Cancellazione delle partite IVA inattive: novità 2017
La Legge di Stabilità 2017 introduce importanti novità in tema di cancellazione delle partite IVA inattive da più di 3 anni, sia in termini di procedura sia in termini di sanzioni. Lo scopo è quello di concedere ai titolari di partite IVA dormienti da oltre 36 mesi la chiusura d’ufficio, senza le multe previste fino ad ora in caso di mancata comunicazione. Due sono le novità introdotte:
1. La modifica dell’iter attuale di cancellazione delle partite IVA inattive, art.35, comma 15-quinquies, del Dpr 633 del 1972. Tale variazione introduce una procedura che consente all’Agenzia delle Entrate di cessare autonomamente le partite IVA dormienti da almeno 36 mesi, usando le informazioni della banca dati tributaria. Va detto inoltre che i contribuenti hanno 30 giorni di tempo per comunicare la presenza di possibili errori.
Infatti, per verificare la cancellazione delle partite IVA i contribuenti possono controllare la correttezza della procedura seguita utilizzando il servizio gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, esiste una procedura disponibile per effettuare la cancellazione delle partite IVA inattive. Quale? La procedura prevede di effettuare la Comunicazione Unica – nel caso l’attività sia partita dopo il 2010 – e di presentare all’Agenzia delle Entrate il modello di variazione dati o di termine attività ai fini IVA dei soggetti fisici entro 30 giorni dalla variazione o cessazione.
- Le ditte individuali, i lavoratori autonomi e professionisti devono utilizzare il modello AA9/12;
- Le società di capitali, le società per azioni, SAS, SRL e associazioni senza obbligo di iscrizione al REA o al Registro Imprese devono usare il modello AA7/10.
2. L’eliminazione delle sanzioni attuali, art. 5, comma 6, primo periodo, del Dlgs 471 del 1997, previste in caso di mancata dichiarazione della cessazione dell’attività. Queste sanzioni vanno da 500€ a 2.000€ e si abbassano a 167€ se il contribuente paga entro 30 giorni dalla comunicazione dell’Agenzia delle Entrate.
Gli unici costi di chiusura delle posizioni IVA dal 2017 sono quelli relativi alla cancellazione dal Registro delle Imprese se vi è obbligo di iscrizione (diritti di segreteria, modello R su rapporto cartaceo di 23 euro, modelli UL e S5 di 30 euro, supporto informatico di 50 euro).