Liquidità: come stimare le entrate con il budget di tesoreria
Il monitoraggio della liquidità è un fattore fondamentale per valutare la salute di un’impresa. È infatti ampiamente assodato che la mancanza o carenza di liquidità è la principale causa di fallimento per le imprese.
Un’azienda dispone di abbastanza liquidità quando è in possesso di una sufficiente quantità di contante, o di beni convertibili in breve tempo in contante, per ripagare i propri debiti entro l’esercizio. Tali risorse derivano generalmente dalla vendita dei propri prodotti, dal recupero dei crediti vantati nei confronti dei propri clienti o da titoli obbligazionari di facile smobilizzo.
Le difficoltà nella gestione della liquidità sono dovute tuttavia alla sua variabilità nel tempo: spese impreviste, ritardi nell’incasso dei crediti, incassi concentrati in un unico periodo dell’anno, sono tutti elementi che possono esporre l’azienda ad un’improvvisa carenza di liquidità e a situazioni di insolvenza.
Come valutare quindi se le risorse liquide di cui l’impresa dispone o verrà a disporre saranno sufficienti a ripagare i debiti in scadenza entro l’esercizio? E ancor più, come stimare le entrate e le uscite nei mesi successivi?
Che cos’è il budget di tesoreria e perché è importante per la gestione della liquidità aziendale
Il 16 maggio 2022 è prevista l’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, con cui il legislatore ha imposto agli imprenditori l’obbligo di prevenire tempestivamente l’insorgenza della crisi, definita come “inadeguatezza delle disponibilità liquide attuali e dei flussi di cassa prospettici a far fronte regolarmente alle obbligazioni esistenti ed a quelle previste”. Questo nuovo approccio viene chiamato “forward-looking” o “cash flow oriented”, in quanto non guarda alle tendenze storiche, ma si basa su dati prospettici futuri. Pertanto, alle imprese è richiesto di rilevare la propria condizione di liquidità su un orizzonte temporale di 6 mesi, con lo scopo di reagire tempestivamente a segnali di crisi.
Gli strumenti che le imprese hanno per analizzare l’andamento dello stato di liquidità della loro azienda sono:
- il rendiconto finanziario,
- il budget di tesoreria,
- il calcolo del DSCR.
La redazione del rendiconto finanziario (di cui abbiamo già parlato in questo articolo) consente di osservare storicamente la composizione delle disponibilità liquide dell’impresa, quanto contante è entrato e uscito dai conti correnti dell’impresa e quali sono i fattori che hanno determinato tali variazioni.
Sulla stessa logica del rendiconto finanziario si muove anche la costruzione del budget di tesoreria. La tesoreria è quell’insieme di dati che riguardano gli incassi e i pagamenti previsti per i mesi a venire; sono importi precisi che riguardano le fatture di acquisto già emesse, con pagamento a termine, e gli incassi, anche se con qualche approssimazione per possibili ritardi nei pagamenti da parte dei clienti.
Nella gestione dell’impresa, quindi, il budget di tesoreria è quello strumento che stima i flussi finanziari futuri in entrata e in uscita su un orizzonte temporale (suggerito dal CNDCEC – Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili) di 6 mesi. La differenza principale con il rendiconto finanziario consiste nel fatto che il budget di tesoreria lavora su dati prognostici mentre il rendiconto finanziario su quelli a consuntivo.
In particolare, il budget di tesoreria consente di verificare:
- i flussi di cassa derivanti dall’attività caratteristica;
- i flussi di cassa derivanti dalle operazioni di investimento o disinvestimento in immobilizzazioni e in attività finanziarie non immobilizzate;
- i flussi di cassa derivanti dalla gestione delle risorse finanziarie di rischio o di credito.
Solo la compilazione sia del rendiconto finanziario che del budget di tesoreria permette un approccio forward-looking adeguato, dove il dato preventivato è confrontato con il dato a consuntivo. Solo così è infatti possibile stimare e fronteggiare l’indebitamento dei prossimi 6 mesi.
Budget di tesoreria in automatico con Check Up Impresa
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Con Check Up Impresa è possibile automatizzare il processo di ricostruzione dei movimenti di entrata e uscita dei diversi flussi di cassa, compilando il budget di tesoreria in maniera automatica sulla base dei bilanci depositatati presso la Camera di Commercio o caricati dai gestionali TeamSystem.