Fatturazione elettronica tra privati: incentivi e normativa
La fatturazione elettronica tra privati è stata una delle più rilevanti novità del panorama fiscale del 2017 e continua ad essere oggetto di studio per nuove importanti iniziative legislative.
Divenuta operativa a livello opzionale a partire dal 9 gennaio 2017, infatti, la fatturazione elettronica B2Bpotrebbe presto diventare obbligatoria, con l’obiettivo di rendere ancora più efficace il sistema dei controlli esercitati dagli organi accertatori.
Andiamo con ordine, e vediamo quali sono le caratteristiche della fattura elettronica tra privati e gli incentivi studiati dal legislatore per favorirne la diffusione.
La fatturazione elettronica tra privati e l’elenco fatture emesse e ricevute
Il decreto legislativo 127 del 2015 aveva previsto, con decorrenza dal 1° gennaio 2017, l’operatività del sistema di fatturazione elettronica tra privati, con riferimento alle operazioni rilevanti a fini Iva.
Nel frattempo, con il D.L. 193/2016 veniva introdotto l’obbligo, per le imprese e i professionisti, di comunicare in via telematica all’Agenzia delle Entrate il resoconto relativo alle fatture emesse e ricevute, con periodicità trimestrale.
Come funziona la fatturazione opzionale tra privati
In sostanza, con le nuove disposizioni relative alla fatturazione B2B, i soggetti passivi possono scegliere di trasmettere in via telematica all’Agenzia delle entrate i dati relativi a tutte le fatture emesse e ricevute, con l’ausilio del Sistema di Interscambio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
In tal modo, si verifica la memorizzazione automatica e la comunicazione dati fatture 2017 all’Agenzia delle Entrate, con riferimento ai corrispettivi giornalieri relativi alla cessione di beni e alla prestazione di servizi.
La scelta di tale sistema di comunicazione ha effetto fino alla fine del quarto anno solare successivo e può essere tacitamente rinnovata per ulteriori intervalli di 5 anni.
Gli incentivi per aderire al sistema di fatturazione elettronica B2B
Per favorire l’adesione al sistema di fatturazione elettronica tra privati, la normativa ha introdotto numerosi incentivi, tra i quali la dispensa dall’obbligo di inserire nelle “comunicazioni dati fatture” i documenti emessi in formato elettronico.
Un ulteriore importante vantaggio che deriva dall’opzione in favore del sistema di fatturazione elettronica è rappresentato dalla maggior celerità con cui i soggetti passivi riceveranno eventuali rimborsi relativi alla dichiarazione Iva annuale. Gli stessi, infatti, vengono effettuati in via prioritaria, entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione.
In più, i tempi di accertamento vengono ridotti a un solo anno per tutti quei soggetti che garantiscono la tracciabilità dei pagamenti.
Ulteriori benefici riguardano l’esenzione dagli obblighi di registrazione delle operazioni Iva, per i soggetti con fatturati più contenuti, e dall’obbligo di apposizione del visto di conformità. Inoltre, l’utilizzo di fatture elettroniche tra privati vale anche l’esonero dalle comunicazioni relative alle operazioni con Paesi in Black List e dalla compilazione dei modelli Intrastat.
Il futuro della fatturazione elettronica
Dopo l’entrata a pieno regime del sistema di fatturazione elettronica per le operazioni svolte nei confronti della PA, è facile prevedere che, presto o tardi, questo diventerà il sistema prevalente anche nei rapporti tra privati.
Non a caso, è questa la direzione in cui sembra muoversi il governo, già per i prossimi provvedimenti normativi.