Stop controlli del Fisco a dicembre: l’impatto della tregua di Natale
Sospensione dei controlli dell’Agenzia delle Entrate per tutto il mese di dicembre. La tregua feriale debutta nel periodo natalizio per la prima volta, dopo l’introduzione ad opera del primo decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale
Ha debuttato dal 1° dicembre la sospensione natalizia dei controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Da inizio mese e fino allo scoccare della mezzanotte del nuovo anno, le comunicazioni del Fisco restano nel cassetto. Si tratta di una delle prime novità introdotte per l’attuazione della riforma fiscale, prevista in particolare dal decreto legislativo n. 1/2024.
Una misura che però non si applicherà in via generalizzata: restano fuori dallo stop natalizio gli atti ritenuti urgenti e indifferibili.
Stop controlli del Fisco a dicembre: l’impatto della tregua di Natale
Sarà un mese un po’ meno impegnativo per commercialisti, consulenti e imprese. Per la prima volta, a dicembre è partita la sospensione feriale dei controlli fiscali che, come previsto dall’articolo 10 del decreto legislativo n. 1/2024, riguarderà:
- avvisi bonari emessi a seguito dei controlli automatizzati e dei controlli formali delle dichiarazioni (articoli 36-bis e ter del Dpr n. 600/1973 e 54-bis del Dpr n. 633/1972)
- comunicazioni relative agli esiti della liquidazione delle imposte dovute sui redditi a tassazione separata (articolo 1, comma 412, della legge n. 311/2004)
- lettere di compliance (articolo 1, commi da 634 a 636, della legge n. 190/2014).
La sospensione natalizia dei controlli del Fisco si applicherà sia sul fronte dell’elaborazione di tali comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate che per gli atti già elaborati e non ancora trasmessi.
Il canale di comunicazione con i contribuenti, con gli inviti a regolarizzare omissioni o difformità, riaprirà a partire dai primi giorni del mese di gennaio 2025.
Tregua di Natale non per tutti: i controlli ammessi anche a dicembre
Lo stop delle attività di verifica del Fisco non sarà generalizzato. Così come previsto anche in relazione alla sospensione estiva, restano in campo i controlli relativi a casi ritenuti urgenti e indifferibili.
A chiarirlo è stata l’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 9 pubblicata il 2 maggio.
Gli Uffici potranno continuare a trasmettere le comunicazioni nei seguenti casi:
- in presenza di un pericolo per la riscossione, “intendendosi come tali anche i casi in cui la mancata spedizione della comunicazione o notifica dell’atto pregiudichi il rispetto dei termini di prescrizione e decadenza previsti in materia di riscossione, con conseguente rischio di compromettere il recupero delle somme dovute”;
- in casi di notifica di notizia di reato ai sensi dell’articolo 331 del codice di procedura penale;
- nell’ipotesi in cui il destinatario dei controlli sia sottoposto a procedure concorsuali.
Una sospensione con alcune deroghe, che lasciano spazio all’Agenzia delle Entrate per proseguire con il proprio lavoro di controlli e notifiche in casi specifici, anche nel periodo dal 1° al 31 dicembre.