Startup innovativa e contabilità
Il 19 dicembre 2012 è entrata in vigore la legge n.221/2012 attraverso la quale lo Stato si è impegnato a finalizzare una normativa più decisiva per ciò che riguarda l’innovazione, lo sviluppo e la crescita del Paese. In tale occasione è stata anche istituita un nuovo tipo di impresa: la startup innovativa.
L’art. 25 del decreto definisce la start-up innovativa come una “società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano oppure Societas Europea, le cui azioni o quote non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione.”
La startup è caratterizzata da determinati elementi:
- la temporaneità: la startup è una fase transitoria o comunque è una società di capitali alla ricerca di un business model;
- la scalabilità: deve operare in un mercato molto ampio, con possibilità di crescita. Il business deve aumentare le sue dimensioni, i suoi clienti ed il suo volume d’affari, anche in modo esponenziale, senza un impegno di risorse proporzionali;
- la replicabilità: la startup deve poter essere in grado di ripetere il proprio modello di business in diversi luoghi e in diversi periodi, senza rivoluzionarlo.
Inoltre, per essere definite ‘startup innovative’ e al fine di ottenere le agevolazioni previste dalle norme, è necessario che vengano rispettati una serie di requisiti:
- la società deve essere costituita e operare da non più di 60 mesi;
- avere sede in Italia;
- non deve essere stata costituita per effetto di una fusione, scissione societaria
- avere un valore della produzione annua inferiore a 5 milioni di €;
- non deve distribuire o aver distribuito utili;
- avere come oggetto sociale l’innovazione tecnologica.
In Italia le startup stanno crescendo di anno in anno. Se a marzo 2015 quelle iscritte al Registro delle Imprese erano 5.439, a fine giugno 2016 erano 5.943. 504 in più, in poco più di un anno. E ancora, a fine settembre 2016 il numero di startup innovative era pari a 6.363. Un aumento di ben 420 unità in soli due mesi (+7.07%).
Le startup innovative per le quali si hanno a disposizione i bilanci per l’esercizio 2015 sono 3.853 sulle 6.363 iscritte. Perciò, andando ad analizzare le startup innovative che hanno depositato almeno un bilancio, il valore della produzione media nel 2015 e? pari a circa 152 mila euro.*
In un mercato così competitivo caratterizzato da una crescita esponenziale, per una startup diventa fondamentale distinguersi dai competitors. Il primo step è sicuramente quello di pianificare e controllare le proprie attività sia nelle fasi di avvio che in quelle più avanzate. Per questo motivo, i piani strategici e di sviluppo e i documenti contabili possono fungere da guida per mantenere l’equilibrio aziendale e, allo stesso tempo, permettere l’evoluzione.
Tuttavia, fare contabilità in una startup può risultare complesso, soprattutto se tali realtà sono in continua evoluzione e non si dispone di uno strumento univoco e condiviso.
In questi casi l’utilizzo di un software gestionale di fatturazione e contabilità, rappresenta lo strumento più valido per monitorare l’andamento della propria società. Infatti, un software di contabilità permette di tenere i documenti contabili in modo corretto, preciso e veritiero e soprattutto di automatizzare il processo rendendo più immediata l’interpretazione dei dati.
Una startup che punta all’efficienza gestionale sin dall’inizio avrà sempre un’idea della propria posizione, della natura dei propri guadagni e della direzione da prendere per gli sviluppi futuri. Sarà in grado scegliere la strategia più redditizia e di sviluppare delle previsioni realistiche per il futuro, propedeutiche alla massimizzazione delle performance aziendali.
[nota]* Il Sole 24 Ore, ottobre 2016[/nota]