Consulente del Lavoro 4.0: come gestire le nuove sfide nel settore HR
Una delle abilità più importanti per un consulente del lavoro, in qualsiasi campo lavorativo, è quella di cogliere i segnali più o meno forti che il mondo esterno invia.
Segnali che possono passare completamente sottotraccia per i più, o in altri casi si manifestano in forme molto più palesi. In entrambi i casi il risultato è che questi segnali portano allo sviluppo di trend ben definiti nel loro settore di competenza. Chi ha saputo cogliere per primo i segnali deboli, e si è preparato all’incombente nuova tendenza, si troverà in una posizione di vantaggio sul mercato.
Gestione e formazione continua del personale
Il Consulente del Lavoro oggi si trova ad affrontare le sfide dettate dai trend emergenti nel settore delle risorse umane, che stanno spazzando via il modo di gestire il personale come poteva avvenire fino a pochi anni fa. Si pensi, ad esempio, a come le competenze dei lavoratori debbano essere aggiornate con una frequenza sempre maggiore. Infatti, se un dipendente iniziava un percorso lavorativo in un’azienda negli anni 80, la maggior parte delle competenze che acquisiva nei primi anni di lavoro lo avrebbero accompagnato per tutta la sua carriera lavorativa. Oggi, le competenze che un lavoratore acquisisce si esauriscono nel giro di quattro anni. Ogni quattro anni è necessario acquisire competenze totalmente differenti per poter svolgere lo stesso lavoro, o lavorare all’interno dello stesso settore.
Gestione dei team di lavoro da remoto
Alcune di queste tendenze avevano già iniziato a manifestarsi timidamente da qualche anno, ma eventi come la pandemia Covid-19 ha agito da accelerante. Si pensi, ad esempio, allo Smart-Working, la crescente richiesta di competenze digitali, la necessità di sviluppare team virtuali che performino in modo anche migliore dei team che si creano in spazi fisici. Allo stesso modo, per le aziende diventa fondamentale analizzare i dati dei propri dipendenti, verificarne i livelli di produttività ma anche pensare al loro benessere e creare il giusto engagement. Nessuna azienda può essere veramente competitiva se non riesce a stimolare a dovere i propri dipendenti e metterli in condizione di dare il massimo.
Gestione del gap generazionale nelle aziende
La gestione del gap generazionale è un altro aspetto critico delle sfide che un Consulente del Lavoro, assieme ai responsabili HR, deve affrontare. In molte aziende oggi sono già presenti lavoratori appartenenti alla Generazione Z. Questo significa che all’interno della stessa azienda coesistono e convivono quattro generazioni di lavoratori (Baby Boomers, Generazione X, Millenials e Generazione Z), che hanno identità socio-culturali completamente differenti tra di loro, ma che devono allinearsi ad una organizzazione del lavoro comune.
Consulente del Lavoro: soluzioni per aiutare aziende e HR Specialist
Il Consulente del Lavoro deve poter accompagnare le aziende attraverso tutte queste nuove necessità. Deve collaborare con le figure degli HR Specialist, sempre più presenti nelle aziende di ogni dimensione, per fornirgli tutti gli strumenti necessari ad affrontare le nuove sfide che il mercato del lavoro impone. Così come è necessario che il Consulente trovi un modo di comunicare con l’azienda per raccogliere i dati in modo veloce e strutturato, velocizzando l’acquisizione dei dati e liberando il tempo dalle attività “base” per focalizzarsi su quelle che generano veramente un valore aggiunto per l’azienda.
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