Professionisti e innovazione digitale
Tradizionalmente lo studio professionale ha gestito i cambiamenti organizzativi con modalità conservative e difensive: il classico “si è sempre fatto così”.
Questo ha, spesso, creato dei veri e propri mostri organizzativi. Nella maggior parte degli studi, infatti, le medesime attività (es. ricevimento dei documenti o gestione della rubrica clienti) sono replicate da più persone con perdita di efficienza e dispersione e duplicazione dei dati.
Se aggiungiamo le complicazioni normative e la pletora di scadenze fiscali ecco spiegata la pericolosa perdita di marginalità che ha contraddistinto l’ultimo decennio.
Nuovi scenari
I nuovi competitor (che fanno principalmente politiche di prezzo), le amministrazioni centrali (che aumentano obblighi e scadenze) e i clienti (sempre più esigenti e informati, o presunti tali) rendono davvero complicata la quotidianità dello studio professionale.
Il leit-motiv che accomuna la maggior parte degli studi è: manca il tempo. Per tutto. Anche per analizzare l’efficienza dei processi e disegnarne ed adottarne dei nuovi che migliorino la produttività ed abbattano i costi inutili.
L’opportunità
Oggi però la tecnologia offre una nuova e importante opportunità: la digitalizzazione dei processi. Per renderli più efficienti, per risparmiare tempo, per abbattere le attività ripetitive a basso valore.
Nella vita extra lavorativa troviamo splendidi esempi di quanto essere digitali sia migliorativo. Basti pensare all’efficienza di un navigatore satellitare se confrontato all’utilizzo della tradizionale cartina stradale, a quanto più immediato e comunicare tramite WhatsApp, alla potenza di archiviazione e condivisione che garantiscono soluzioni Cloud come Google Drive.
Ritrovarsi le fatture in prima-nota senza imputarle manualmente, riconciliare automaticamente prima-nota ed estratti conto bancari, archiviare e conservare in Cloud ogni documento sono alcuni esempi dei benefici che l’innovazione digitale può portare allo studio professionale.
La sfida
La corsa verso il digitale è iniziata ed è inarrestabile: possiamo solo decidere quando iniziare e quindi governare il processo di digitalizzazione. L’alternativa è continuare, fin che sarà possibile, come si è sempre fatto. Ma attenzione perché l’esperienza insegna che chi per primo innova per primo coglie i benefici.
La sfida è dunque iniziare ora. E come diceva Walt Disney la differenza tra un sogno e un obiettivo è una sola: una data! Per lo studio è ora di stabilirla.