CBA o analisi costi benefici

CBA o analisi costi benefici

L’analisi costi benefici (CBA o in italiano ACB) è uno strumento di valutazione preventiva utilizzato in ambito aziendale-economico o ingegneristico utile a prevedere il rapporto tra i costi e i benefici che potrebbero comportare un nuovo progetto o le modifiche a un progetto già esistente. Noto fin dal XIX secolo, questo sistema è utilizzato sia in ambito privato che pubblico per supportare gli studi di fattibilità relativi a un’attività. Ovviamente, per ottenere un risultato favorevole, il progetto deve mostrare un quadro di prevedibilità in cui i benefici superino i costi.

A cosa serve l’analisi costi benefici

L’analisi costi benefici viene svolta comunemente in ambito aziendale o pubblico quando si tratta di introdurre un nuovo progetto. Le finalità sono diverse.

  • Valutare l’impatto economico del progetto sull’azienda o organizzazione: se i costi sono limitati rispetto ai benefici, l’analisi di fattibilità è un passo avanti verso l’inizio dei lavori. Questo passaggio considera anche il budget fissato.
  • Aumentare la trasparenza: l’analisi costi benefici richiede rapporti dettagliati e condivisi con tutti i soggetti coinvolti, in modo che ogni step del progetto venga sviscerato nelle sue fasi in modo chiaro.
  • Ottimizzare le risorse necessarie allo sviluppo del progetto: grazie all’analisi costi benefici si può risparmiare su alcune spese e allo stesso modo massimizzare i ricavi con decisioni strategiche.
  • Ponderare i passi prima di compiere azioni avventate che mettano a rischio la sicurezza dell’azienda.

Analisi costi benefici: esempio

 Per capire meglio l’analisi costi benefici si può fare un esempio che riguarda l’industria della ristorazione. Poniamo il caso che un ristoratore, titolare di un ristorante specializzato in piatti tipici della zona, voglia ristrutturare la sala e proporre alla clientela un nuovo menù. Prima di cominciare i lavori, sarà opportuno sottoporre il progetto a un’analisi costi benefici, che si può dettagliare in uno studio dei costi di questo tipo:

  • costi di ristrutturazione, imbiancatura, nuovi arredi, nuovi tessili, nuove decorazioni, ecc;
  • costi di sviluppo e aggiornamento del menu, valutando il food cost e i fornitori con una miglior garanzia del rapporto qualità/prezzo;
  • costi di marketing e pubblicità, per comunicare le migliorie e attirare una clientela più vasta.

Contestualmente si può eseguire un’analisi preventiva dei benefici, ovvero:

  • una miglior reputazione per il ristorante grazie alle recensioni positive, l’attenzione della stampa, il passaparola;
  • una gestione ottimizzata e una miglior distribuzione del flusso di clienti grazie al restyling del locale e all’eventuale ampliamento;
  • una differenziazione sul mercato improntata sulla ricerca delle tradizioni e dei piatti tipici della zona, in modo da garantire un’esperienza gastronomica unica.

Lo studio passa poi a una valutazione quantitativa, in previsione, di spese e ricavi, senza prescindere dall’analisi del rischio, che considera anche spese impreviste ed entrate extra inattese. Al termine dell’analisi, se questa dà buoni dati in proiezione, l’imprenditore può avviare il progetto.

L’analisi costi benefici richiede grandi competenze e non solo a livello di numeri e calcoli in previsione, ma anche nell’importanza di saper capire e intuire i trend di mercato per intercettare gli scenari favorevoli e strutturare di conseguenza il proprio progetto, tenendo conto che gli studi predittivi hanno anche dei limiti e i margini di rischio potrebbero rivelarsi diversi da quanto preventivato.

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