Asset Turnover: cos’è e perché è importante utilizzarlo
L’Asset Turnover è un indice di efficienza che permette di misurare la redditività con cui un’azienda utilizza le risorase per produrre vendite. Questo indice consente quindi di conoscere il rendimento del capitale investito rispetto alle vendite. Vediamo, nel concreto, cosa si intende quando si parla di Asset Turnover Ratio, a cosa serve questo indice, come viene calcolato e quando è importante utilizzarlo.
Cos’è l’Asset Turnover Ratio?
L’Asset Turnover (indice di rotazione degli attivi) è un indice che misura il valore delle vendite o dei ricavi di un’azienda rispetto al valore delle sue entrate (attivi). Questo indice, pertanto, identifica l’efficienza con cui un’azienda utilizza le proprie risorse per generare ricavi. A un valore più elevato dell’indice corrisponde un’efficienza più elevata dell’azienda. Al contrario, se un’azienda ha un basso Asset Turnover significa che non sta utilizzando in modo efficiente le proprie risorse per generare profitti.
Volendo sintetizzare, il turnover delle attività corrisponde al rapporto tra le vendite (o i ricavi totali) e le attività medie effettuate. Questa metrica rappresenta una stella polare che guida gli investitori a capire con quanta efficienza un’azienda utilizza le proprie risorse per generare guadagni. In genere, gli stakeholder utilizzano l’Asset Turnover Ratio per confrontare le aziende operanti nello stesso settore e capire dove sia più redditizio effettuare un investimento.
A cosa serve l’Asset Turnover?
Come osservato finora, l’Asset Turnover è un indice che quantifica la capacità di un’azienda di generare in termini di vendite per ogni euro investito in un’attività. Se un’azienda ha un Asset Turnover equivalente a 5, significa che per ogni euro investito nei suoi asset ne genera 5 di vendite.
Si può distinguere, inoltre, tra Asset Turnover totale, ovvero calcolato sull’intero valore degli asset aziendali (includendo sia quelli a breve termine che quelli a lungo termine) e il cosiddetto Fixed Asset Turnover, che viene calcolato solo sugli asset a lungo termine.
Ma cosa ci dice di un’azienda il suo Asset Turnover? L’indice di rotazione delle attività indica quanto una società risulta efficiente nella gestione delle risorse. Ne consegue che, in presenza di valori ridotti, possano sussistere dei problemi riguardanti l’inefficienza nell’uso delle risorse, come una gestione non adeguata delle stesse o un’eccessiva capacità di produzione. Queste criticità, sul lungo periodo, arrivano a costituire un autentico problema per la società in questione, contribuendo a farle perdere competitività sul mercato.
Quando è importante utilizzare l’Asset Turnover?
L’Asset Turnover restituisce pertanto informazioni fondamentali sul modo in cui un’azienda sfrutta le risorse a sua disposizione per generare vendite. Questo indice è utile nei settori caratterizzati da elevati investimenti in asset, ma in genere si rivela prezioso ovunque per tenere traccia dell’efficienza del capitale impiegato.
L’Asset Turnover Ratio consente, infatti, ai manager e ai reparti HR di valutare se un’azienda sta utilizzando i propri asset nel modo giusto o se, al contrario, siano presenti inefficienze che richiedono di apportare correttivi. Metterli a confronto con quelli dei competitor, inoltre, restituisce uno sguardo d’insieme della competitività dell’azienda analizzata. Un monitoraggio costante, e prolungato nel tempo, permette di avere una fotografia precisa delle performance aziendali, aiutando a identificare problemi operativi o una cattiva gestione delle risorse a disposizione. In tal senso, l’Asset Turnover si trasforma anche in un alleato perfetto per prendere decisioni strategiche: in presenza di un indice basso, infatti, l’azienda può essere orientata a rivedere le proprie politiche di investimento, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e, di conseguenza, la produttività tout court.
Come si calcola l’Asset Turnover: formula
Qual è la formula per l’Asset Turnover Ratio? Per calcolare nel modo giusto il rapporto di rotazione delle attività, occorre dividere le entrate nette per le attività totali medie. L’Asset Turnover si calcola, quindi, dividendo il valore totale delle attività dell’azienda per l’ammontare delle vendite nette generate in un dato periodo temporale.
La formula è: Indice sulla rotazione delle attività = Vendite nette/Attività totali medie.
Per “vendite nette” si considera l’importo del reddito generato dopo aver dedotto sconti e rimborsi sulle vendite e resi. Per “attività totali medie”, invece, si intende la media delle risorse aggiunte alla fine dell’anno fiscale in corso o di quello precedente.
In genere, si considera un buon rapporto di Asset Turnover quando l’indice è superiore a 1. Questo valore indica che la società sta usando in modo efficiente le proprie risorse. Tuttavia, anche questo dato va contestualizzato a seconda del settore in cui opera l’azienda analizzata. Nel caso di società che operano con volumi di vendita elevati, ad esempio, si tende a prendere come riferimento valori superiori a 1, mentre dove sono presenti asset con valori elevati (come, ad esempio, nel settore immobiliare), non necessariamente un valore inferiore a 1 evidenzia l’esistenza di criticità.
L’importanza dell’Asset Turnover in azienda
L’Asset Turnover è un indice chiave per le aziende che intendono monitorare l’efficienza delle loro operazioni e assumere informazioni strategiche informate e suffragate dai dati. Questo indicatore, però, si rivela cruciale anche per stakeholder e investitori, che lo utilizzano per osservare e valutare la redditività di un’azienda e la sua capacità di generare rendimenti partendo dagli investimenti effettuati. Un’azienda con un più alto Asset Turnover tende a essere maggiormente attraente, in quanto capace di utilizzare i propri asset in modo efficiente.
L’Asset Turnover restituisce una visione oggettiva dell’efficienza operativa ma non va mai considerato in maniera isolata: per avere una panoramica a 360° dello stato di salute finanziaria di un’azienda, infatti, è sempre consigliato coniugarlo con altri indicatori finanziari, analizzando anche la liquidità, la solvibilità e la redditività dell’impresa.