Open Banking e licenza AISP: una nuova era per la gestione finanziaria aziendale
Introdotto già da anni, eppure ancora oggi in fase sperimentale. Ma attenzione: affermare che in Italia l’Open Banking sia ancora in fasce non vuol certo dire che si tratti di qualcosa lontano nel tempo e poco concreto. L’evoluzione è stata ed è tuttora rapida: come è noto, l’Open Banking è stato introdotto concretamente in Europa con la open banking PSD2 , la seconda direttiva europea sui servizi di pagamento, promulgata a ottobre 2015 ma resa di fatto operativa dopo il 31 dicembre 2020, e quindi nel 2021. In senso letterale, l’Open Banking è il sistema bancario dei dati aperti: nel definirlo la Banca d’Italia fa riferimento alla “possibilità che terze parti accedano a dati e informazioni relativi ai conti correnti tenuti presso le banche dai clienti, con l’assenso di questi ultimi, al fine di fornire loro nuovi servizi e applicazioni”. Ma come si sta evolvendo l’Open Banking? Qual è il ruolo della licenza AISP, e quali saranno i prossimi passaggi?
I Third Party Players e AISP
Per capire il ruolo della licenza AISP così come i prossimi passi dell’evoluzione dell’Open Banking, è bene ricordare in che modo quest’ultimo sta rivoluzionando il mondo bancario nel concreto. Nello scenario definito dalla PSD2 le banche e i sistemi bancari tradizionali sono stati obbligati ad aprire le proprie API (Application Programming Interface) a degli sviluppatori terzi. In questa nuova era della gestione finanziaria, le banche devono sia dunque cooperare che competere con le società fintech, e in generale con tutte le realtà che dispongono le competenze e le licenze necessarie per offrire al pubblico dei servizi di tipo finanziario. Tre sono di fatto i servizi che possono essere erogati da operatori terzi.
- Servizi AIS: si parla qui degli Account Information Service, ovvero i servizi relativi all’account bancario e volti ad analizzare il conto e il comportamento di spesa, aggregando i dati relativi a diversi istituti di credito in un’unica piattaforma.
- Servizi PIS: ovvero Payment Initiation Service, relativi alle transazioni, e quindi ai pagamenti o ai prelievi effettuati con il consenso del titolare del conto.
- Servizi CISP: ovvero Card Issuing Service, un servizio che va a verificare l’effettiva disponibilità della somma richiesta sul conto prima di effettuare la transazione.
Vengono di conseguenza introdotti i Third Party Players, ovvero gli operatori terzi, relativamente a questi specifici servizi. Si parla per questo degli AISP, ovvero degli Account Information Services Providers, i quali possono connettersi a dei conti bancari per prelevare le informazioni necessarie per portare a termine le più diverse procedure. Ecco che allora il titolare di un conto può sfruttare un AISP per avere un report complessivo della propria situazione finanziaria, o per avere una consulenza sulle proprie abitudini di spesa.
La licenza AIS
Si è capito quindi che grazie alla licenza AISP diventa possibile l’accesso sicuro e regolamentato ai dati bancari, così da consentire alle aziende una visione più chiara e completa della propria salute finanziaria. Si può quindi intendere la licenza AISP come uno degli strumenti più preziosi per la valutazione creditizia, che diventa in questo modo più veloce e più affidabile; non va poi dimenticato il vantaggio, concesso sempre dalla licenza AISP di poter vedere tutti i propri conti correnti su un’unica piattaforma.
La licenza AISP apre quindi la strada a servizi più personalizzati e a delle strategie di gestione finanziaria basate su dati oggettivi: dalla visione più completa del cashflow in poi, Open Banking e AISP compongono effettivamente una nuova epoca della gestione finanziaria aziendale. L’evoluzione non è però ancora terminata: vediamo quali saranno i prossimi passi.
L’evoluzione continua: l’arrivo della PSD3
La prima PSD (Payments Services Directive), ovvero la prima direttiva sui Servizi di Pagamento, risale al 2007; la seconda, che, come visto, ha introdotto il servizio AIS, è del 2015; attualmente l’Unione Europea sta puntando a un’ulteriore modernizzazione dell’Open Banking, con l’avvio dell’iter legislativo per la PSD3, concentrata in particolar modo sulle misure per evitare frodi e per garantire maggiore trasparenza ai consumatori.
TeamSystem Pay: una soluzione per la gestione finanziaria integrata
Per le aziende alla ricerca di una soluzione efficace per la gestione finanziaria integrata, TeamSystem Pay emerge come scelta privilegiata. Autorizzato dalla Banca d’Italia e sviluppato da TS Payments, questo strumento offre servizi avanzati di Open Banking come il Payment Initiation Service (PIS) e l’Account Information Service (AIS). Con TeamSystem Pay è possibile aggregare tutti i conti correnti corporate in un unico sistema, permettendo una visione chiara e completa del saldo aggregato. Una piattaforma che non solo semplifica la gestione dei flussi di pagamento ma che ottimizza anche i processi di riconciliazione bancaria, rendendola una soluzione ottimale per modernizzare e migliorare l’efficienza delle operazioni finanziarie aziendali.