore opportunità da cogliere al volo.
Via libera quindi a contenitori per alimenti isotermici con certificato MOCA, personalizzati con loghi distinguibili e unici, un packaging ben curato nei minimi particolari e che abbia, oltre alla funzione primaria di protezione e conservazione dell’ordine, anche un’estetica accattivante che funge da prezioso strumento di brand awareness. Decidere il perimetro entro il quale concentrare il proprio raggio d’azione è utile quando si devono scegliere i fattorini disponibili per le consegne, è importante anche assicurarsi che il partner designato per il delivery sia attrezzato di furgoncini refrigerati e provvisti di celle per conservare al meglio cibi e bevande.
La puntualità e l’affidabilità sono requisiti necessari che ogni corriere deve avere, soprattutto nel campo del food delivery, ma quando l’attività è chiusa al pubblico, si può optare anche per la consegna a domicilio effettuata dai camerieri, commessi o dai membri del proprio staff, in questo caso è necessario acquistare borse termiche per la conservazione dei prodotti e un adeguato mezzo di trasporto.
Ordina in Cloud, il marketplace ideale per esercenti e ristoratori
Le attività che durante la pandemia hanno aumentato il proprio volume d’affari sono state in grado di reinventarsi, di integrare servizi di delivery e di approcciarsi velocemente ai nuovi strumenti digitali di gestione degli ordini. Proprio la gestione efficiente e in tempo reale di ordini e consegne può fare la differenza quando si schiera in campo il proprio digital twin, il gemello digitale del ristorante o del negozio, che lavora online tra software gestionali, App per ristoranti e per attività che vogliono vendere sul web, piattaforme di marketplace, menù digitali e attività di promozione dei nuovi servizi di asporto – take away e di food delivery sui social. La tecnologia è sempre d’aiuto, ma quando prendere gli ordini tramite telefonate e messaggi su Facebook o WhatsApp è scomodo e soggetto a errori e dimenticanze, è necessario puntare su strumenti digitali integrati molto più efficienti che garantiscono il controllo totale e una gestione facile del servizio di delivery.
Ordina in Cloud è la soluzione ideale per vendere online subito, presentando il menù digitale o i servizi offerti ai propri clienti. Ogni ristoratore ed esercente ora può far parte di un marketplace indipendente che non erode i ricavi e che non prevede commissioni, integrato con la suite di Cassa in Cloud e facile da usare. Con Ordina in Cloud puoi fidelizzare la tua clientela e vendere online senza avere uno eCommerce dedicato.