Regime forfettario
Regime forfettario: cosa è e come funziona
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato pensato per lavoratori autonomi e imprese individuali o familiari. Prevede una tassazione con aliquota al 15% calcolata sul reddito imponibile, determinato applicando il coefficiente di redditività previsto dal codice ATECO ai ricavi e compensi percepiti, al netto dei contributi previdenziali versati.
Dal 1° luglio 2022 i lavoratori in regime forfettario che hanno superato i 25.000 euro di ricavi o compensi (ragguagliati ad anno) sono tenuti obbligatoriamente a emettere fattura elettronica, secondo il DL PNRR del 2022.
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Cos’è il regime forfettario
Il regime forfettario è stato introdotto in Italia con la Legge di Stabilità del 2015, abrogando tutti i regimi fiscali agevolati precedentemente in vigore. Oggi, il regime forfettario è l’unico regime agevolato per le partite IVA che vogliono intraprendere una nuova attività o per i professionisti e gli imprenditori individuali che possiedono i requisiti di accesso.
Più nel dettaglio, il regime forfettario con partita IVA consiste in un sistema semplificato che ha l’obiettivo di non gravare con imposte onerose sui lavoratori autonomi senza un grande volume d’affari o sulle piccole imprese. Questa semplificazione avviene sia nella misura di un’agevolazione fiscale sia a livello contabile.
I principali vantaggi del regime forfettario sono:
- l’applicazione del regime di cassa per la determinazione del reddito, ovvero si considerano solo i ricavi o compensi effettivamente percepiti nel periodo d’imposta;
- la determinazione a forfait dei costi dell’attività, a prescindere da quelli effettivamente sostenuti;
- l’esclusione da IVA, ISA (Indici Sintetici di Affidabilità fiscale) e ritenute di acconto.
Come aprire la partita IVA in regime forfettario?
Per accedere al sistema agevolato basta essere una persona fisica che esercita un’attività d’impresa, d’arte o professione o una ditta individuale. L’applicazione del regime deriva, infatti, dalla semplice dichiarazione di inizio attività oppure dall’opzione esercitata nell’ultima dichiarazione dei redditi precedente l’applicazione del regime agevolato.
Regime forfettario: requisiti di accesso e di permanenza
L’apertura della partita IVA in regime forfettario presuppone alcune condizioni fondamentali per accedere e rimanere all’interno del regime agevolato:
- i ricavi/compensi annui non devono superare gli i 100mila euro. Se questa soglia venisse superata, il regime forfettario cesserebbe di avere applicazione in corso d’anno;
- le spese per il personale alle proprie dipendenze non devono superare i 20mila euro lordi;
- i redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente percepiti nell’anno precedente non devono superare i 30mila euro.
Non è più necessario rispettare alcun limite di valore per i beni strumentali, in vigore fino al 2018.
Tassazione regime forfettario: al 5% o al 15%
Il regime forfettario prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva al 15% con delle eccezioni. Infatti, per le start-up l’aliquota è fissata al 5% per i primi 5 anni di attività a patto, però, che vengano rispettati i seguenti requisiti:
- la start-up non deve essere la prosecuzione di attività svolte in precedenza in modo dipendente o autonomo;
- nei 3 anni precedenti l’avvio della start-up, il contribuente non deve aver esercitato attività artistica, professionale o d’impresa.
Regime forfettario e fatturazione elettronica obbligatoria
Come già accennato, dal 1° luglio 2022 i contribuenti in regime forfettario che hanno superato i 25.000 euro di fatturato sono obbligati alla fatturazione elettronica.
Il soggetto che emette la fattura non dovrà indicare l’IVA nel documento di vendita e non potrà detrarla dagli acquisti.
In ogni fattura elettronica emessa sarà necessario inserire la dicitura “Operazione effettuata ai sensi dell’art. 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014, e articolo 1, commi da 111 a 113, della Legge n. 208/2015, e s.m. – Regime forfetario“.
Per le fatture di importo superiore a 77,47 euro è obbligatoria la marca da bollo da 2 euro da applicare sul documento originale.
Regime forfettario e contributi INPS
I contributi INPS del regime forfettario ammontano al 26,23%, calcolato sull’imponibile; la percentuale varia a seconda della cassa di appartenenza professionale, come quella dei giornalisti o degli avvocati.