Libero professionista
Chi è e cosa fa il libero professionista?
Si definisce libero professionista un lavoratore autonomo, ovvero una persona non impiegata in un lavoro dipendente, che svolge il suo compito offrendo servizi a clienti diversi.
Le attività del libero professionista sono diverse da quelle del lavoratore autonomo perché sono solitamente di natura intellettuale.
Come si diventa liberi professionisti?
Al di là della personale vocazione a una particolare professione, lo Stato italiano richiede che il libero professionista sia identificato in una persona fisica e dotato di partita IVA.
Per alcune tipologie di liberi professionisti sono richiesti diplomi o lauree specifiche al fine di iscriversi ad albi professionali o collegi dedicati. Pensiamo per esempio a commercialisti, ingegneri, medici, architetti, psicologi, notai o altro ancora.
Tutte le categorie di liberi professionisti che invece non hanno un albo professionale possono scegliere di iscriversi, qualora esista, ad un’associazione di categoria per ricevere tutele adeguate alla loro professione.
Libero professionista freelance, imprenditore
I liberi professionisti freelance sono persone che svolgono lavori di natura intellettuale e avviano la loro impresa senza iscriversi a particolari albi professionali. Molto spesso lavorano da remoto, tramite piattaforme o tramite la loro rete di conoscenze. Spesso i freelance portano a termine progetti per altre aziende e svolgono attività a durata limitata.
Quando pensiamo ai freelance, dobbiamo immaginarci professionisti che lavorano a progetto per altre entità o aziende, come programmatori, copywriter, videomaker o designer.
Gli imprenditori sono liberi professionisti che creano la loro ditta individuale per offrire servizi. La ditta cessa di essere individuale quando l’imprenditore espande il suo giro d’affari e assume personale per soddisfare le richieste dei clienti. Spesso questi liberi professionisti trasformano la loro forma d’impresa in società a responsabilità limitata.
I consulenti, invece, sono liberi professionisti che offrono alle aziende consulenze su aspetti tecnici particolari. Potrebbe trattarsi di un professionista di gestione aziendale, di GDPR, di web design o di strategia. Molto spesso i consulenti monitorano le attività aziendali e allineano i dipendenti alle normative vigenti.
Partita IVA e fatturazione
Chi esercita la libera professione deve disporre di una partita IVA. Tuttavia, prima di investire risorse e tempo nella realizzazione di un’azienda individuale, potrebbe essere interessante iniziare a lavorare tramite prestazione occasionale.
In caso di prestazione occasionale, si emette una ricevuta con ritenuta d’acconto al posto della fattura. Tuttavia, nel momento in cui un libero professionista fattura più di 5mila euro l’anno, sarà necessario aprire una partita IVA ed effettuare l’iscrizione all’INPS. Per gestire tutti questi aspetti, sarà poi sufficiente rivolgersi a un commercialista di fiducia, il quale regolarizzerà le attività del libero professionista e ne determinerà il regime fiscale in base al volume d’affari.