Come gestire il rischio d’impresa in una PMI e farla crescere al meglio
Nelle PMI, spesso vulnerabili agli imprevisti, la gestione del risk management è cruciale per la loro crescita e stabilità. Attraverso l’identificazione, l’analisi e la mitigazione dei rischi, le PMI possono proteggere i loro asset e garantire una gestione finanziaria più robusta. La gestione del rischio d’impresa però è un vero e proprio processo strategico che ha bisogno di pianificazione e struttura.
Risk management: cos’è e perché è importante
In un mondo in cui le incertezze sono all’ordine del giorno, è fondamentale per le PMI implementare una solida e adeguata strategia di risk management per proteggere i propri interessi e garantire una continuità operativa. Ma cosa si intende per gestione del rischio d’impresa? Con il termine rischio ci si riferisce a un evento incerto capace di influenzare (positivamente o negativamente) le scelte ed il futuro di un’impresa, la sua operatività e redditività a prescindere dalle sue dimensioni. Il risk management comprende tutte le pratiche necessarie per valutare, prendere decisioni e pianificare le attività per ridurre al minimo l’impatto negativo di alcune variabili sugli obiettivi aziendali. Una corretta gestione del rischio può aiutare le aziende a prendere decisioni consapevoli e informate, affrontare adeguatamente gli imprevisti, proteggere la propria immagine e individuare tempestivamente le opportunità di business.
Negli ultimi anni, infatti, il concetto di rischio all’interno di una PMI è cambiato, oggi non ha più solo un’accezione negativa ma può essere considerato anche come un’opportunità. Saper gestire il rischio o prevedere situazioni di rischio prima che si verifichino, vuol dire poter controllare in modo proattivo le vulnerabilità con un impatto negativo sul gruppo, e saper utilizzare le risorse e il capitale in modo più efficace. Essere in grado di identificare, valutare e gestire il rischio fa spesso la differenza tra il successo e il fallimento di un’impresa. Ecco perché è fondamentale dotarsi di una buona strategia di risk management, anche se la strada per la PMI in Italia è ancora in salita: il quadro emerso dai dati dell’“Osservatorio sulla diffusione del risk management” nelle imprese italiane pubblicati da Cineas nel 2023, ci dice che più della metà delle aziende medio grandi ha adottato almeno una delle procedure di gestione dei rischi, mentre lo ha fatto solo una piccola parte delle piccole imprese.
Risk management: classificazione dei rischi
Per poter gestire adeguatamente il rischio d’impresa è importante dotarsi di una mappatura dei rischi e di un piano di gestione efficace, attraverso un approccio il più possibile proattivo che consenta di minimizzare i danni e ridurre le possibilità che qualcosa vada storto. Prima di farlo però è bene ricordare che nel sistema delle piccole e medie imprese, come per tutte le altre, esiste una classificazione che suddivide i rischi in diverse categorie.
- Rischi strategici. Sono quelli che potrebbero minacciare il posizionamento dell’azienda all’interno del mercato di riferimento e riguardano il livello strategico dell’attività d’impresa: vi rientrano i rischi legati all’aggiornamento dello scenario normativo, quelli relativi al lancio di nuovi prodotti o servizi, a possibili investimenti sbagliati, a variabili macroeconomiche e a tutto ciò che riguarda l’interazione dell’impresa con il mercato di riferimento.
- Rischi finanziari. Sono legati alla gestione dei flussi di cassa, all’accesso al finanziamento e alla stabilità finanziaria dell’azienda. Possono essere determinati da tassi di cambio svantaggiosi, da un eccessivo indebitamento o da una compromissione delle posizioni creditorie dell’azienda. Vi rientrano: il rischio di liquidità (difficoltà a reperire le risorse monetarie necessarie per la gestione aziendale), il rischio di credito (la possibilità che un credito concesso resti insoluto) e il rischio di mercato (legato all’andamento dei mercati e ad una variazione imprevista dei prezzi).
- Rischi operativi. Sono determinati da una inefficienza nei processi aziendali, da problemi di gestione delle risorse umane e interruzioni delle attività e sono collegati alla condotta dei manager e dei dipendenti. Sono tutti quei rischi che derivano da errore umano o da un funzionamento errato dei processi interni.
- Rischi reputazionali. Sono collegati alla percezione dell’immagine dell’azienda e dipendono dalla gestione delle relazioni con clienti, fornitori, investitori e altre parti interessate.
PMI Risk Management: identificazione, analisi e mitigazione dei rischi
Tra le principali aree di gestione del rischio rientrano: qualità, salute e sicurezza, finanze, adeguamento e rispetto delle normative, tecnologia e IT, e processi operativi. Gestirle in maniera efficace e sicura contribuisce a garantire l’operatività e il funzionamento dell’azienda; per farlo è necessario preparare un vero e proprio piano strategico. Il risk management si articola in diverse fasi, che vanno dall’analisi e identificazione del rischio allo sviluppo di piani di mitigazione. Eccole nel dettaglio.
- Identificazione dei rischi. Individua, definisci e cataloga per ordine di priorità le potenziali minacce: i rischi più imminenti o che possono incidere con un maggior peso sulle attività della tua impresa, sono quelli a cui dare precedenza e che dovrai affrontare con più urgenza. In questa fase possono rivelarsi vitali: un’analisi dei dati finanziari, la consulenza di esperti del settore e una valutazione del contesto in cui si muove l’azienda (mercato, ambiente normativo, situazione socio-politica, concorrenza, organizzazione aziendale, processi, obiettivi e sistemi di gestione interna).
- Valutazione dell’impatto. Valuta le cause che potrebbero minacciare la tua attività tramite modelli qualitativi e quantitativi, che ti permettano di determinare la loro probabilità e l’entità dell’impatto: quanto è probabile che un determinato rischio si possa concretizzare? Quale impatto potrebbe avere sugli obiettivi di business dell’azienda? Quanto costerà gestirlo? Per una adeguata valutazione dei rischi potrai utilizzare diversi strumenti: sondaggi, dati storici, tendenze di mercato, modelli statistici.
- Sviluppo di piani di risk mitigation. Si tratta mettere in atto un piano di interventi utili per limitare l’impatto dei rischi o per prevenirli. Tra le strategie di mitigazione rientrano:
- la rinuncia a operazioni ad alto rischio;
- la diversificazione delle attività, dei fornitori e dei mercati di riferimento per ottenere una ridistribuzione dei rischi;
- l’adozione di misure di protezione come la sottoscrizione di un’assicurazione che ti consente di trasferire il rischio ad altri, in questo caso a una compagnia assicurativa.
- Monitoraggio e adattamento. Gestire il rischio d’impresa è un’attività costante, non basta farlo una tantum. Si tratta di un processo strutturato che comporta il monitoraggio continuo dell’ambiente aziendale: questo ti permetterà di identificare tempestivamente nuovi rischi e minimizzare i tempi di reazione o valutare l’efficacia delle strategie di mitigazione applicate ed eventualmente migliorarle. Per questo, ad esempio, nel caso in cui le condizioni esterne cambino velocemente, è importante apportare ai piani di gestione gli aggiustamenti necessari ricalcolando le probabilità e la gravità dell’impatto sull’azienda.
Strumenti per la gestione del rischio d’impresa: i software ERP
Per identificare e misurare i rischi che possono minacciare la tua azienda puoi utilizzare strumenti basati su approcci e criteri differenti: brainstorming, sondaggi, consulenti esperti, interviste strutturate (realizzate tramite una serie di domande che incoraggino l’intervistato a vedere una situazione da una determinata prospettiva), software di gestione del rischio (piattaforme che consentono alle aziende di identificare, valutare e monitorare i rischi in tempo reale).
Oggi uno dei modelli più evoluti per mettere in atto una strategia di risk management è l’ERP (Enterprise Resource Planning), un sistema gestionale capace di integrare in un unico ambiente tutti i processi aziendali e le varie attività di gestione del rischio. Dal Project Management (PM) alla Supply Chain Management (SCM), dal Risk Management (RS) alle Human Resources (HR), dal Business Intelligence (BI) al Customer Relationship Management (CRM) fino alla contabilità, le soluzioni ERP snelliscono e velocizzano il flusso di informazioni, riducono i costi, migliorano la produttività, aiutano a identificare rischi e punti critici e a sviluppare strategie di miglioramento.
Nel panorama delle soluzioni di risk management un altro strumento software che aiuta le imprese ad acquisire i dati di bilancio delle aziende per determinare lo stato di salute dell’impresa è Check Up Impresa di TeamSystem. Con questo strumento in Cloud si possono gestire vari indicatori di crisi di impresa, monitorando costantemente gli indici di allerta per prevenire eventuali situazioni di insolvenza.
Con tutte queste soluzioni, gli imprenditori possono essere accompagnati nell’identificazione, nell’analisi e nella mitigazione dei rischi, con un approccio accessibile da qualunque posizione, intuitivo ed efficace, garantendo una gestione finanziaria solida e senza sorprese.