Anno Fiscale: chiusura e funzionamento

Anno fiscale: di cosa si tratta

L’anno fiscale, detto anche anno finanziario, è un periodo di 12 mesi (o 52 settimane) al termine del quale ogni attività imprenditoriale deve elaborare e fornire ai competenti Uffici Pubblici i rapporti e le dichiarazioni ufficiali relative all’attività imprenditoriale svolta nell’anno in corso, effettuando così la rendicontazione annuale finanziaria dell’attività professionale o di impresa. In termini giuridici l’anno fiscale prende il nome di periodo d’imposta.

Qual è l’anno fiscale in corso

In Italia, dal 1965 l’anno fiscale corrisponde convenzionalmente all’anno solare, ossia decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre (con eccezione per alcuni settori pubblici), mentre fino al 1964 decorreva del 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo.

L’anno fiscale è dunque l’intervallo temporale entro il quale vengono elaborati prospetti contabili, dichiarazioni e documenti d’impresa e rappresenta, in sintesi, l’orizzonte temporale entro cui predisporre le chiusure contabili ai fini della redazione del bilancio d’esercizio e dell’elaborazione del risultato economico della gestione.

Quando finisce l’anno fiscale?

Per la maggior parte delle imprese, l’anno finanziario termina al 31 dicembre di ogni anno.

Per ragioni amministrative e finanziare, è possibile, tuttavia, calcolare l’anno fiscale:

  • per periodi coincidenti della durata di 12 mesi;
  • per periodi a cavallo come avveniva generalmente fino al 1964 (molte società calcistiche, ad esempio, chiudono l’anno finanziario al 30 giugno);
  • per periodi infrannuali, superando i canonici 12 mesi.

Anche alcune aziende della Pubblica Amministrazione, in ragione delle loro peculiari caratteristiche amministrative, hanno l’anno fiscale non coincidente con l’anno solare, ma con periodo infrannuale.

La chiusura dell’anno fiscale

Quando si chiude l’anno fiscale si deve procedere alle verifiche di fine esercizio, effettuando una serie di controlli sulle scritture contabili prima di procedere alla chiusura della contabilità annuale. In particolare, occorre controllare che:

  • l’ammontare in cassa sia essere identico all’importo riportato dai calcoli;
  • i valori dei mastrini inerenti alle operazioni bancarie e quelli degli estratti conto coincidano;
  • l’ammontare dell’IVA sia identico all’importo incluso nella dichiarazione dei redditi;
  • i conti dei fornitori e dei clienti si bilancino;
  • tutti i conti siano in ordine e non risulti alcuna pendenza.

All’esito di queste verifiche si può procedere alle chiusure contabili di fine esercizio, che rappresentano l’insieme delle operazioni conclusive da predisporre per la chiusura dell’anno fiscale e procedere alla redazione del bilancio d’esercizio secondo le indicazioni dell’art. 2423 del Codice civile.

Queste operazioni consistono:

  • nell’individuazione e rendicontazione delle rimanenze finali;
  • nella stesura del bilancio di verifica;
  • nella contabilizzazione delle scritture di assestamento;
  • nella individuazione e rilevazione delle imposte d’esercizio;
  • nella stesura del bilancio di verifica dopo le scritture di assestamento;
  • nella chiusura dei conti economici e calcolo del risultato d’esercizio;
  • nella chiusura dei conti patrimoniali comprensivi del risultato d’esercizio.

Per chiudere correttamente l’anno fiscale è fondamentale poter condividere tutti i documenti e la contabilità aziendale in tempo reale con il proprio commercialista, in modo da evitare di commettere errori in fase di presentazione dei dichiarativi.

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