Il principio di cassa: definizione e caratteristiche
Contabilità semplificata e principio di cassa: come funzionano
Per determinare il reddito imponibile, aziende e professionisti seguono due principi diversi: il principio di competenza ed il principio di cassa. La differenza sostanziale risiede nel periodo temporale a cui vengono attribuiti costi e ricavi. Il primo sistema impone di registrare le transazioni a seconda del periodo di competenza alle quali esse si riferiscono, mentre il secondo criterio include nel calcolo del reddito solo costi e ricavi di cui vi sia stata manifestazione finanziaria. Quindi solo costi già pagati e ricavi già incassati possono essere inclusi nel calcolo del proprio reddito, che quindi si baserà sulla seguente regola:
ricavi incassati nell’anno – costi pagati nell’anno
Di conseguenza, seguendo tale sistema è possibile che l’anno di fatturazione di un introito possa non coincidere con quello di effettivo pagamento, così come viceversa può accadere per le spese. Questo può creare delle problematiche soprattutto nel caso in cui compensi e spese vengano regolati in prossimità della chiusura dell’anno e con strumenti diversi dal contante.
Difatti al giorno d’oggi esistono diverse modalità di pagamento:
- Contanti
- Bonifici Bancari
- Carte di Credito
- Carte di Debito
- Assegni
Se nel caso dei contanti il regolamento coincide esattamente col momento dell’incasso, diversamente avviene per le altre forme di pagamento in cui la data dell’avvenuta transazione è solitamente precedente alla data in cui il professionista può disporre della somma.
Per questo motivo il principio di cassa viene utilizzato da liberi professionisti e lavoratori autonomi che mantengono una contabilità più snella e con costi e ricavi limitati rispetto alle imprese ed alle grandi aziende. Inoltre a partire da Gennaio 2017, con l’approvazione dell’articolo 66 del Tiur, anche le imprese minori come imprese individuali e società di persone potranno beneficiare del principio di cassa per la tenuta della loro contabilità aggiungendo alla sopra citata regola dei costi meno ricavi le seguenti componenti di reddito:
- Proventi da autoconsumo
- Proventi di immobili non strumentali
- Dividendi percepiti
- Saldo plusvalenze/minusvalenze
- Salso sopravvenienze attive e passive