Bilancio d’esercizio
Cos’è, come è fatto e a cosa serve il bilancio di esercizio
Il bilancio d’esercizio è un documento ufficiale che riporta lo stato patrimoniale, il conto economico e la situazione finanziaria di un’azienda. È composto da una serie di documenti contabili che ogni impresa deve redigere periodicamente, in base alle disposizioni di legge vigenti, al fine di attestare in modo chiaro, veritiero e corretto la propria situazione patrimoniale e finanziaria in un determinato periodo amministrativo di riferimento, oltre al risultato economico raggiunto nello stesso esercizio.
Gli obblighi posti in capo a ciascuna impresa sono diversi a seconda della forma giuridica adottata e, soprattutto, dei parametri di bilancio.
Chi redige il bilancio di esercizio
Il bilancio d’esercizio deve essere redatto da alcune categorie di imprese.
In particolare, sono soggetti obbligati alla redazione ed al deposito del bilancio di esercizio i seguenti soggetti:
- le società di capitali (S.p.A., S.r.l., S.a.p.a.), anche se costituite in forma di Startup o PMI innovative;
- le società cooperative;
- le società estere con sede in Italia;
- i Gruppi europei di interesse economico;
- i Consorzi con qualifica di Confidi (per i consorzi che non hanno la qualifica di Confidi l’obbligo è limitato alla sola situazione patrimoniale);
- i contratti di rete;
- le aziende municipalizzate.
Le società di persone e le imprese individuali non sono obbligate alla redazione e al deposito in Camera di Commercio del bilancio d’esercizio.
Tuttavia, per questi soggetti appare necessario redigere almeno la situazione patrimoniale e il conto economico, che assumono esclusivamente rilevanza interna, dato che non hanno l’obbligo di pubblicarlo né devono attenersi a rigidi schemi nella sua compilazione: di fatto, ha come scopo principale quello di tenere aggiornati i soci o l’imprenditore sull’andamento della gestione aziendale, e viene diffuso all’esterno soltanto in casi particolari, ad esempio per richiedere un finanziamento in banca. E ancora, il prospetto di bilancio di società di persone e ditte individuali, seppur svincolato dagli obblighi relativi agli schemi, è il punto di partenza necessario per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi.
In ordine, invece, all’elenco dei soggetti di cui sopra, gli amministratori sono tenuti a compilare e pubblicare il bilancio d’esercizio alla chiusura di ogni periodo amministrativo (che di solito coincide con l’anno solare), rispettando le indicazioni contenute negli articoli 2423 – 2435-bis del Codice Civile, oltre ai principi contabili nazionali, naturalmente avvalendosi dei commercialisti che assistono l’impresa.
Cosa rappresenta il bilancio di esercizio?
Il bilancio d’esercizio deriva dalla contabilità aziendale e rappresenta il risultato economico dell’azienda nel periodo di riferimento, oltre alla situazione finanziaria e patrimoniale dell’azienda nell’esercizio stesso.
Attraverso l’analisi del bilancio d’esercizio, gli azionisti possono valutare l’andamento della gestione dell’azienda e la bontà del loro investimento nella società, mentre i terzi soggetti che entrano in contatto con l’impresa possono ricavare informazioni importanti sulla sua solidità economica, finanziaria e patrimoniale.
Come si compone il bilancio di esercizio?
Il bilancio d’esercizio è composto da diversi documenti:
- lo stato patrimoniale, che rappresenta il patrimonio dell’azienda e la sua composizione in termini sia qualitativi che quantitativi. Si suddivide in due sezioni, attivo e passivo, la cui differenza rappresenta il patrimonio netto dell’impresa; lo stato patrimoniale è sempre obbligatorio, a prescindere che il bilancio per microimprese, abbreviato oppure ordinario;
- il conto economico, che riporta l’indicazione dei costi sostenuti dall’azienda e dei ricavi generati nel corso dell’esercizio. La differenza tra costi e ricavi consente di stabilire l’utile o la perdita di esercizio che, se non distribuito ai soci, viene riportato nello stato patrimoniale; il conto economico è sempre obbligatorio, a prescindere che il bilancio per microimprese, abbreviato oppure ordinario;
- la relazione sulla gestione, in cui gli amministratori forniscono informazioni sull’attività svolta e sulle prospettive future della società, tale documento serve quindi a rendere conto dell’operato degli amministratori medesimi nel corso dell’esercizio. La relazione sulla gestione è facoltativa nel bilancio delle microimprese mentre è obbligatoria nel bilancio abbreviato e nel bilancio ordinario;
- la nota integrativa, in cui sono riportate una serie di informazioni complementari e aggiuntive sulle poste di bilancio, quali ad esempio i criteri contabili adottati e le motivazioni alla base delle scelte degli amministratori; la nota integrativa è facoltativa nel bilancio delle microimprese mentre è obbligatoria nel bilancio abbreviato e nel bilancio ordinario;
- la relazione sulla gestione,
- il rendiconto finanziario, in cui vengono indicati i flussi di cassa e, in generale, i movimenti finanziari; dal 2015 questo documento è obbligatorio per le S.p.A. e le aziende che superano i parametri previsti per il bilancio in forma abbreviata; il rendiconto finanziario è facoltativo nel bilancio delle microimprese e nel bilancio abbreviato mentre è obbligatorio e nel bilancio ordinario.
Come leggere un bilancio di esercizio
Leggere un bilancio di esercizio significa comprendere il contenuto dello stato patrimoniale e del conto economico, alla luce dei chiarimenti riportati nella nota integrativa, nella relazione sulla gestione e nel rendiconto finanziario.
In particolare:
- nell’attivo dello stato patrimoniale sono elencati tutti i beni e le proprietà dell’azienda (fabbricati, macchinari, attrezzature), i crediti vantati nei confronti di terzi (ad esempio, i clienti) e le disponibilità liquide (cassa, conti correnti) mentre nel passivo sono riportati i debiti verso terzi (fornitori, banche, …) e verso i soci (riserve e capitale sociale, eventuali finanziamenti soci);
- nel conto economico si possono invece trovare tutti i costi sostenuti per la produzione (personale, materiali, lavorazioni esterne, costi fissi come trasporti ed energia) e i ricavi ottenuti (sostanzialmente, i dati derivati dalle fatture di vendita). Se i ricavi superano i costi, l’azienda ha generato un utile d’esercizio, che può essere distribuito ai soci oppure accantonato a capitale o riserva.
Il deposito del bilancio di esercizio
Per assolvere alla sua funzione informativa nei confronti dei terzi, il bilancio d’esercizio deve essere pubblicato, ovvero depositato telematicamente presso il Registro delle Imprese, il registro informatico pubblico gestito dalle Camere di Commercio provinciali a cui devono iscriversi tutte le aziende che esercitano un’attività economica rivolta a terzi.
Il bilancio d’esercizio viene dunque approvato dai soci entro 120 o 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, e nei successivi 30 giorni gli amministratori devono provvedere al deposito presso il competente Registro delle Imprese. In caso di ritardo nel deposito, l’impresa è soggetta a sanzione amministrativa, applicata in misura ridotta nel caso in cui il ritardo non superi i 30 giorni.