Il Bilancio in ottica bancaria: l’importanza del rendiconto finanziario

13.06.2024 - Tempo di lettura: 12'
Il Bilancio in ottica bancaria: l’importanza del rendiconto finanziario

Quali strumenti possono facilitare l’accesso al credito bancario da parte delle imprese? Oltre ad alcune attenzioni sulle voci del bilancio, può essere utile la presentazione del rendiconto finanziario. Lo strumento permette di fotografare i flussi finanziari che caratterizzano la situazione reddituale dell’impresa.

 

In alcune fasi della vita delle imprese è particolarmente importante avere accesso al credito bancario. Per ottenerlo risulta è utile sapere predisporre il bilancio in ottica bancaria, così da presentare al meglio la propria azienda e avere maggiori possibilità di ottenere finanziamenti.

È quindi importante avere presente i documenti che, seppur non obbligatori, possono facilitare le operazioni nel caso in cui gli imprenditori si rivolgano agli intermediari finanziari.

Due strumenti fondamentali sono il bilancio e la nota integrativa. Ci sono tuttavia anche altri documenti rilevanti tra i quali quelli in grado di presentare la situazione contabile analitica, un prospetto dei principali clienti e fornitori e ogni altro prospetto che possa fornire chiarimenti sulle principali voci di bilancio.

Di notevole importanza è il rendiconto finanziario, un prospetto con l’obiettivo di fornire informazioni sui flussi finanziari che hanno caratterizzato la situazione reddituale dell’impresa. Il documento deve informare su come tali flussi hanno inciso sulla consistenza dello Stato patrimoniale, con un’osservazione in due momenti diversi di gestione.

Il bilancio delle microimprese non aiuta nel rapporto con le banche

Nel caso delle micro imprese il bilancio di esercizio può assumere una forma iper semplificata.

Una microimpresa è una società che non emette titoli sui mercati regolamentati e che, nel primo esercizio e successivamente per due esercizi consecutivi, non ha superato due dei seguenti tre limiti dimensionali:

  • Totale attivo stato patrimoniale: euro 175.000;
  • Ricavi di vendite e prestazioni: euro 350.000;
  • Media dipendenti occupati durante l’esercizio: 5.

La disciplina del bilancio super semplificato delle microimprese solleva pareri contrastanti rispetto al rapporto con le banche.

Secondo Unioncamere, per esempio, questo tipo di modello apporta certamente“un’importante semplificazione del procedimento amministrativo”

Tuttavia, segnala sempre Unioncamere:

“È opportuno riconoscere, di contro, che in assenza di nota integrativa, il bilancio perde parte della sua efficacia informativa verso terzi; la nota integrativa fornisce, infatti, la motivazione di fondo a determinate scelte di gestione, soprattutto in merito alle valutazioni effettuate e alle deroghe a determinate disposizioni di legge.

Le banche, per esempio, in assenza di nota integrativa richiedono alle aziende parecchie informazioni in più per integrare i dati desumibili dai soli prospetti numerici del bilancio di esercizio (stato patrimoniale e conto economico)”.

Tradotto: per le microimprese, e/o le imprese nelle primissime fasi della loro vita, è preferibile redigere sin da subito un bilancio strutturato, almeno in forma abbreviata poiché ciò consente di dare maggiori e più precise informazioni ai terzi interessati e, soprattutto, alle banche.

Il rendiconto finanziario: cos’è e quanto è obbligatorio

Come anticipato il rendiconto finanziario è un prospetto che ha la finalità di informare sui flussi finanziari che caratterizzano la situazione reddituale dell’impresa.

Grazie al rendiconto finanziario è possibile capire come hanno inciso tali flussi sulla consistenza dello Stato patrimoniale. Con tale strumento è possibile un’osservazione in due momenti diversi della gestione, così da analizzare la situazione dell’azienda.

A determinate condizioni le imprese sono obbligate ad adottare il rendiconto finanziario. Dall’anno 2015, come previsto dal Decreto Legislativo 139/2015, tale rendiconto è obbligatorio per le aziende che hanno l’obbligo della redazione del bilancio ordinario.

Tale obbligo è stato poi recepito dall’OIC 10 nei principi contabili. L’obbligo di rendiconto finanziario è previsto per le imprese che emettono titoli sui mercati regolamentati e che superano e che superano determinati limiti di dimensione:

  • totale attivo di bilancio di 4.400.000 euro;
  • totale dei ricavi di 8.800.000 euro;
  • numero medio di 50 dipendenti.

In linea generale, quindi, il rendiconto finanziario non è obbligatorio per le imprese di piccole dimensioni.

La norma che stabilisce dello strumento è l’art. 2425-ter del Codice civile, che prevede quanto di seguito riportato:

Dal rendiconto finanziario risultano, per l’esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente, l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all’inizio e alla fine dell’esercizio, ed i flussi finanziari dell’esercizio derivanti dall’attività operativa, da quella di investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni con i soci.”

In linea di massima, quindi, lo strumento è obbligatorio esclusivamente per le aziende di più grandi dimensioni. Può tuttavia risultare uno strumento utile anche per le imprese più piccole che intendano presentare efficacemente la propria situazione.

I vantaggi della presentazione del rendiconto finanziario

Rispetto ad altri documenti che possono essere presentati per l’accesso al credito bancario, il rendiconto finanziario ha la possibilità di fornire informazioni complete sulla struttura finanziaria dell’impresa, compresa la situazione della liquidità e quella della solvibilità.

Determinate informazioni, infatti, potrebbero non essere facilmente ricavabili dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico o dalla Nota integrativa.

Tali informazioni permettono di chiarire le variazioni relative a specifiche voci dello Stato patrimoniale.

Attraverso tale strumento è possibile ottenere indicazioni significative in merito all’ammontare, alla tempistica e all’andamento (stimato in via ipotetica) dei futuri flussi finanziari.

Il rendiconto finanziario, infatti, è in grado di fornire una fotografia della capacità finanziaria e della redditività dell’impresa.

Lo strumento, infatti, è in grado di mettere in relazione sia le voci del Conto economico che quelli dello Stato patrimoniale. Permette, in altre parole, di rendere più chiaro dove viene generata ricchezza dall’impresa e dove invece la liquidità aziendale viene assorbita.

Il Bilancio in ottica bancaria: altri strumenti utili

Dopo aver analizzato le opportunità della presentazione del rendiconto finanziario è necessario soffermarsi su altri strumenti che possono facilitare l’accesso al credito.

In linea generale è fondamentale inserire nel fascicolo da presentare alla banca sia il bilancio, che deve osservare le disposizioni di legge e i principi contabili e rispecchiare le scritture contabili, sia la nota integrativa. Potrebbe tuttavia non essere sufficiente.

È opportuno infatti allegare anche:

  • la situazione contabile analitica;
  • un prospetto dei principali clienti e fornitori con i relativi importi di fatturato;
  • un prospetto con gli affidamenti accordati e utilizzati;
  • un prospetto con i finanziamenti in corso con evidenza delle rate già pagate.

Oltre a tale documentazione potrebbe essere utile anche un prospetto di chiarimento delle principali voci del bilancio. L’obiettivo è quello di garantire la massima trasparenza e chiarezza e non rendere necessaria la convocazione dell’imprenditore per chiarimenti o per fornire ulteriore documentazione.

Eventuali dubbi che scaturiscono dall’esame di una documentazione non esaustiva o chiara possono portare a complicazioni nella valutazione del merito creditizio.

Ci sono inoltre alcune voci del bilancio che devono essere opportunamente verificate.

Per ottenere le somme richieste è importante che non ci siano crediti nei confronti dei soci, perché tali crediti potrebbero essere ottenuti prima di quelli richiesti alla banca o all’intermediario finanziario.

Particolare attenzione deve essere prestata agli utili. La mancata distribuzione può infatti far sorgere interrogativi nei confronti del sostentamento dei soci.

Anche variazioni improvvise delle rimanenze di magazzino potrebbero far scattare campanelli d’allarme, qualora non siano opportunamente giustificate.

Infine è necessario stare in guardia sulla presenza di debiti tributari e previdenziali scaduti, che rappresentano un indice di difficoltà finanziaria.

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