Dichiarazione IVA 2025: nuovi codici ATECO al debutto dal 1° aprile

08.04.2025 - Tempo di lettura: 2'
Dichiarazione IVA 2025: nuovi codici ATECO al debutto dal 1° aprile

La classificazione ATECO 2025 debutta in dichiarazione IVA. Per i modelli trasmessi dal 1° aprile sarà possibile indicare i nuovi codici o, in alternativa, proseguire con le regole previgenti

La nuova classificazione ATECO in vigore dal 1° gennaio 2025 e operativa dal mese di aprile impatta sull’ultimo mese a disposizione per inviare la dichiarazione IVA.

L’Agenzia delle Entrate ha rilasciato il 1° aprile la versione 1.0.2 dei software IVA 2025, modificando il frontespizio al fine di consentire l’indicazione dei nuovi codici ATECO nel quadro VA.

La scelta sulla classificazione da adottare nel modello dichiarativo spetterà però al contribuente. Resta ammessa la possibilità di indicare i codici in uso fino al mese di marzo.

Dichiarazione IVA 2025: nuovi codici ATECO al debutto dal 1° aprile

Dal punto di vista fiscale, è la dichiarazione IVA il primo adempimento sul quale impatta il debutto a pieno regime dei codici ATECO aggiornati dall’ISTAT e in vigore dal 1° gennaio 2025.

In particolare, chi invierà la dichiarazione annuale dal 1° al 30 aprile potrà scegliere di adottare la nuova classificazione. Una possibilità, e non un obbligo, evidenziato dall’Agenzia delle Entrate con una FAQ pubblicata il 5 marzo.

Chi non ha ancora trasmesso il modello IVA 2025 potrà quindi scegliere di:

  • indicare i codici ATECO 2017 (aggiornati nel 2022);
  • indicare i nuovi codici ATECO 2025.

In quest’ultimo caso, nella casella del Frontespizio denominata “Situazioni particolari” bisognerà riportare il codice 1. Le procedure di compilazione e controllo sono state adeguate al fine di recepire le novità.

Codice ATECO nel quadro VA della dichiarazione IVA 2025

Dal punto di vista pratico, è nel quadro VA della dichiarazione IVA 2025 che è necessario indicare il codice ATECO dell’attività esercitata.

Si tratta del quadro che racchiude:

  • i dati analitici generali;
  • i dati riepilogativi relativi a tutte le attività.

Come riportato nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, nel Rigo VA2 è necessario inserire il codice attività desunto dalla tabella di classificazione delle attività economiche vigente al momento di presentazione della dichiarazione.

Una regola generale sulla quale solo per il 2025 si inserisce la possibilità di scegliere se adottare le codifiche ATECO vigenti fino al 31 dicembre 2024 o quelle in vigore dal 1° gennaio e operative dal mese di aprile.

 

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