Si fa presto a dire sito: meglio fare ordine
Qualsiasi pagina html visualizzata su un dispositivo viene catalogata come pagina di un sito web. Tecnicamente l’affermazione è corretta però crea un po’ di confusione perché le sfaccettature del web sono molte. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine per chi si avventura per la prima volta nel mondo della tripla “W”
Un sito personale di solito è pubblicato a scopo informativo e senza fini commerciali; al suo interno sono contenute pagine collegate ad argomenti di diversa natura, non necessariamente correlate tra loro.
Spesso vengono pubblicati attraverso piattaforme di tipo CMS (Content Management Solution, soluzioni per la gestione dei contenuti) gratuite o a basso costo e gli aggiornamenti sono determinati dalla buona volontà del suo creatore.
Dal sito personale al blog
Dal sito personale al blog il passo è breve. Blog è l’acronimo di Web Log (Diario Web) perché le pagine pubblicate periodicamente sono “articoli” corredati da immagini o video, ordinati per categorie e contrassegnati da “tag”, le parole chiave che permettono di farli apparire nei risultati di una ricerca. I blog permettono un’interazione tra chi pubblica gli articoli e chi li legge in quanto è possibile esprimere un apprezzamento (i famosi “like”, mi piace) o addirittura scrivere dei commenti sull’articolo stesso.
Quando il numero di articoli è molto elevato e il loro aggiornamento è frequente è meglio raccogliere tutte queste pagine all’interno di un portale d’informazione, dove i contenuti sono catalogati, ordinati per permettere all’utente la migliore fruibilità senza perdersi tra le pagine web; per questo i portali devono avere un’estrema facilità d’uso. Un esempio tipico è quello dei quotidiani online. Nel caso di un portale d’informazione i commenti il più delle volte sono disabilitati.
I forum
Una piattaforma di discussione dove gli utenti possono esprimere le proprie opinioni scambiandole tra di loro viene chiamato forum. I forum si basano su discussioni (i cosiddetti topic o thread) alle quali ogni utente partecipa, sotto il controllo di un moderatore che le categorizza opportunamente , evitando che inoltre che si accendano troppo o che vi siano interventi fuori tema.
Wiki e aggregatori
Quando un portale diventa collaborativo perché ognuno può inserire o modificare informazioni e tutto viene registrato all’interno di un enorme database viene detto “wiki”. L’esempio che tutti conoscono è “Wikipedia”, una vera e propria enciclopedia gratuita sul web dove ogni pagina è un ipertesto perché contiene collegamenti ad altre pagine.
Infine, se qualcuno si prende la briga di raccogliere le notizie provenienti da altri siti web, ordinarle e catalogarle all’interno di un sito dobbiamo parlare di aggregatore. L’aggregazione può avvenire in due modi:
- in automatico, utilizzando i “feed RSS” (Really Simple Syndication), un sistema di distribuzione dei contenuti che cattura e raccoglie gli articoli pubblicati
- manuale, permettendo cioè agli utenti di caricare i propri contenuti manualmente su questo aggregatore.
Attraverso i Feed RSS l’utente può rimanere costantemente aggiornato.
Il sito che legge tutte le pagine web, le elabora, le cataloga, le ordina e le restituisce a chi ne fa richiesta con una ricerca si chiama motore di ricerca. Attraverso i suoi algoritmi scandaglia tutto il web, per dare più risposte possibili alla domanda posta da un utente. Google è ormai considerato ol motore di ricerca per eccellenza.
La vetrina aziendale
Esiste anche una versione “business” di questo universo di pagine web. Le aziende infatti rielaborano con successo queste forme di pubblicazione di pagine web per sfruttarle a fini commerciali con le seguenti declinazioni:
- il sito personale diventa il sito vetrina o istituzionale dove l’azienda presenta sé stessa e i propri prodotti
- se i prodotti pubblicati si possono acquistare si parla di sito e-commerce
- il blog aziendale è diventato uno degli strumenti più usati per interagire con i propri clienti o acquisire nuovi contatti
- quando, oltre a gestire commenti sui blog aziendali si permette lo scambio di informazioni di tipo documentale, si parla di un portale aziendale
- il forum di discussione viene usato da chi fa assistenza agli utenti/clienti e per creare una “Knowledge base”, un database di conoscenza.
Ora che abbiamo fatto un po’ d’ordine tra tutti questi fogli virtuali sparsi per il web, cosa vuoi pubblicare oggi?