Le fatture PA in archivio digitale entro il 31/12
Entro il 31 dicembre 2016 deve terminare il processo di conservazione digitale delle fatture PA emesse digitalmente nel 2015 con l’apposizione del riferimento temporale sul Pacchetto di archiviazione. Questa scadenza vale sia per le fatture elettroniche alla Pubblica Amministrazione – che sono diventate obbligatorie a partire dal marzo 2015 – sia per le fatture elettroniche B2B.
Cosa dice la scadenza? Entro il 31 dicembre 2016 deve concludersi il processo di conservazione digitale delle fatture elettroniche emesse.
Quando il processo di conservazione digitale è a tutti gli effetti concluso? Con l’apposizione della marca temporale sul “Pacchetto di archiviazione”.
Cosa si deve fare entro la scadenza del 31/12? Entro la fine del 2016 vanno recuperati tutti i file delle fatture emesse da marzo dello scorso anno e vanno conservati in modalità elettronica, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 17 giugno 2014, il quale definisce e specifica la gestione e la conservazione dei documenti a valore tributari.
Dove si devono recuperare i file delle fatture emesse? I file delle fatture, in formato XML (unico formato a norma di legge), devono essere recuperati nel software che li ha generati. Infatti, a differenza delle ricevute di consegna e delle notifiche dell’esito, i file delle fatture PA non sono presenti nel sito del Sistema di Interscambio – utilizzato per il loro invio digitale all’ente pubblico destinatario.
Qual è la normativa di riferimento? La scadenza del 31 dicembre 2016 per la conclusione del processo di conservazione digitale (con l’apposizione della marca temporale sul “Pacchetto di archiviazione”) è dettata dall’art.3, comma 3, del decreto del 17 giugno 2014.
Ricordiamo, infine, che l’obbligo della fatturazione elettronica alla PA è entrato in vigore il 31 marzo 2015. A partire da quella data i fornitori PA hanno dovuto emettere fatture nel solo formato elettronico.