Pagamento telematico del contributo unificato: le istruzioni da seguire
Il pagamento del contributo unificato deve essere effettuato necessariamente per via telematica: è possibile procedere direttamente dal portale della Giustizia o tramite i Punti di Accesso. Le istruzioni da seguire
Il contributo unificato, regolato dal DPR n. 115 del 2002, ha riunito in sé tutti gli importi dovuti in precedenza per le spese degli atti giudiziari, semplificando la tassazione applicata nell’ambito del processo civile, amministrativo e tributario.
Dal 1° gennaio 2023 nei procedimenti dinanzi al giudice ordinario, e anche nei procedimenti che coinvolgono il giudice di pace, il versamento delle somme dovute deve avvenire tramite la piattaforma PagoPA, come previsto dall’articolo 13 del Decreto legislativo numero 149 del 2022.
Le istruzioni per corrispondere gli importi dovuti: dall’accesso ai servizi alla lettura della ricevuta.
Pagamento del contributo unificato: come procedere con il versamento telematico
Con l’introduzione del contributo unificato, le imposte di bollo, la tassa di iscrizione a ruolo, i diritti di cancelleria, e anche i diritti di chiamata in causa dell’ufficiale giudiziario, sono confluiti in un unico versamento.
Dal punto di vista operativo, fino all’inizio dello scorso anno era possibile effettuare il pagamento anche in modalità analogica. Attualmente, però, la strada telematica è l’unica ammessa.
Resta, comunque, la possibilità di scegliere quale modalità seguire:
- è possibile procedere tramite l’apposito strumento disponibile sul Portale dei Servizi Telematici del Ministero della Giustizia, autenticandosi tramite smart card o chiavetta, o anche semplicemente tramite l’Identità digitale SPID;
- in alternativa si possono utilizzare le funzionalità messe a disposizione da un Punto di Accesso alla Giustizia Digitale.
Nel primo caso una volta all’interno è necessario selezionare “Pagamenti online” e cliccare su “Procedi”.
Dopo aver avviato una nuova richiesta di pagamento basterà selezionare dal menù a tendina “Contributo unificato e/o Diritti di cancelleria” e seguire la procedura per la generazione dell’avviso, selezionando la tipologia di somme dovute e i relativi importi.
Pagamento del contributo unificato: i dati da utilizzare per procedere
Il versamento delle somme dovute per il contributo unitario può essere effettuato sia tramite Poste che tramite Banche utilizzando gli strumenti di pagamento a disposizione ma è necessario che passi sempre attraverso il circuito PagoPA, come richiesto dalla normativa di riferimento.
Per concludere la procedura bisogna indicare una serie di informazioni, tra le altre:
- ufficio giudiziario;
- causale del pagamento;
- importo da versare;
- soggetti coinvolti:
- colui che esegue materialmente il versamento, titolare dello strumento di pagamento;
- soggetto debitore nei confronti della pubblica amministrazione.
Ci sono, poi, anche dei dati opzionali che possono essere inseriti: nella procedura presente sul portale della Giustizia è possibile anche compilare una mascherina di informazioni aggiuntive relative al debitore, come l’indirizzo e il contatto e-mail.
La ricevuta una volta effettuato il pagamento del contributo unificato
Conclusa l’operazione, il sistema restituisce una ricevuta telematica (RT) di avvenuto versamento che riporta l’identificativo univoco di pagamento, utile a individuare nei confronti del Ministero della Giustizia l’operazione effettuata.
Il documento riporta, inoltre, la causale di ogni singolo versamento e l’istituto che attesta il pagamento.
Fondamentale è l’esito del pagamento, che viene dettagliato singolarmente in caso di più versamenti, ed è da leggere secondo questi valori.
- Valore 0: Esito positivo per tutti i pagamenti;
- Valore 1: Esito negativo per tutti i pagamenti
- Valore 2: Versamento eseguito parzialmente – alcuni pagamenti hanno avuto esito negativo
Se con il contributo unificato è stato effettuato anche il versamento dei diritti di cancelleria, l’esito riguarderà anche questa voce.
Come si legge sul portale della giustizia, in caso di versamenti multipli bisogna avere cura di trasmettere all’ufficio giudiziario tutte le ricevute telematiche riferite al pagamento.