Piano dei conti
Piano dei conti: definizioni e concetti chiave
Il piano dei conti rappresenta l’insieme organizzato di tutti i conti adottati dall’azienda per la classificazione, per oggetto, delle operazioni di gestione esterna.
Piano dei conti: cos’è
Cerchiamo di capire nel dettaglio cos’è il piano dei conti. In estrema sintesi, è l’insieme dei conti che costituiscono il sistema contabile aziendale, divisi in gruppi ordinati e coordinati tra loro, individuati attraverso uno specifico titolo e numero univoco.
Il piano dei conti risponde essenzialmente ai seguenti scopi:
- offrire agli addetti alla rilevazione una guida per comporre le scritture;
- consentire un’agevole redazione del bilancio d’esercizio secondo le norme del Codice civile e dei principi contabili;
- consentire un’analisi dei componenti di reddito e degli elementi patrimoniali rispondente alle esigenze conoscitive del soggetto aziendale;
- facilitare la determinazione del reddito fiscale e gli adempimenti connessi con la dichiarazione dei redditi.
Lo scopo del piano dei conti è quindi quello di fornire sia informazioni analitiche, a volte anche con un dettaglio molto elevato, sia informazioni riassuntive per grandi capitoli delle attività economiche e patrimoniali svolte dall’azienda. Si tratta pertanto di un valido supporto informativo per la gestione aziendale e per rendere fruibili i risultati della gestione a soggetti interessati, come soci, banche, clienti e fornitori.
Piano dei conti: un esempio
Nel piano dei conti, ogni conto è identificato da due componenti: il codice e la denominazione. Il codice ne facilita la classificazione ed assume particolare rilevanza in caso di contabilità automatizzata.
Sotto il profilo dell’organizzazione gerarchica, il quadro dei conti completo può svilupparsi su sei livelli:
- serie;
- gruppi;
- mastri;
- conti;
- sotto-conti;
- partite.
Questo importante strumento aziendale agevola diverse funzioni amministrative:
- piano dei conti e conto economico: un piano dettagliato e preciso consente di elaborare con facilità le principali voci di costi e ricavi del conto economico dell’azienda;
- piano dei conti e partita doppia: un corretto raggruppamento e una corretta registrazione dei conti aziendali facilita la rilevazione contabile secondo il metodo della partita doppia, per cui ogni fatto o evento della vita aziendale dà luogo a una doppia rilevazione, in dare e in avere. Ad esempio, la carta di credito prepagata nel piano dei conti viene registrata nell’attivo circolante (come la cassa) e ogni spesa nel relativo conto fornitori.
Il piano dei conti integrato
Il piano dei conti integrato è un particolare piano adottato obbligatoriamente dalle amministrazioni pubbliche, introdotto dalla Legge n. 196/2009 Legge di contabilità e finanza pubblica) e regolamentato dal DPR n. 132/2013. Definito in modo da consentire la rilevazione unitaria dei fatti gestionali, è unico e obbligatorio per tutte le amministrazioni pubbliche (con i necessari adeguamenti in considerazione delle caratteristiche peculiari dei singoli comparti) e rappresenta la struttura di riferimento per la predisposizione dei documenti contabili e di finanza pubblica.
Si tratta pertanto dello strumento contabile necessario per il consolidamento dei conti pubblici, elaborato per il monitoraggio e il controllo degli aggregati rilevanti nel contesto europeo. Esso segue una struttura di riferimento comune a livello europeo, in modo da garantire la raccordabilità dei conti delle amministrazioni pubbliche con il sistema europeo dei conti (SEC), perseguendo al contempo la qualità e la trasparenza dei dati di finanza pubblica.