Cos’è il codice univoco della fattura elettronica e come usarlo
Lo sviluppo della tecnologia, specie negli ultimi anni, ha stravolto anche il modo con cui i privati e le persone giuridiche in generale effettuano gli scambi commerciali. Ormai sono lontani gli anni in cui la fattura assumeva le forme di un semplice foglio di carta scritto a penna, oggi invece è tutto dematerializzato al fine di garantire la massima trasparenza possibile.
Con particolare riferimento alla fattura elettronica, spesso si sente parlare di codice univoco, ma di cosa si tratta esattamente? Senza anticipare ciò che verrà trattato in seguito, il codice univoco fattura elettronica, noto anche come codice unico d’ufficio o codice PA, è un insieme di caratteri alfanumerici e non fondamentale per l’emissione e la ricezione di fatture digitali rivolte alle Pubbliche Amministrazioni.
Questo codice, infatti, consente di identificare con precisione il destinatario della fattura all’interno del Sistema di Interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate. È importante, però, non confondere il codice univoco con quello destinatario, anche se la funzione è pressoché la stessa.
Che cosa è il codice univoco della fattura elettronica
Il codice univoco fatturazione elettronica, composto da sei caratteri, è usato per identificare con precisione le Pubbliche Amministrazioni destinatari delle fatture. Funziona come un “indirizzo telematico” per inoltrare correttamente le fatture tramite il Sistema di Interscambio (SDI).
È fondamentale ricordare, però, che a un singolo ente pubblico possono essere associati più di un codice univoco per la fattura elettronica. Questo è dovuto all’esigenza di determinare esattamente a quale specifico ufficio all’interno della stessa amministrazione pubblica deve essere destinata la fattura elettronica, e garantire che le fatture vengano indirizzate correttamente.
Dopo aver compreso che cosa è il codice univoco per la fatturazione elettronica bisogna capire anche come va utilizzato: deve essere inserito nella fattura elettronica in corrispondenza dell’elemento del tracciato 1.1.4 denominato “Codice Destinatario”.
Dove trovare il codice univoco per la fatturazione elettronica
Ogni Ente Pubblico dispone di un proprio codice univoco per fattura elettronica (o più di uno), reperibile consultando il portale IPA (Indice Pubblica Amministrazione).
Questo database contiene l’intero elenco dei domicili digitali degli Enti Pubblici, e permette la ricerca del codice univoco necessario all’emissione di una determinata fattura. Spesso, però, la ricerca del codice univoco fattura elettronica nel portale IPA può generare confusione tra gli utenti, a causa della denominazione tecnica del codice stesso riportata sulla pagina web.
È bene chiarire, quindi, che il termine “codice IPA” si riferisce effettivamente al codice univoco per la fatturazione elettronica (CUU). Questi due acronimi sono sinonimi e identificano lo stesso codice, indispensabile per la corretta emissione delle fatture Elettroniche verso le Pubbliche Amministrazioni. In alternativa, è possibile mettersi in contatto direttamente con l’ente destinatario della fattura per ottenere il codice univoco corretto ed evitare errori.
Chi rilascia il codice univoco per la fatturazione elettronica
Dopo aver visto brevemente cos’è il codice univoco fatturazione Elettronica, è necessario capire chi lo rilascia. In molti, infatti, soprattutto se non hanno molta dimestichezza in questo ambito si chiedono chi rilascia il codice univoco per la fatturazione elettronica, ebbene, quest’ultimo viene rilasciato in automatico a chiusura della procedura di accreditamento sul sito ufficiale.
Tale procedura risulta essere obbligatoria per determinati enti come ad esempio:
- amministrazioni pubbliche, ovvero gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado, le aziende e le amministrazioni dello Stato, le Regioni, Province, Comuni, istituzioni universitarie, Camere di commercio ecc;
- gestori di pubblici servizi;
- enti nazionali di previdenza e di assistenza sociale che risultano essere inseriti nel conto economico consolidato della Pubblica Amministrazione.
Codice univoco e codice destinatario: differenze
Infine, dopo aver visto a cosa serve il codice univoco per la fatturazione elettronica, è bene sottolineare quali sono le differenze rispetto al codice destinatario contribuente.
Come già anticipato il codice univoco fattura elettronica non deve essere confuso con il codice destinatario, anche se, da un punto di vista pratico operativo, la funzione da essi svolta è molto simile. In poche parole, il codice univoco fattura elettronica ed il codice destinatario contribuente, nonostante svolgano funzioni analoghe, sono diversi.
Quest’ultimo, infatti, viene utilizzato nella fattura elettronica emessa nei rapporti commerciali tra privati, ovvero, rapporti che spesso vengono descritti con l’acronimo B2B oppure B2C a seconda che i protagonisti siano due imprese oppure un’impresa e un consumatore. Inoltre, a differenza del codice univoco fattura elettronica (il quale è composto da sei caratteri), quello destinatario ne possiede uno in più, il che significa che è composto da ben sette caratteri identificativi.
Così come per il codice univoco, anche l’altro risulta essere importante per il Sistema di Interscambio al fine di effettuare il corretto indirizzamento della fattura al corretto ricevente il quale, in caso di codice univoco sarà un organismo pubblico, in caso di codice destinatario, sarà un soggetto privato.