Cosa è la tentata vendita e come funziona la fattura in questo caso?
Vediamo come funziona la tentata vendita da un punto di vista strutturale e fiscale; scopriamo cosa è e come si gestisce correttamente il documento di tentata vendita.
Cosa è la tentata vendita?
La tentata vendita è il tentativo, riuscito o meno, di vendere un determinato prodotto presso una sede fisica diversa da quella del proprio negozio o attività, che potrebbe essere, ad esempio, l’abitazione o la sede di lavoro dei potenziali clienti.
Se la transazione va a buon fine, il commerciale consegna direttamente il prodotto al compratore e la vendita si ritiene conclusa.
Come è facile immaginare la modalità di lavoro di chi effettua questo tipo di servizio è differente e richiede strumenti specifici.
Pro e contro della tentata vendita
Vista la struttura organizzativa più complessa e più esosa, rispetto alla tradizionale vendita in negozio, ha senso chiedersi se ne valga veramente la pena.
In Italia la pratica della tentata vendita è abbastanza diffusa, perché risulta piuttosto vantaggiosa sia per il cliente che per l’impresa. Il primo, infatti, può valutare meglio il prodotto e finalizzare l’acquisto senza muoversi da casa; la seconda, grazie ad una clientela fidelizzata, può aumentare i propri i profitti.
Tuttavia, la gestione della logistica e soprattutto dei documenti fiscali può risultare più complessa e meno semplice da gestire.
Fattura per tentata vendita
A far data dal 1° Gennaio 2019 le fatture devono essere emesse nel formato elettronico XML, come richiesto dall’Agenzia delle Entrate.
Tutti i prodotti che si tenta di vendere, e che dunque vengono spostati dal magazzino, devono essere elencati nel DDT (Documento Di Trasporto), il quale riporta:
- Data e ora di partenza del prodotto
- Dati identificativi del mittente
- Dati del commerciale che tenterà di effettuare la vendita
- Natura e qualità dei prodotti trasportati
- Causale del trasporto: “tentata vendita”
Se uno o più dei prodotti trasportati vengono venduti il commerciale rilascerà al cliente una nota di consegna in cui è riportata la merce acquistata.
Questa ricevuta va emessa obbligatoriamente in formato elettronico. A questo documento seguirà la fattura elettronica.
Questo tipo di fattura è detta differita e, per evitare di incorrere in pesanti sanzioni, va emessa entro e non oltre il giorno 15 del mese successivo al momento in cui la vendita è stata effettuata.