Come aprire un panificio: guida completa dai requisiti ai costi
Aprire un panificio è il sogno di chi nutre passione per questo mestiere o per chi vede in quest’attività un’ottima leva di business.
Il percorso per raggiungere l’obiettivo non è semplice e richiede una serie di passaggi, alcuni dei quali anche molto noiosi. Se si seguono le linee guida, però, il risultato può rivelarsi esaltante.
Dall’iter burocratico, passando per i costi fino alla corretta gestione: se ogni passaggio viene completato nel modo corretto, la nuova attività può ottenere successo e raggiungere un’ampia platea di clienti.
Cosa serve per aprire un panificio: i primi passi
L’avvio di un’attività richiede sempre una grande dose di volontà, ma anche di capacità di progettazione. È per questo motivo che, a prescindere dal settore, prima di compiere qualsiasi step è necessario lavorare su un buon business plan.
Si tratta di un documento strategico che include diversi elementi chiave che chiariscono, in primis all’imprenditore e successivamente a eventuali investitori, quali saranno le previsioni (economiche e strategiche) del proprio business. In breve, possiamo dire che un business plan per un panificio dovrebbe includere:
- una descrizione dell’attività, specificando anche che tipo di prodotti offrirà;
- un’attenta analisi di mercato che includa le tendenze di settore, un’analisi della concorrenza e l’individuazione del proprio target;
- un piano finanziario che includa previsioni di entrate e uscite, pianificazione dei costi iniziali e ricorrenti, strategie per ottenere finanziamenti se necessari;
- un’analisi SWOT dei punti di forza, debolezza, opportunità e minacce del panificio per identificare le aree critiche e le opportunità di crescita;
- strategie per attrarre e mantenere i clienti, inclusa la promozione del panificio attraverso pubblicità, sconti e altre tattiche di marketing.
Come scegliere la location prima di aprire una panetteria
Il business plan consente all’imprenditore di avere un documento che analizzi ogni aspetto organizzativo ancor prima di passare all’azione.
Solo per fare un esempio, avere il business plan a portata di mano consente anche di scegliere con maggiore consapevolezza la location e il tipo di locale da affittare per il proprio panificio.
Nel business plan viene chiarito che si tratterà di un panificio classico che richiede, dunque, un semplice bancone da cui i clienti effettueranno i loro ordini? Oppure è stabilito che si tratti di una panetteria mobile, per la quale è necessario acquistare o affittare un food truck?
Ognuna di queste scelte, ovviamente, include costi differenti e indirizzerà verso figure professionali diverse a cui rivolgersi.
In secondo luogo, un buon business plan può guidare verso la ricerca della perfetta location per il proprio panificio. Se il documento individua con esattezza qual è il proprio pubblico target, capire quali sono le zone della città più adatte a ospitare il locale sarà più semplice.
Un esempio? Se il proprio target è costituito da studenti universitari e giovani professionisti, il panificio potrebbe essere posizionato vicino a un campus universitario o in un’area con uffici e co-working. Gli studenti e i giovani lavoratori tendono a cercare caffetterie e panifici dove acquistare snack veloci, colazioni o pranzi leggeri e preferiscono luoghi facilmente raggiungibili a piedi o vicini ai mezzi pubblici.
Selezione delle attrezzature
Aprire un panificio richiede non solo la ricerca di una giusta location, ma anche attrezzature specifiche, talvolta molto ingombranti. Per questo motivo, quando si sceglie il locale, è importante prestare attenzione a questo elemento.
Le attrezzature da acquistare sono molteplici. Tra queste, le più comuni includono:
- forno professionale;
- impastatrice;
- celle di lievitazione;
- bilancia industriale;
- tavolo da lavoro in acciaio inox;
- carrelli e teglie da forno;
- frigorifero;
- pentole, contenitori e utensili vari;
- vetrina espositiva.
Un buon modo per risparmiare sulle attrezzature per il panificio è valutare l’acquisto di macchinari usati o rigenerati da fornitori affidabili. Molti fornitori specializzati offrono attrezzature professionali di seconda mano, che sono state revisionate e garantite, a un prezzo notevolmente inferiore rispetto al nuovo.
Un’altra opzione è noleggiare alcune attrezzature, specialmente quelle più costose come i forni o le impastatrici, riducendo così l’investimento iniziale.
Una buona idea è iniziare acquistando solo l’attrezzatura essenziale, evitando strumenti troppo specializzati all’inizio e concentrandosi su ciò che serve per avviare la produzione principale.
Requisiti e licenze per aprire una panetteria
Arriva per tutti il momento di affrontare la parte più noiosa di questo percorso: l’iter burocratico.
In primo luogo, è necessario rispettare gli obblighi per l’avvio di qualsiasi attività:
- aprendo una Partita IVA;
- effettuando l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio;
- inviando la SCIA al Comune di competenza;
- effettuando l’iscrizione presso INPS e INAIL.
Dopo aver ottenuto tutti i permessi, sarà necessario effettuare altre azioni che consentiranno di rispettare la legge e rendere idoneo il locale. Per esempio, bisognerà ottenere il certificato sanitario rilasciato dall’ASL locale e la certificazione HACCP per la manipolazione degli alimenti.
Inoltre, bisognerà dotarsi dell’autorizzazione per la somministrazione degli alimenti ed effettuare una richiesta per lo spazio di carico/scarico di fronte al locale – ovviamente, quando necessario.
Quanto costa aprire un panificio
È arrivato il momento di farsi qualche conto. Quali sono i costi per aprire un panificio?
Una risposta univoca, come è facile immaginare, non esiste. Se, però, vogliamo fornire un valore indicativo, possiamo dire che avviare un business di questo tipo richieda una somma non inferiore ai 100.000 euro.
Va da sé che tale costo può aumentare o diminuire in base ad alcune scelte effettuate in precedenza. Bisogna, dunque, valutare con attenzione costi fissi (affitto/acquisto del locale, utenze, stipendi del personale) e costi variabili (materie prime, costi di trasporto, marketing e pubblicità).
Ora è ancora più chiaro quanto lavorare preliminarmente al business plan sia un passaggio necessario per avviare l’attività.
È importante, poi, ricordare che è sempre possibile aprire un panificio in franchising. Un’opzione, questa, che permette di avere molta meno libertà sul proprio business, ma anche risparmiare sui costi in modo sostanziale.
Come gestire il panificio per avere successo
Se aprire un panificio implica un percorso lungo e sfidante, imparare a gestirlo e assicurarsi che i clienti, nuovi e fidelizzati, entrino nel proprio locale lo è ancor di più.
È per questo motivo che molti imprenditori, pur riuscendo ad aprire il proprio locale, si trovano costretti a chiudere i battenti solo qualche mese più tardi.
Oggi, però, i metodi per evitare che ciò succeda sono molti. In particolare, i gestionali creati appositamente per la gestione di attività food & beverage permettono a tantissime attività di guadagnare un vantaggio competitivo e aumentare di anno in anno i guadagni.
È ciò che si è proposto di fare TeamSystem quando ha ideato Cassa in Cloud, il software pensato non solo per bar e ristoranti, ma anche per attività come forni, pasticcerie e gastronomie e altro ancora per avere un punto cassa di ultima generazione e funzionalità specifiche per il settore di riferimento
Ad esempio, è possibile far comunicare Cassa in Cloud con bilance elettroniche da banco; in questo modo, si ha la possibilità di calcolare in tempo reale il prezzo del prodotto in base al peso rilevato. Ogni volta che si pesa un prodotto, la bilancia genera un QrCode che viene automaticamente letto in cassa. A questo punto, il software sincronizza i dati, visualizza il dettaglio delle singole pesate e riporta peso e prezzo direttamente sullo scontrino elettronico. In questo modo, è possibile limitare gli errori manuali.
Ma non solo, tutta l’operatività quotidiana viene semplificata, perché è possibile configurare i listini e gli articoli su Cassa in Cloud per poi trasferirli direttamente alle bilance, senza dover ripetere l’operazione più volte.
Infine, il software genera automaticamente il documento commerciale, come lo scontrino o la fattura, rendendo il processo di vendita più rapido, preciso ed efficiente. In sostanza, elimina la necessità di inserimenti manuali, riducendo il rischio di errori e velocizzando l’intera operazione di cassa.
Cassa in Cloud permette, dunque, di rendere più efficiente la propria attività e, di conseguenza, aumentare la soddisfazione del cliente. Tutto ciò si traduce in clienti più motivati a tornare e propensi a diffondere un passaparola positivo tra amici e parenti.