Regime forfettario 2020, ci sarà l’obbligo di fattura elettronica?
L’obbligo di fatturazione elettronica in Italia è già una realtà dal 1° gennaio 2019 per tutte le imprese e i professionisti in possesso di partita IVA, ad eccezione di coloro che rientrano nel regime forfettario o nel regime dei minimi e degli esteri.
Dal 2020, la platea di partite IVA con l’obbligo di E-fattura potrebbe essere destinata ad arricchirsi dal momento che sono già da tempo allo studio nel Governo le diverse modalità di estensione del sistema di fatturazione elettronica.
Regime Forfettario e Fattura elettronica: lo scenario 2020
Quello relativo alle Partite IVA è uno dei nodi più controversi della Manovra economica su cui sta lavorando il governo Conte Bis e pertanto, in attesa di comunicazioni ufficiali, la cautela nel descrivere lo scenario futuro è d’obbligo.
Stando alle ultime indiscrezioni, però, sembra allontanarsi l’ipotesi di obbligo di fatturazione elettronica per coloro che rientrano nel regime forfettario e di sistema analitico di determinazione del reddito.
In base alle ultime anticipazioni, il regime forfettario 2020 appare destinato ad avere le seguenti regole:
- aliquota al 15%;
- tetto di ricavi fissato a 65mila euro;
- determinazione del reddito con coefficiente basato sulla tipologia di attività;
- limite di 20mila annui per l’acquisto di beni strumentali, altrettanti per i compensi dei collaboratori.
I lavoratori dipendenti con un guadagno superiore ai 30mila euro non potranno più accedere al regime forfettario. È confermata, poi, l’eliminazione della flat tax al 20% per le Partite IVA comprese fra i 65mila e i 100mila euro.
Pur considerando le eccezioni al momento esistenti, sembra solo questione di tempo e poi il sistema di fatturazione elettronica sarà verosimilmente esteso dal Governo a tutte le partite IVA.
Questo cambiamento ha già provocato un primo impatto importante nei processi di scambio dei documenti commerciali e nell’organizzazione complessiva di aziende, professionisti, freelance e imprese individuali.
La necessità di organizzare il flusso di documenti con fornitori e clienti in una maniera completamente nuova ha reso possibile la diffusione di software in grado di gestire in modo efficiente l’intero iter di fatturazione elettronica, dall’emissione della e-fattura al controllo della sua corretta trasmissione fino ad arrivare all’invio in conservazione digitale.
Fatturazione elettronica: i vantaggi dei software online
Nello specifico, i software per la gestione dei processi di fatturazione elettronica mettono a disposizione di possessori di Partita IVA e freelance dashboard semplici e intuitive all’interno delle quali compilare in pochi passaggi le e-fatture, caricarle con un click, trasmetterle a clienti e fornitori in pochi secondi attraverso il Sistema di Interscambio (SDI) e conservarle digitalmente per 10 anni.
A proposito di quest’ultimo aspetto, va ricordato che una fattura elettronica, affinché sia considerata valida a fini civilistici e fiscali, deve essere conservata digitalmente per legge. Grazie a questi software di conservazione digitale, c’è il vantaggio di non dover mai stampare le fatture, con un conseguente beneficio in termini di costi e tempo, senza dimenticare la questione della salvaguardia dell’ambiente.
Tra i vantaggi garantiti da questi software, anche a coloro che rientrano nel regime forfettario quando l’obbligo di e-fattura verrà esteso anche a loro, spicca inoltre la possibilità di monitorare i processi in tempo reale e con maggiore sicurezza, recuperando efficienza e produttività in termine di tempo e qualità del lavoro.