Bonifico Parlante
Bonifico Parlante: tempi di accredito e come utilizzarlo
Il bonifico parlante è uno strumento di pagamento che garantisce particolare sicurezza e trasparenza alle transazioni e che, a differenza del bonifico ordinario, contiene un numero maggiore di dati.
Oltre alle informazioni relative al beneficiario del pagamento (nome e cognome, IBAN ecc.), all’interno del bonifico parlante si inseriscono ulteriori elementi volti a descrivere in maniera precisa la transazione, come ad esempio la fattura a cui si riferisce, il numero d’ordine e la partita IVA del destinatario.
Questa tipologia di strumento di pagamento è utilizzata anche ai fini dell’accesso alle agevolazioni fiscali. Tra le informazioni obbligatorie trovano spazio, in tal caso, quelle relative alla normativa di riferimento.
Tempi di accredito: quanto tempo ci mette un Bonifico Parlante ad arrivare?
I tempi di accredito di un bonifico parlante sono generalmente gli stessi di un bonifico ordinario. Tuttavia, possono variare leggermente in base a diversi fattori, come:
- Banche coinvolte: se le banche dell’ordinante e del beneficiario sono le stesse, l’accredito potrebbe essere più rapido.
- Orario di invio: i bonifici effettuati nelle prime ore della giornata lavorativa vengono solitamente processati prima.
- Festività: i giorni festivi possono rallentare i tempi di elaborazione.
In generale, è possibile aspettare da 1 a 3 giorni lavorativi per vedere l’importo accreditato sul conto del beneficiario.
Vantaggi del Bonifico Parlante per le Imprese
- Tracciabilità: la causale specifica rende ogni transazione facilmente rintracciabile, semplificando la gestione della contabilità e le verifiche fiscali.
- Sicurezza: il bonifico parlante è un metodo di pagamento sicuro, in quanto richiede l’indicazione di dati precisi e verificabili.
- Agevolazioni fiscali: in molti casi, il bonifico parlante è necessario per usufruire di determinate detrazioni o crediti d’imposta.
- Trasparenza: la causale dettagliata offre una maggiore trasparenza nelle relazioni commerciali.
Come eseguire correttamente un Bonifico Parlante
Come evidenziato in apertura, a differenziare il bonifico parlante dal bonifico ordinario è il numero di dati maggiore da inserirvi. Oltre a quelli relativi alla fattura, è sugli elementi da indicare nella causale che bisogna prestare particolare attenzione.
All’interno del bonifico ordinario è richiesto l’inserimento dei seguenti dati obbligatori:
- nome, cognome e indirizzo della persona a cui è indirizzato;
- codice IBAN di chi deve ricevere la somma di denaro;
- causale, che riporta la motivazione per cui l’importo viene bonificato.
Per la corretta compilazione di un bonifico parlante bisogna aver cura di indicarvi i seguenti dati ulteriori:
- il riferimento alla fattura (numero e data);
- se si tratta di una spesa legata ad agevolazioni fiscali, il codice fiscale del beneficiario della detrazione o di tutti i beneficiari, ad esempio nel caso in cui si applichi a una comproprietà;
- il codice fiscale o la Partita IVA dell’impresa o del professionista beneficiario del pagamento;
- nella causale del versamento deve essere riportato il riferimento alla norma che regola le agevolazioni di cui si vuole beneficiare.
Quando utilizzare il Bonifico Parlante
In linea generale, il bonifico parlante viene utilizzato quando è necessario giustificare con informazioni di maggiore dettaglio il sostenimento di specifiche spese.
Il bonifico parlante è, in particolare, indicato nei seguenti casi:
- Pagamenti a fornitori per semplificare la contabilità e garantire la tracciabilità delle spese.
- Pagamenti a professionisti per documentare i pagamenti effettuati a professionisti (es. commercialisti, avvocati).
- Pagamenti per interventi di ristrutturazione per usufruire delle detrazioni fiscali previste per le ristrutturazioni edilizie.
Per quel che riguarda i bonifici per le agevolazioni edilizie, si ricorda che banche e Poste sono tenute ad applicare una ritenuta pari all’11%, effettuata a titolo di acconto sulle imposte sui redditi dovute dal beneficiario del pagamento.
Consigli utili:
- Conserva sempre una copia del bonifico: sia la ricevuta bancaria che l’estratto conto sono importanti documenti da conservare.
- Verifica sempre i dati del beneficiario: errori nella compilazione dei dati possono causare ritardi nell’accredito.
- Consulta il tuo commercialista: per avere maggiori informazioni sulle modalità di utilizzo del bonifico parlante e sulle agevolazioni fiscali a cui puoi accedere.
In conclusione, il bonifico parlante è uno strumento semplice ed efficace per gestire i pagamenti aziendali in modo sicuro e trasparente, oltre a essere la chiave per l’accesso a numerose agevolazioni fiscali. Grazie alla sua tracciabilità e alle informazioni dettagliate contenute nella causale, rappresenta inoltre una soluzione ideale per le aziende che desiderano ottimizzare la propria contabilità e ridurre il rischio di errori.
Non solo, grazie all’utilizzo di software per i pagamenti digitali, le stesse imprese possono semplificare e automatizzare le operazioni contabili. Questi strumenti assicurano alle aziende la possibilità di gestire i pagamenti in maniera centralizzata, ottimizzare i costi, analizzare i dati più facilmente e migliorare l’esperienza dei clienti, rispettando al tempo stesso le normative vigenti in materia di pagamenti elettronici.