Come diversificare gli investimenti: una guida pratica al finanziamento e allo sviluppo di nuovi prodotti o servizi

03.02.2025 - Tempo di lettura: 8'
Come diversificare gli investimenti: una guida pratica al finanziamento e allo sviluppo di nuovi prodotti o servizi

In un mercato competitivo, diversificare l’offerta rappresenta un’opportunità per espandere il proprio business e raggiungere nuovi segmenti di clientela. Il vantaggio di questo approccio è evidente: la diversificazione restituisce potenzialità maggiori di crescita, in quanto il portafoglio non dipende dall’andamento di una singola società, di un settore o di fondi di investimento. Ne consegue che, anche se uno degli investimenti si trova ad affrontare un momento critico, gli altri possono compensare grazie alle loro performance migliori. In questa guida condurremo le aziende attraverso le strategie principali per lanciare nuovi prodotti o servizi, dall’analisi di mercato alla creazione di una roadmap per la diversificazione degli investimenti.

Diversificazione degli investimenti: cosa significa?

In ambito finanziario la diversificazione del portafoglio è una strategia di investimento che consiste nella distribuzione degli investimenti su più asset e settori. Questo approccio viene utilizzato con lo scopo di ridurre il rischio complessivo.

L’obiettivo è, dunque, quello di minimizzare l’impatto di un eventuale fallimento o di performance negative di uno o più investimenti attraverso la distribuzione del capitale in modo equilibrato tra fondi, azioni, obbligazioni e altre tipologie di strumenti finanziari.

Come diversificare gli investimenti

Diversificare gli investimenti è una strategia che permette alle aziende di finanziare servizi e accrescere la propria competitività. Ma qual è il modo più efficace per diversificare il proprio portafoglio? Come osservato finora, l’obiettivo finale è quello di evitare di inserire tutti i risparmi in un unico strumento.

Il principio fondamentale di questa strategia è quello della correlazione, ovvero la misura di quanto due o più investimenti procedano insieme. Per massimizzare i risultati, è utile sapere che due attività poco correlate tra di loro sono le più indicate a convivere in un portafoglio diversificato. Il motivo è piuttosto intuitivo: se una va male, l’altra (proprio in virtù della sua notevole differenza) è destinata ad andare bene. O, quantomeno, meglio.

Tuttavia, vanno segnalati alcuni aspetti, scavando in profondità nel concetto. Ad esempio, questo tipo di correlazione tende a perdere efficacia nel momento in cui crescono le crisi finanziarie che, tipicamente, si irradiano a tutti i mercati. In situazioni del genere gli asset tendono a muoversi tutti nella stessa direzione, con ricadute negative anche su portafogli di investimenti diversificati.

Un altro aspetto da non trascurare è quello legato alla durata degli investimenti. L’arco temporale deve, ove possibile, abbracciare un orizzonte pluriennale: in questo modo l’eventuale performance negativa di un investimento o asset può essere compensata da quella positiva degli altri.

Perché diversificare gli investimenti aziendali

Detto delle strategie migliori, chiariamo ora i motivi che rendono valido questo approccio finanziario in ottica B2B. Un’azienda che diversifica il proprio portafoglio di investimenti riduce automaticamente il rischio d’impresa, distribuendo le risorse su più progetti, prodotti, beni, servizi o settori. Questa pratica è essenziale per le imprese che cercano di ampliare il proprio portafoglio di offerte. Tramite una strategia di diversificazione degli investimenti, un’azienda può:

  • ridurre l’impatto di eventuali fallimenti di un singolo prodotto o servizio;
  • attutire gli impatti negativi di eventuali crolli dei mercati di riferimento;
  • ottenere accesso a nuovi mercati;
  • attrarre nuovi segmenti di clientela;
  • migliorare la credibilità agli occhi degli stakeholder;
  • accrescere la competitività attraverso un’offerta più ampia;
  • incrementare i ricavi.

Un approccio strutturato per diversificare gli investimenti

Sviluppare nuovi prodotti o servizi richiede una pianificazione adeguata e un approccio strutturato. Un’azienda che intende muoversi nella direzione della diversificazione non può prescindere dall’esecuzione di alcuni step.

  • Analisi di mercato: una ricerca di mercato per identificare le esigenze dei clienti, valutare il potenziale del prodotto da mettere sul mercato e analizzare i trend e le proposte dei concorrenti permette di muoversi verso nicchie non ancora esplorate.
  • Progettazione: ideare e passare alla fase creativa è il passo immediatamente successivo. Sostenere test per raccogliere feedback, fare brainstorming e selezionare le idee migliori, sviluppare prototipi: l’insieme di queste operazioni permette di avere una prima fotografia sulla bontà del prodotto o servizio che si intende realizzare.
  • Tracciare una roadmap: definire obiettivi chiari e misurabili (individuando anche le metriche e gli strumenti per farlo), stimare tempi per ogni fase del progetto e quali siano le risorse necessarie al suo raggiungimento, sia in termini economici che di capitale umano.
  • Pianificare gli investimenti: stabilire quale sia l’opzione più aderente alle proprie necessità. In questo frangente un’azienda può optare per l’utilizzo del proprio capitale, oppure ricorrere a finanziamenti esterni come prestiti, attingere da fondi europei o partecipare a bandi pubblici, cercare finanziamenti alternativi (crowdfunding, venture capital, factoring, obbligazioni convertibili, private equity) o, ancora, puntare su partnership strategiche collaborando con aziende – anche straniere per aprire nuovi mercati – condividendo con loro rischi e spese.

Una volta completati con successo questi passi, è il momento di passare alla fase operativa. L’azienda, da questo momento in avanti, deve condurre test volti a verificare la conformità agli standard normativi del prodotto o servizio e, una volta completato lo sviluppo, lanciare il prodotto ed effettuare attività di monitoraggio delle sue prestazioni allo scopo di apportare eventuali miglioramenti.

Diversificazione finanziaria: sfide e strumenti

Al netto dei vantaggi evidenti e già analizzati (possibilità di mitigare il rischio, di espandere i mercati e di attutire gli impatti negativi di finanziamenti sbagliati), la diversificazione presenta anche sfide iniziali a cui far fronte. Quando si intende lanciare nuovi prodotti, bisogna fare i conti con i costi iniziali che, per alcune società, possono perfino costituire degli ostacoli insormontabili. Concentrarsi su troppi progetti, inoltre, può ridurre l’efficienza complessiva, senza dimenticare che non sempre i nuovi prodotti o servizi ottengono il successo sperato.

Avere una strategia chiara e ricorrere agli strumenti di finanziamento adeguati aiuta a superare tutte queste criticità.

Come osservato, le opzioni di finanziamento per diversificare il proprio portafoglio non mancano. Un’azienda che necessita di ottenere accesso immediato al credito può scegliere di affidarsi a un finanziamento tradizionale: gli istituti di credito, infatti, offrono da sempre strumenti come prestiti e linee di credito a medio/lungo termine, con tassi di interesse che possono risultare perfino vantaggiosi.

Un’alternativa valida è quella di ricorrere agli investitori privati, i cosiddetti business angel o venture capital, che richiedono in cambio una quota di partecipazione all’azienda. Finanziamenti alternativi con prassi simili sono anche crowdfunding e crowdinvesting: in questo caso, tramite piattaforme dedicate, le aziende possono raccogliere fondi direttamente dai consumatori o dagli investitori interessati.

La soluzione più innovativa e perfetta per finanziare progetti di diversificazione risponde però al nome di Digital Lending. Il servizio del Gruppo TeamSystem, prestato dal mediatore creditizio Change Capital, offre accesso a finanziamenti a medio/lungo termine alle imprese permettendo loro di accedere a un servizio interamente digitale che semplifica il processo di richiesta, accompagnato da un percorso di consulenza personalizzata. Grazie a Digital Lending le aziende possono ottenere accesso rapido al capitale, ricevendo una risposta in sole 48 ore dopo un primo pre-screening. Ogni soluzione è customer oriented, con opzioni di finanziamento personalizzate e fasi trasparenti che eliminano le lungaggini burocratiche tipiche degli strumenti tradizionali. L’assistenza è garantita in ogni fase del processo, fino all’erogazione del finanziamento.

 

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