Provvedimenti previsti dal Decreto Sostegni bis
Il 25 maggio 2021 è stato approvato il Decreto Sostegni bis, illustrato poi dal presidente del Consiglio Mario Draghi, che lo ha definito come un “decreto dedicato alle imprese, al lavoro, ai giovani, alla salute e ai servizi territoriali”.
Ma quali sono i principali provvedimenti inseriti nel Decreto Sostegni bis?
Decreto Sostegni bis: la soddisfazione del premier
C’è molto ottimismo e tanta soddisfazione nelle parole del premier che ha varato il Decreto Sostegni bis, una serie di provvedimenti con l’obiettivo di offrire nuovi ristori a fondo perduto, soprattutto per il terzo settore, il più colpito dalla pandemia.
Nello specifico, il Decreto introduce 17 miliardi a sostegno delle imprese e delle professioni, 9 miliardi per aiuti sul credito e per la liquidità delle imprese e 4 ulteriori miliardi per coprire i lavoratori.
Le novità del nuovo Decreto Sostegni bis
Lo stesso Draghi nel corso della conferenza stampa ha posto l’accento sulle principali novità che sono previste all’interno del Decreto. In particolare, un importante provvedimento per la ricapitalizzazione delle imprese e la proroga dei contributi a fondo perduto, le nuove norme rivolte ai giovani under 36 per l’acquisto di una nuova abitazione e l’istituzione di un nuovo Fondo italiano per la scienza che prevede lo stanziamento di 50 milioni per il 2021 e 150 milioni per gli anni successivi.
Contributi a fondo perduto: cosa sapere
Tra le novità senza dubbio più interessanti del Decreto Sostegni bis vi è la replica del contributo a fondo perduto già visto con il primo Decreto Sostegni. Nello specifico ecco le tre cose principali da sapere:
- Contributo a fondo perduto in favore dei soggetti già beneficiari del contributo introdotto dall’articolo 1 del Dl n. 41/2021, tramite il riconoscimento di un ulteriore ristoro economico, di importo identico a quello attribuito nella precedente circostanza, che verrà riconosciuto in modo “automatico”.
- Per coloro che hanno già usufruito del contributo descritto nel punto precedente è previsto un contributo chiamato “alternativo”, quantificabile nella differenza che deriva da una riduzione pari almeno al 30% del fatturato medio mensile registrato durante il periodo di riferimento della pandemia (01/04/2020 – 31/03/2021) rispetto al periodo precedente (01/04/2019 – 31/03/2020). La richiesta per questo contributo va presentata entro 60 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
- Chi tra i contribuenti non ha beneficiato del Contributo a Fondo Perduto previsto dal decreto “Sostegni-1” per via dell’insussistenza del requisito del calo minimo mensile del fatturato può usufruire del bonus “alternativo” maggiorato, così previsto:
- 90% per i soggetti con ricavi 2019 fino a un massimo di 100 mila euro;
- 70% per i soggetti con ricavi 2019 compresi tra 100 mila e 400 mila euro;
- 50% per i soggetti con ricavi 2019 compresi tra 400 mila euro e 1 milione di euro;
- 40% per i soggetti con ricavi 2019 compresi tra 1 milione e 5 milioni di euro;
- 30% per i soggetti con ricavi 2019 compresi tra 5 milioni e 10 milioni di euro.
- È previsto infine un ulteriore contributo non alternativo ai precedenti, ancora da definire tramite un Decreto del MEF. La misura riguarda i contribuenti che al periodo di imposta in corso al 31.12.2020 hanno registrato un decremento del risultato economico d’esercizio rispetto al periodo di imposta al 31.12.2019.
Esenzione IMU: le nuove indicazioni
Altra novità interessante, strettamente legata al perdurare della situazione emergenziale Covid-19, riguarda l’esenzione IMU relativa al versamento della prima tassa prevista il 16 giugno 2021. La misura è riferita alle P.IVA del terzo settore che possiedono i requisiti per accedere al contributo a fondo perduto. In parole più semplici, l’esenzione IMU è prevista per gli immobili all’interno dei quali il soggetto passivo esercita la propria attività.
È inoltre previsto dal Decreto Sostegni bis un contributo per il 2021 di 600 milioni di euro ai Comuni per la riduzione della TARI, in particolare rivolgendosi a quelle attività che a causa della pandemia sono state interessate da chiusure obbligatorie o restrizioni.
ACE innovativa 2021: le novità
Anche l’ACE, l’agevolazione per l’Aiuto alla Crescita Economica, viene rafforzata per il periodo d’imposta 2021. Con i nuovi provvedimenti è possibile calcolare un rendimento ACE pari al 15% sugli aumenti di capitale effettuati nell’anno 2021, per un importo fino a 5 milioni. Non solo, questo rendimento è trasformabile in credito d’imposta da portare in compensazione nello stesso periodo di esercizio. L’aliquota del 15% è identica per tutti gli aumenti di capitale, indifferentemente dal patrimonio netto.
Giovani Under 36: le agevolazioni per acquisto immobili
Nel Decreto Sostegni bis c’è inoltre ampia attenzione per i giovani under 36, ovvero coloro che non hanno ancora compiuto il trentaseiesimo compleanno e hanno intenzione di acquistare un’abitazione prima casa. Fino al 30 giugno 2022 è prevista la totale esenzione dal versamento delle imposte principali relative all’acquisto della prima casa, vale a dire le imposte di registro, ipotecarie e catastali.
Non solo, è prevista anche la possibilità di accedere al Fondo di garanzia prima casa. Tutte queste misure sono valide per coloro che hanno l’ISEE inferiore a 40.000 euro.
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