Decreto Ucraina: ecco quali sono i sostegni previsti per le imprese
Tra le misure previste dal Governo per fare fronte gli effetti economici e umanitari della crisi in Ucraina e per tutelare lo svolgimento delle attività produttive sul territorio nazionale sono presenti anche importanti sostegni per le imprese.
Il Decreto Ucraina è stato approvato il 21 marzo e si sviluppa sulla base dei seguenti punti:
- Contenimento dell’aumento dei prezzi dei carburanti al distributore grazie alla riduzione delle accise. Il prezzo di benzina e gasolio impiegato per autotrazione è diminuito di 25c/l e per un periodo di 30 gg dall’entrata in vigore del provvedimento. Inoltre, per tutto il 2022, l’importo dei buoni benzina ceduti da aziende private ai dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito.
- Misure in tema di prezzi dell’energia elettrica e del gas con il fine di limitare gli effetti economici negativi dovuti all’aumento dei prezzi delle forniture energetiche.
- Presidi a tutela delle imprese nazionali come contributi per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, rateizzazione delle bollette e Fondo di garanzia PMI.
- Misure a sostegno di autotrasporto, agricoltura, pesca, turismo sotto forma di fondi, crediti di imposta, finanziamenti.
- Presidi per la sicurezza nazionale con ridefinizione dei poteri e potenziamento della cybersicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici e approvvigionamento di materie prime critiche.
- Accoglienza umanitaria grazie al coordinamento di attività di assistenza per fronteggiare le nuove esigenze in materia di immigrazione.
I contributi per le imprese
Le misure principali a sostegno delle imprese non a forte consumo di energia elettrica sono crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
Nello specifico, per le imprese dotate di contatori elettrici con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW il credito corrisponde al 12% della spesa effettiva del secondo trimestre del 2022. Per quanto riguarda invece il consumo di gas naturale è previsto credito pari al 20% della spesa per il secondo trimestre dell’anno 2022 per usi non termoelettrici.
In entrambi i casi, il calcolo avverrà sulla base della media riferita al primo trimestre 2022 se l’incremento del costo per è superiore al 30% del corrispondente prezzo riferito allo stesso trimestre dell’anno 2019.
Il credito d’imposta relativo ai consumi di energia elettrica è cedibile ad altri soggetti come istituti di credito o altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione. Sono possibili due ulteriori cessioni se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario o imprese di assicurazione autorizzate.
Le misure per il settore del turismo
Per le aziende del comparto turistico previsto un credito d’imposta in misura corrispondente al 50% dell’importo versato a titolo di saldo dell’anno 2021 dell’imposta municipale propria (IMU) per:
- Le strutture ricettive turistiche
- Le imprese agrituristiche, del comparto fieristico o congressuale
- Le strutture ricettive all’aria aperta
- I complessi termali e i parchi tematici, acquatici e faunistici
Il credito di imposta è valido per gli immobili che rientrano nella categoria catastale D/2, a condizione che i proprietari siano i gestori delle attività e la diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel secondo semestre 2021 sia almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo 2019.
Queste disposizioni verranno applicate nel rispetto delle condizioni previste dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 e gli operatori economici dovranno presentare all’Agenzia delle entrate un’autodichiarazione che attesti il possesso dei requisiti necessari e il rispetto dei vincoli previsti.
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