Come aprire un ristorante: la guida completa
Cercare informazioni su come aprire un ristorante è il giusto punto di partenza se si sta pensando di compiere un passo impegnativo come questo.
Aprire questo tipo di attività, d’altronde, è il sogno di molte persone, e per molte di queste il sogno svanisce dopo soli pochi anni dall’apertura. Il motivo è molto semplice: per avviare un ristorante serve dedizione, strategia oltre che a un budget di partenza.
Scopriamo di più!
Conviene aprire un ristorante oggi?
Rispondere a questa domanda non è mai semplice. Molte sono le cose che facciamo non perché convengano, ma piuttosto perché lo vogliamo.
Una cosa, però, va detta subito: aprire un ristorante con pochi soldi non è un’opzione plausibile. Come vedremo, sono numerosi i costi da sostenere, per cui se manca il budget gli ostacoli sembreranno insormontabili. Va detto, comunque, che alcune opzioni di risparmio esistono: una di queste, per esempio, è aprire un ristorante in franchising, oppure mettersi alla ricerca di investitori.
Detto ciò, aprire un ristorante potrebbe risultare molto semplice al più ricco degli imprenditori. Gestirlo, portarlo avanti e ottenere successo, però, è un’altra storia.
Per questi motivi, cominciamo col dire che per avviare quest’attività bisognerà focalizzarsi su tre elementi fondamentali:
- strategia;
- requisiti e licenze;
- costi iniziali e di gestione.
Cosa serve per aprire un ristorante: l’idea e il business plan
Cosa bisogna fare per aprire un ristorante? Non esiste ristorante che possa ottenere successo se alla base non è sostenuto da un’idea forte. Esistono numerose tipologie di ristoranti e scegliere tra queste è il primo passo per capire in che direzione si voglia andare.
È bene tenere presente, poi, che un’idea forte è sorretta da:
- un concept unico, capace di differenziarsi dalla concorrenza;
- un’analisi di mercato approfondita che aiuti a identificare i buchi di offerta nel e valutare cosa funziona bene e cosa manca;
- l’identificazione del pubblico target, valutando elementi come età, reddito, preferenze culinarie e stile di vita;
- ricerca delle tendenze, incluse nuove tecniche culinarie, ingredienti di tendenza, stili di servizio innovativi e preferenze alimentari emergenti.
Avere un’idea forte di ristorante è un primo passo necessario per valutare la fattibilità dell’impresa. Inoltre, tutti questi elementi serviranno a redigere il business plan del ristorante, anche questo un elemento fin troppo sottovalutato da coloro che vogliono lanciarsi in questo settore.
Eppure, si tratta di un documento fondamentale, dal momento che è proprio il business plan a delineare la visione, la strategia e i dettagli operativi del business, nonché ad attrarre investitori.
La scelta del locale per il ristorante
Quanto appena visto rientra tra i primi passi strategici per aprire un ristorante. Se si ha un’idea forte e si effettua un’efficace analisi di mercato, sarà possibile anche individuare dove aprire l’attività.
L’obiettivo rimane sempre lo stesso: agire con consapevolezza, aumentando le possibilità di successo. La posizione del ristorante è di per sé un elemento strategico. Non dovrà essere solo un luogo ben visibile e facilmente accessibile, ma anche frequentato dal proprio pubblico di riferimento.
Si può scegliere di acquistare il locale o affittarlo, valutando i pro e i contro di ciascuna opzione, considerando fattori come la disponibilità di finanziamenti, la flessibilità contrattuale e il potenziale ritorno sull’investimento.
È anche fondamentale verificare i regolamenti locali e ottenere tutti i permessi necessari per aprire e gestire un ristorante nel locale scelto. Tra questi, per esempio, regolamenti riguardanti l’edilizia e l’urbanistica, le autorizzazioni igienico-sanitarie e la destinazione d’uso.
I requisiti per aprire un ristorante
Esaminata la prima fase strategica, arriva il momento di analizzare quella operativa. Non tutti, infatti, possono aprire un ristorante. Sono richiesti specifici requisiti, morali e professionali.
Per quanto riguarda i primi, facciamo riferimento all’assenza di condanne penali che prevedano la detenzione superiore ai 3 anni e il non essere dichiarati delinquenti abituali.
Per quel che concerne i secondi, questi includono:
- aver raggiunto la maggiore età;
- aver lavorato come dipendente per almeno 2 anni negli ultimi 5 nel settore della ristorazione;
- possedere un diploma alberghiero o equipollente;
- possedere la certificazione SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande).
Inoltre, bisognerà rispettare anche i requisiti fiscali:
- aprire la partita IVA;
- dotarsi di PEC e firma digitale;
- effettuare l’iscrizione a INPS e Inail;
- inviare alla Camera di Commercio la Comunicazione Unica.
Che documenti servono per aprire un ristorante
Diversi, poi, sono gli adempimenti per aprire un ristorante e la documentazione da produrre. Tra i documenti più importanti ci sono:
- la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) da presentare al Comune;
- la DIA Sanitaria all’ASL di appartenenza;
- la comunicazione all’Agenzia delle dogane in caso di vendita e somministrazione di alcolici;
- il piano di autocontrollo HACCP che evita sanzioni in caso di ispezioni da parte delle autorità competenti (oltre a tutelare i clienti);
- il DVR ristorante (documento di valutazione dei rischi).
Quanto costa aprire un ristorante
Arriva uno dei tasti più dolenti per l’imprenditore. Quali sono i costi per aprire un ristorante?
Partiamo dal fatto che molti degli adempimenti fiscali e normativi che abbiamo esaminato richiedono un esborso che può arrivare anche a 9.000 euro. Ma si tratta solo della parte burocratica, perché altri costi da sostenere includono l’acquisto (o affitto) del locale, dell’attrezzatura, delle materie prime e delle utenze, nonché le spese relative al personale.
Elementi, questi, che possono richiede un investimento di diverse decine di migliaia di euro.
Bisogna, poi, considerare anche i costi di gestione. Come già detto, non basta aprire il ristorante per ritenersi soddisfatti. Mantenere l’attività richiede un budget che permetta una corretta gestione e il successo del ristorante, il che passa anche per le spese relative alla promozione e al marketing.
Costi iniziali
Come appena visto, tra i costi iniziali rientra di certo la scelta del locale. In questo caso, cercare di risparmiare potrebbe non essere una buona idea: la scelta della posizione è fondamentale per assicurarsi il successo.
Altra spesa sulla quale non è consigliabile puntare al risparmio è quella relativa alla parcella del commercialista. Questo professionista ha un ruolo centrale, in quanto capace di guidare verso giusti investimenti e consigliare strategie per fronteggiare le spese.
Ci sono, però, spese sulle quali è possibile risparmiare. Una di queste, per esempio, è quella relativa all’attrezzatura. Una buona idea potrebbe essere optare per il leasing, che offre la possibilità di non dover sostenere prezzi ingenti in fase di apertura. In alternativa, l’acquisto di attrezzature usate può essere un buon modo per ottenere tutto ciò di cui si ha bisogno a minor prezzo.
Costi di gestione
Affrontate le spese iniziali, bisogna avere già una chiara idea di quali saranno i costi di gestione del ristorante.
Per prima cosa, qualsiasi ristorante avrà un numero più o meno cospicuo di dipendenti. Tuttavia, c’è un elemento fondamentale da tenere in considerazione: più questi hanno ottenuto la formazione adeguata, più l’efficienza aumenta, riducendo i costi legati a errori o a cattiva gestione.
Per risparmiare sui costi di gestione, è importante monitorare attentamente le spese, ottimizzare i processi operativi per massimizzare l’efficienza, negoziare contratti favorevoli con fornitori e servizi e ridurre gli sprechi.
Proprio per questo motivo, investire su un gestionale per ristoranti è la scelta migliore per risparmiare sui costi, ma anche per attirare un maggior numero di clienti, fidelizzando quelli già acquisiti e generando un passaparola virtuoso.
Come aprire e gestire un ristorante di successo con Cassa in Cloud
Come già evidenziato all’inizio, aprire un ristorante non richiede solo la pianificazione del budget e adempimenti normativi e fiscali. Se si desidera aprire un’attività che abbia lunga vita, è necessario partire da un’idea forte di base e organizzarne la gestione al meglio.
È per questo motivo che, tra le spese relative all’apertura di un ristorante, andrebbe sempre inclusa quella per un software di gestione che permetta di migliorare l’operatività, ridurre gi errori e risparmiare tempo.
Cassa in Cloud di TeamSystem nasce proprio con questo obiettivo. Questo software gestionale per ristoranti e altre attività della ristorazione consente di avere il controllo a 360 gradi sulla propria attività, sia per quel che riguarda l’operatività quotidiana, sia per aumentare la soddisfazione dei clienti.
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