Bilanci infrannuali e salute d’impresa

11.11.2020 - Tempo di lettura: 6'
Bilanci infrannuali e salute d’impresa

Le nuove chiusure e la generale e globale situazione economica impongono alle imprese un attento, frequente e costante monitoraggio della propria salute economica e finanziaria.
A questa esigenza, si aggiunge anche il dovere posto a carico dell’imprenditore, operante in forma societaria o collettiva (secondo comma dell’art. 2086 c.c), di dotarsi di un assetto organizzativo, amministrativo e contabile funzionale anche, fra le varie cose, alla tempestiva rilevazione della crisi e della perdita della continuità.

Il documento del Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti Esperti Contabili (CNDCEC), in bozza, intitolato “Crisi d’impresa – Gli indici dell’allerta” del 20 ottobre 2019, suggerisce:

  • che il monitoraggio e la valutazione degli indici di allerta avvenga con una cadenza almeno trimestrali
  • che, in mancanza di bilanci “intermedi” approvati dall’assemblea, le imprese predispongano situazioni infrannuali – formate anche solo da stato patrimoniale e conto economico, redatti secondo le indicazioni del paragrafo 6.2 del documento del CNDCEC – approvate dall’organo amministrativo o, in mancanza, dal responsabile delle scritture contabili.

Vediamo insieme quali sono le regole per la redazione di tali situazioni infrannuali e i vantaggi per le imprese che siano interessate già da subito al monitoraggio di eventuali indizi di crisi.

Precisiamo che ad oggi non è stato ancora redatto un principio contabile OIC che tratti nello specifico i criteri di redazione di una situazione infrannuale. Tuttavia, nel prevedere la necessità di redazione di situazioni infrannuali, il CNDCEC fa riferimento, in prima battuta, alle regole contenute nell’OIC 30, in materia di bilanci intermedi.

Regole per la redazione di situazioni e bilanci infrannuali

Sulla base di quanto contenuto nell’OIC 30, desumiamo i seguenti principi:

  • I bilanci/situazioni infrannuali devono essere redatti utilizzando le stesse regole sulla formazione del bilancio d’esercizio. Si applicano pertanto ai bilanci intermedi i criteri di redazione previsti dal codice civile in materia di bilancio d’esercizio, interpretati ed integrati sul piano della tecnica dai principi contabili di riferimento.
  • Ciò equivale a considerare il periodo contabile intermedio come un autonomo “esercizio”, ancorché di durata inferiore all’anno. Nel linguaggio internazionale questo criterio è noto con il termine di discrete method.
  • Ogni elemento di costo o ricavo deve essere contabilizzato in stretta osservanza del postulato della competenza economica, riferita al periodo.
  • Nel bilancio/situazione infrannuale dovranno inoltre essere utilizzati gli stessi criteri di valutazione adottati per il bilancio d’esercizio; salvo il caso di cambiamento di principi contabili nel bilancio d’esercizio (v. Principio contabile 29 § A “Cambiamenti di principi contabili”) che può essere anticipato nei bilanci intermedi.
  • Pertanto occorrerà effettuare alla fine del periodo di riferimento le medesime scritture di assestamento e rettifica previste per il bilancio d’esercizio.

Riportiamo in questa tabella i principali criteri di redazione di un bilancio /situazione infrannuale con riferimenti alle singole voci di bilancio:

 

CASISTICHE CRITERI PER BILANCIO/SITUAZIONE 
Ammortamento delle immobilizzazioni L’ammortamento delle immobilizzazioni deve essere effettuato in relazione ai soli cespiti che siano disponibili e pronti per l’uso durante il periodo, utilizzando l’aliquota annua, opportunamente ridotta in proporzione alla durata del periodo intermedio rispetto all’intero esercizio.
 
Ratei e risconti E’ necessario rilevare costi e ricavi per competenza relativi al periodo in questione rilevando o riversando eventuali ratei e risconti.
 
Capitalizzazione costi sviluppo Ai fini della capitalizzazione si deve far riferimento al rispetto dei seguenti due requisiti alla fine del periodo intermedio e non alla fine dell’anno:

  • realizzabilità del progetto, che consente che “….i costi …di sviluppo vengano capitalizzati solo dal momento in cui il progetto si dimostri realizzabile”. Si tratta perciò di una condizione che fa riferimento ad un istante e non ad un arco temporale.
  • recuperabilità dei costi tramite flussi futuri di ricavi, che consente che “….i costi di … sviluppo vengano capitalizzati solo dal momento in cui questi siano recuperati tramite ricavi futuri generati dal progetto stesso il progetto si dimostri realizzabile”.
Costi di manutenzione I costi per interventi programmati di manutenzione, che si prevede saranno sostenuti in un certo periodo dell’anno, non possono essere accantonati nei bilanci intermedi dei periodi precedenti e, pertanto, devono essere imputati a conto economico quando sostenuti.
Fondo manutenzione ciclica Il fondo di manutenzione ciclica deve essere alimentato con accantonamenti periodici
Premi di fine anno e costi o ricavi Per stimare, nel miglior modo possibile, la percentuale di premio che si suppone maturerà a fine anno ed applicarla ai volumi di vendita (acquisto) del periodo intermedio, si dovrà far uso di tutte le informazioni disponibili – quali, per esempio, gli andamenti storici e le previsioni di vendita.
Valutazione delle rimanenze di magazzino Le rimanenze di magazzino alla chiusura del periodo intermedio devono essere valutate con gli stessi criteri adottati per il bilancio annuale.
Di conseguenza si dovranno utilizzare le stesse configurazioni di costo (fifo, lifo, medio ponderato) di fine anno e si dovrà valutare, ad ogni chiusura di periodo intermedio, l’eventuale necessità di svalutazione per ricondurre le scorte al minor valore di realizzo. Quest’ultimo dovrà essere stimato in funzione degli elementi conosciuti alla data di valutazione senza anticipare mere aspettative di recupero nei periodi successivi.
Le imposte sul reddito Occorre stimare il carico fiscale ed il conseguente fondo per imposte come se le imposte dovessero veramente essere liquidate in base all’utile lordo di fine periodo.
In questo caso si apportano le relative rettifiche fiscali, simulando una vera e propria dichiarazione dei redditi per il periodo intermedio. In assenza di rettifiche fiscali di natura permanente, questo metodo fa sì che, in ogni periodo intermedio, il carico di imposte corrisponda alla applicazione dell’aliquota fiscale in vigore sull’utile lordo di periodo.

Quindi: il vostro sistema informativo-contabile è in grado di fare tutto ciò?

Bilanci infrannuali e Check Up Impresa sono le soluzioni software TeamSystem, che consentono rispettivamente di generare bilanci e situazioni infrannuali e diagnosticare eventuali indizi di crisi d’impresa.

Bilanci Infrannuali ha l’obiettivo di predisporre le situazioni contabili di periodo (mensile, trimestrale) comprensive delle simulazioni delle rettifiche di periodo (es. ammortamenti, ratei, ecc.), da inviare all’applicazione Check Up Impresa per le relative analisi e valutazioni sullo stato di salute dell’azienda.
Bilancio infrannuali e Check Up Impresa rispondono congiuntamente all’esigenza di:

  • monitoraggio costante dell’equilibrio economico, finanziario e patrimoniale del business con una frequenza maggiore rispetto al bilancio d’esercizio, prevenendo situazioni di crisi;
  • adeguamento normativo agli obblighi della sulla crisi d’impresa, che richiedono la redazione di una situazione di bilancio riclassificato infrannuale, con cadenza almeno trimestrale
  • elaborazione degli indici e degli indicatori della crisi, così come definiti dal Documento emesso dal CNDCEC «Crisi d’impresa – gli indici dell’allerta» – Bozza del 19 ottobre 2019.
  • analisi finanziarie consuntive e prospettiche tramite l’elaborazione periodica del rendiconto finanziario, Posizione Finanziaria Netta, Budget di tesoreria, Rating.

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