Superbonus: ultime novità, stop a cessione del credito e sconto in fattura
Le novità del Superbonus e degli altri bonus previsti per gli interventi di ristrutturazione edilizia, approvate dal decreto-legge 11/2023 in vigore dal 17 febbraio 2023, mettono uno stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito introdotti negli ultimi anni dal Governo italiano.
Già passato dal 110 al 90%, il Superbonus va ancora una volta a ridimensionarsi, cambiando pure le modalità di erogazione. Vediamo allora cosa cambia con il nuovo decreto già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, a quali soggetti è rivolto, e come funzionano ora il credito di imposta e lo sconto in fattura.
Superbonus: cosa prevede il DL 11/2023
Come già detto, il Superbonus al 110% introdotto nel luglio del 2020 è stato protagonista, in questo 2023, di due grandi ridimensionamenti: modifica della percentuale di detrazione e termine dello sconto in fattura e della cessione del credito.
Ciò è valido in particolare per chi, a questa data, non ha ancora deliberato i lavori e presentato la CILA, ovvero la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata. Per tali soggetti, il Superbonus resta comunque operativo, ma torna ad essere una normale detrazione fiscale rimborsata in 4 anni direttamente dallo Stato.
Anche se non è più possibile accedere alla cessione del credito e allo sconto immediato in fattura, basterà quindi apporre il visto di conformità dal CAF a tutta la documentazione necessaria, e indicare la detrazione nella dichiarazione dei redditi annuale.
Superbonus: stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura, a chi si rivolge il nuovo DL
Le ultime novità del Superbonus non vanno ad intaccare le cessioni del credito e gli sconti in fattura concessi per i lavori avviati prima del 17 febbraio 2023.
Nel caso specifico, la cessione rimane valida per:
- gli interventi effettuati dai condomini, per cui è stata adottata la delibera assembleare entro e non oltre il 16 febbraio, e per i quali risulta già depositata la CILA entro la stessa data;
- gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici per i quali è stata presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo sempre entro il 16 febbraio 2023;
- tutti gli altri interventi per i quali è stata presentata la CILA entro il 16 febbraio 2023.
Non solo, è possibile beneficiare della cessione del credito per tutti gli altri interventi di ristrutturazione se entro il 16 febbraio 2023:
- è stata presentata la richiesta del titolo abilitativo, quando necessario;
- sono già iniziati i lavori, nel caso non sia richiesto il titolo abilitativo;
- è stato registrato il contratto preliminare o stipulato l’atto di compravendita dell’immobile quando le unità immobiliari sono acquistate da imprese di costruzione che hanno effettuato i lavori di ristrutturazione.
Per tutti gli interventi avviati dopo il 17 febbraio non sarà invece possibile usufruire dello sconto immediato in fattura e della cessione del credito. Tali interventi riguardano:
- il Superbonus;
- il Bonus Casa del 50%;
- l’Ecobonus del 50% e del 65%;
- il Sismabonus;
- il Bonus Facciate;
- l’installazione di impianti fotovoltaici;
- l’installazione di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici;
- il Bonus Barriere Architettoniche.
Novità Superbonus: il futuro delle ristrutturazioni
Con l’entrata in vigore del nuovo decreto, e la conseguente abolizione dello sconto in fattura e della cessione del credito ad eccezione dei lavori già in corso d’opera, si dovrà necessariamente optare per la detrazione fiscale portata in dichiarazione dei redditi, e “spalmata” in 4 rate dello stesso ammontare.
All’atto pratico, fino a nuove decisioni da parte del Governo, per la ristrutturazione edilizia i cittadini dovranno prima spendere denaro per poi recuperare parte dell’investimento nel corso degli anni successivi. Lo Stato, sostanzialmente, non andrà più ad anticipare alcuna spesa: i vari bonus edilizi, compreso il Superbonus al 110%, permettevano infatti di richiedere uno sconto in fattura direttamente all’azienda edile, che avviava il cantiere anticipando le spese che sarebbero state recuperate in seguito cedendo il credito fiscale.
Superbonus per gli interventi condominiali
Nel caso specifico degli interventi condominiali, per cui la CILA andava presentata entro il 31 dicembre 2022, le cose cambiano. Chi non ha colto l’opportunità rispettando le scadenze della normativa, vede scendere la detrazione per tutto il 2023 al 90%, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Gli stessi limiti e le stesse scadenze sono validi anche per i proprietari di intere palazzine composte da 2 a 4 unità immobiliari.
Superbonus per le villette
Per le villette e le case unifamiliari sulle quali sono stati effettuati almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022, rimane valida la detrazione al 110% per le spese sostenute entro il 31 marzo 2023. In caso contrario, le agevolazioni saranno attive solo per le somme spese fino al 30 giugno 2022.
Per gli interventi di ristrutturazione di unità unifamiliari compresi nel Superbonus avviati a partire dal 1° gennaio 2023, la detrazione passa invece al 90% ed è concessa fino al 31 dicembre 2023. Questo però solo se vengono rispettate determinate condizioni, vale a dire: l’unità immobiliare oggetto di intervento edilizio è adibita ad abitazione principale del contribuente; il contribuente ha un reddito di riferimento inferiore a 15.000 euro.