Fattura: entro quando si deve emettere?
La fattura è il documento fiscale obbligatorio fondamentale ai fini del funzionamento pratico dell’Iva. Il documento fattura assolve diverse funzioni, tra cui:
- documentazione e certificazione di una determinata operazione di cessione di beni o prestazione di servizi;
- documento necessario per poter determinare correttamente la posizione del contribuente nei confronti dell’Erario, per la determinazione dei versamenti dell’Iva da effettuare periodicamente.
Risulta, quindi, fondamentale stabilire entro quando emettere fattura al fine di non incorrere in sanzioni.
La fattura deve essere emessa nel momento di effettuazione dell’operazione, come stabilito dall’art. 6 del D.p.r. 633/1972 il quale, restringendo il nostro campo di analisi alle sole operazioni nazionali, prevede regole generali diverse a seconda della tipologia di operazione, ovvero se si tratta di:
- cessioni di beni immobili;
- cessioni di beni mobili;
- prestazioni di servizi.
1. Cessioni di beni immobili
L’art. 6 prevede che l’operazione si consideri effettuata alla data di stipula dell’atto. Sarà quindi il momento in cui vi è il trasferimento della proprietà del bene a far sorgere l’obbligo di emissione della fattura.
2. Cessioni di beni mobili
L’operazione si considera effettuata al momento della consegna o della spedizione, quando avviene cioè il trasferimento della proprietà del bene secondo le regole previste dal codice civile.
Si parla di fattura immediata quando la stessa viene emessa entro le ore 24 del giorno di effettuazione dell’operazione. Si parla invece di fatturazione differita quando il documento viene emesso entro il giorno 15 del mese successivo a quello di consegna o spedizione.
3. Prestazioni di servizi
L’operazione si considera effettuata all’atto del pagamento del corrispettivo: la fattura dovrà quindi essere emessa entro le ore 24 del giorno in cui è avvenuto il pagamento. Inoltre, anche per le prestazioni di servizi è prevista la possibilità di emettere la fattura differita.